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Putroppo era nell'aria per i ferraresi...sicuramente meglio per i Bolognesi.
Si vede che sono cambiati i sindaci...
di STEFANO LOLLI MILLE MIGLIA, bruciante addio a Ferrara. E' Bologna, infatti, a scippare la 'Freccia Rossa': il 6 maggio del prossimo anno, la celebre manifestazione per auto storiche non arriverà più sul Listone, e per la prima volta dal 1978 (anno della ripresa della rievocazione) non lambirà le Mura o il Castello, nè transiterà sulle strade della provincia. LA CAROVANA, dopo la partenza da Brescia, si dirigerà infatti nel capoluogo felsineo. Che ha messo sul piatto una posta ben più ricca di quella che avrebbe potuto (e forse anche voluto) offrire Ferrara. La notizia era nell'aria; già per l'edizione 2009 la tappa estense era stata salvata con difficoltà. Altre città (Rimini e Padova, oltre a Bologna che alla fine l'ha spuntata) avevano promesso a Sanremo Rally, Mac Events e Meet Comunicazione un budget più consistente, e migliori condizioni logistiche. IN OGNI caso si tratta di uno schiaffo. Anche se il vicesindaco Massimo Maisto tenta di smorzare la botta: «Siamo dispiaciuti soprattutto per la Mille Miglia, perchè perde una tappa importante della propria storia. Non siamo delusi o preoccupati; Ferrara continuerà a investire su eventi culturali e turistici di alto livello. Ci dispiace che non si sia capito che cambiare città solo in base all'offerta economica più conveniente non è, in prospettiva, vincente. In questa fase di difficoltà di bilancio, che impongono scelte rigorose, avevamo detto con chiarezza agli organizzatori che non eravamo disposti ad aste al rialzo». IL COMUNE avrebbe garantito la stessa somma del passato (nel 2009 lo stanziamento era stato di circa 30 mila euro): «Non abbiamo avuto neppure richieste ufficiali - conclude Maisto -, la sensazione è perciò che avessero già deciso». A favore appunto di Bologna. Ed anche se il capo dell'organizzazione Paolo Binelli difende la scelta anche sotto il profilo della storicità (tra il 1927 ed il 1957 la Mille Miglia è sempre transitata sotto le Due Torri), la sconfitta in questo ideale derby rischia di rinfocolare qualche polemica. Sia per la ricaduta per il settore alberghiero (oltre 700 le camere di hotel prenotate a ogni tappa), sia per le migliaia di appassionati che ogni anno si assiepavano tra il Castello e piazza Trento e Trieste. «Sono amareggiato - dice Giulio Felloni, che a maggio ha disputato la 19ª Mille Miglia -, non entro nella querelle tra organizzatori e Comune. Penso semmai se sia il caso di partecipare...». DISAPPUNTO per Laura Donadoni, che da due anni aveva rilevato l'organizzazione della tappa: «Non è un segreto che ci fosse una concorrenza agguerrita - afferma -, da Brescia mi hanno detto che le nostre istituzioni sono state un po' assenti. Io non discuto le scelte di carattere economico; certo per Ferrara è una grave perdita, sportiva e d'immagine». A PROPOSITO di sport, nel 2010 rischia di saltare anche la Maratona. Proprio oggi è in programma l'incontro in Comune tra l'organizzatore della Ferrara Marathon Nicola Stella e l'assessore Luciano Masieri; ma ci sono grossi problemi sia di data (il 28 marzo ci saranno le elezioni regionali e un'alternativa è difficilissima), sia di riduzione del budget. Stefano Lolli Image: 20091104/foto/4238.jpg
Alle 19.30 del 6 maggio 2010 il primo bolide della Mille Miglia partirà dal centro di Brescia, come sempre, e alle 0.40 è previsto il suo arrivo... in piazza Maggiore. A Bologna. Sì, perchè il capoluogo regionale ha strappato a Ferrara l'arrivo della prima tappa della prestigiosa corsa storica, che dal 1927 in poi ci ha "saltati" solo in pochissime occasioni. E gli organizzatori accusano il Comune.
