Club Alfa Mania.ch

Non ci hanno bannato...siamo noi che non abbiamo pagato l'ingresso al forum del club.

Ritengo che questo video possa generare nell'alfista alcune riflessioni.
Tutti noi, bene o male, conosciamo la storia di questo marchio, che a noi sta tanto a cuore e di quello che ha rappresentato l'entrata di Fiat in Alfa Romeo.
Vedendo questo filmato, posso comprendere l'entusiasmo di chi, lavorando in azienda, deve per forza di cose (sia che ci creda o meno) promuovere un nuovo prodotto.
O anche di quelle persone che, indipendentemente dall'età, ormai incapaci di distinguere un'auto bella da una brutta e altrettanto insensibili nel poter comprendere cosa sia il piacere di guida,non conoscendo la storia del grande Marchio, veda in questo nuovo prodotto qulcosa di innovativo.
Ben più difficile è invece per me capire come una persona, che ben conosce la storia e le vetture Alfa Romeo, possa considerare degna del marchio, così come del simbolo del quadrifoglio, una vettura come la MiTo.
Come si fa a parlare di Alfa Romeo di fronte ad una Fiat Punto con un altro vestito (ed oltrtutto oggettivamente molto più brutto)? E dico oggettivamente poichè il disegno originario della vettura è stato modificato per venire incontro alle normative relative all'impatto dei pedoni, perdendo dunque quel poco di armonia che il designer era comuqnue riuscito a dare (visto che comunque aveva dovuto "forzare " un certo tipo di disegno adattandolo ad un telaio già esistente).

Fa veramente male vedere delle Alfa Romeo come quelle mostrate nel servizio accostate ad un prodotto come la MiTo e vedere come dei neofiti siano portati a credere che vi sia continuità nella filosofia di una marchio che, ormai da tempo, propone macchine (e non automobili) ben distanti dalla tradizione del Marchio. E la MiTo è solo l'ultimo esempio.
E se, come giustamente detto nel post precedente, fiat ha deciso di basarsi su MiTo per il rilancio di Alfa Romeo, si capisce che le premesse sono ben poche.

Chiudo con un'ultima considerazione in merito alla 155 DTM: questa vettura non ha assolutamente niente a che vedere con la 155 di produzione, se non la forma esterna (e sottolineo forma) essendo stata questa una vettura totalmente realizzata per il DTM (in seguito ITC) e dotata del 6 cilindri (sensibilmente rivisto per questo scopo) montato longitudinalmente.
Mentre ad esempio la 75 IMSA, che tanto ha vinto, era realmente una 75 modificata per le corse.
Peccato che nel filmato venga detto che la 155 è l'auto che porta innovazione in quanto a sicurezza attiva e passiva quando Alfa Romeo è stata pioniera anche in questo, ed anche nelle corse, già decenni prima.
Indipendentemente dal fatto che, come tutti noi sappiamo, il prodotto automobile è molto cambiato negli ultimi anni, Alfa Romeo è un marchio che ben si distingueva per caratteristiche che noi ben conosciamo, ponendosi ben al di sopra di tutta la concorrenza, anche anche di classe superiore. Caratteristiche che Fiat ha letteralmente annientato.

ma dopotutto le auto moderne non hanno il fascino che cerco, ma svolgono la semplice funzione di portare le persone in giro

....dopo tutto la MiTo vende molto bene e questo alla fine giova nella speranza che ciò che si incassa serva a dare in futuro una maggiore personalizzazione ai prodotti con il nostro tanto amato marchio.

Ritornando a Giovanni, quello che si apprezza, in lui, è che pur essendo un vero alfista, tradizionale, vi è in lui il rispetto delle altrui convinzioni, e l'educazione!

Inoltre volevo aggiungere che il motore V6 della 155 V6 TI aveva la bancata allargata a 90 gradi...

PS sulla 155 non ci troviamo, era una linea Giovanni non una forma e comunque sia il DTM '93 l'abbiamo portato a casa con quella