Grignano, Hotel Adriatico, 17 maggio 1972. “Arriva il tanto atteso momento di festa per Satta e per Busso: il battesimo ufficiale dell'Alfetta a ridosso del Castello di Miramare. La conferenza di Luraghi è tutta per la nostra creatura. A pranzo Luraghi vuole al suo tavolo Satta, mia moglie e me, il Luraghino, come noi chiamavamo suo figlio, e il dottor Enrico Sala, direttore delle vendite in Italia. Arrivano le interviste: io ricordo Facetti, Favia del Core, Crespi, Lurani, Ferraguti, Ido Vicari (…) Finalmente respiro e Grignano e il porticciolo ai piedi del Castello entrano per sempre fra i miei più cari ricordi”. (Giuseppe Busso). Così, dopo un soffertissimo concepimento, (sfiorando quasi la “Rupe Tarpea”, come disse Orazio Satta), costellato da guai, problemi alla meccanica, alla scocca, rotture, durate scarse, rumori, vibrazioni, e altre cose da ammattire, l'Alfa Romeo, grazie all'ingegno, alla tenacia, alla perseveranza, alla passione, all'intelligenza e all'altissimo senso di civiltà dei suoi progettisti, mise alla luce la berlina più tecnologica di sempre. “Ritorna l'Alfetta, Campione del Mondo!” così recitava lo spot dell'epoca, dove veniva sottolineato il legame con la leggendaria 159, la sua antenata da corsa. BUON COMPLEANNO A UNA SPLENDIDA 45enne. BUON COMPLEANNO ALLA BERLINA DI SEMPRE. BUON COMPLEANNO A UNA PIETRA MILIARE DELL'ALFA ROMEO. BUON COMPLEANNO ALFETTA!
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_________________ "Quando vedo un'Alfa Romeo mi tolgo il cappello" (Henry Ford)
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