La notizia è piombata in città ieri a ora di pranzo e ha suscitato sconcerto doppio: per il duro colpo all'immagine della città "grandi eventi" e perchè solo una ventina di giorni fa la Nuova aveva pubblicato la notizia del rischio di perdere la tappa, assieme però alla decisa smentita dell'organizzatrice ferrarese Laura Donadoni e dello stesso vicesindaco Massimo Maisto. Ieri Donadoni parlava di mancato accordo tra Mille Miglia e amministrazione, rimandando al presidente del comitato organizzatore, cioè Alessandro Casali. Il quale è andato giù duro: «Gli amministratori di Ferrara, semplicemente, non hanno mostrato il dovuto interesse per la manifestazione. Nel primo colloquio con me, il vicesindaco Maisto ha messo in discussione la cifra promessa dalla precedente amministrazione per la tappa 2009. Erano 30mila euro da parte del Comune e 15mila della Provincia, dei quali peraltro non abbiamo ancora visto un cent (i pagamenti avvengono a novembre, ndr), mentre Maisto - è la sua ricostruzione - mi ha detto che a lui ne risultavano solo 15mila, per la quota del Comune. In seguito il vicesindaco non si è fatto più sentire. Abbiamo giocato al rialzo? Non è assolutamente vero, sono pronto a qualsiasi confronto pubblico: abbiamo avanzato per il prossimo anno la stessa richiesta del 2009, cioè 50mila euro, poi portati a 45mila. Del resto la tappa ci costa 500mila euro, non mi sembra scandaloso chiedere agli enti locali un decimo di quella cifra». Dopo i rituali «mi spiace per gli appassionati ferraresi» di Casali, «è un peccato per la manifestazione, che perde una tappa importante» da parte di Maisto, ecco la replica da parte del vicesindaco: «Non è vero che non vogliamo rispettare gli impegni, ho solo fatto presente l'esigenza di verificare gli importi in quanto non ho trovato nessun impegno scritto. Ci eravamo lasciati con l'accordo di risentirci, ma quando Casali ha telefonato ha fatto dire di richiamarlo subito perchè poi andava... ad Abu Dhabi. L'impressione è che loro avessero già deciso, e da tempo, di andare a Bologna».
Tutto finito? Casali ha lasciato aperto uno spiraglio, «il percorso l'abbiamo presentato ma è ancora possibile modificarlo». Se è così, dice un appassionato storico come Giulio Felloni, «allora facciamo tutti assieme, privati e Comune, un ultimo sforzo. Sarebbe grave perdere un evento come la Mille Miglia senza aver esplorato ogni possibilià». (s.c.)
«QUANDO passa Nuvolari» cantava Lucio Dalla. Quando il mitico Nivola passava rombando giù dalla Raticosa prima di fermarsi al controllo di Bologna della Mille Miglia in via Murri. La rievocazione della corsa su strada più famosa del mondo il prossimo anno tornerà a passare da Bologna dopo un vuoto di cinque anni, praticamente tutto il mandato Cofferati. Non solo. Le 375 auto storiche effettueranno la sosta notturna sotto le Due Torri tra il 7 e l'8 maggio prima di ripassare per il controllo orario il pomeriggio dell'8 in Piazza Maggiore, e riprendere la cavalcata finale verso Brescia. LA NOTIZIA è stata data ieri a Brescia dagli organizzatori dell'edizione 2010 della Mille Miglia che si annuncia ricca di novità. Una è rivoluzionaria poiché la prima tappa avverrà a Bologna, dopo la partenza delle vetture da Brescia, e non a Ferrara come da tradizione. La carovana pernotterà in città anche per consentire ai meccanici di riparare gli inevitabili problemi che affliggono vetture costruite anche prima dell'ultimo conflitto mondiale. L'altra novità? Le auto in gara saranno precedute da oltre cento Ferrari costruite dal 1958 ad oggi. «Sarà un evento mai visto - ha detto a Brescia Sandro Binelli del comitato organizzatore - un tributo a Enzo Ferrari, alla Mille Miglia e alla passione per le auto». L'attraversamento di Bologna? «Dopo la splendida Ferrara - ha spiegato - quest'anno sarà Bologna la città della prima tappa perché è uno dei luoghi della Mille Miglia storica». Il ritorno della Mille Miglia sotto le Due Torri è un evento fortemente voluto da Francesco Amante, presidente della Scuderia Bologna che dal 2000 al 2004 era riuscito a far transitare la mitica carovana da Porta Santo Stefano fino a Piazza Maggiore, tra ali di folla. «Era un connubio tra il mito dell'automobile sportiva e quello di un centro storico tra i più belli del mondo - commenta Amante -. Finalmente facciamo rivivere una tradizione che i bolognesi non hanno mai dimenticato, grazie al supporto delle istituzioni. Il ritorno della corsa è anche un fatto culturale: ricordo che l'edizione del 2000 fu inserita tra gli eventi ufficiali di Bologna capitale europea della cultura. Questo doppio passaggio a Bologna premia la nostra città nella sua veste di capitale della Motor valley». Francesco Amante è stato il 'regista' di eventi automobilistici indimenticabili, come la rievocazone della Coppa Florio, la Bologna- San Luca e le tre edizioni di un concorso di eleganza che hanno richiamato in Piazza Maggiore migliaia di appassionati. «MI AUGURO - continua Amante - che in una ritrovata collaborazione con Palazzo d'Accursio questo importante ritorno della Mille Miglia si svolga nel modo migliore e che si riallacci il filo dei concorsi d'eleganza che, purtroppo, si è interrotto proprio quando volevamo celebrare la casa del Tridente. Nei prossimi giorni chiederò di incontrare il sindaco Flavio Delbono e gli assessori di riferimento per esporre e concordare alcune ipotesi di questo affascinante programma». E chissà che il bolognese Giuliano Canè non apponga il suo decimo sigillo su questa galoppata di oltre 1.600 chilometri. Marco Tavasani
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