È un po’ che ci pensavo, creare una discussione spaziando da un argomento all’altro, per condividere delle esperienze, ovviamente sempre in tema con il forum.
Comincio con una esperienza recentissima. Terminato il restauro della nostra Alfasud TI Quadrifoglio Verde, con mio figlio stiamo cercando un’altra Alfa da aggiungere alla nostra piccola collezione; in mente abbiamo un paio di modelli. Il primo, il sogno di sempre del sottoscritto, è Alfa Junior Zagato 1300 o la Zagato 1600. L’alternativa - si fa per dire - è l’Alfa 1750 GT Veloce, prima o seconda serie Cerchiamo un esemplare da restaurare e per motivi di budget e perché vogliamo essere consapevoli delle effettive condizioni della carrozzeria (abbiamo visto esemplari apparentemente perfetti, ma che la “prova della calamita” ha rivelato pieni di stucco). Di Junior Zagato abbiamo avuto l’opportunità di vedere alcuni esemplari, scocche grezze, nude e sabbiate, provenienti dalla Germania e acquistate in blocco a prezzi di realizzo (oggi internet ci permette di fare ricerche un tempo impensabili…), scocche marce persino in punti strutturali, piene di rattoppi da rabbrividire, incomplete di alcuni particolari anche importanti e difficili da trovare, e vendute a 30.000 euro. Aggiungo che in un caso, chiesto un preventivo di massima al nostro carrozziere, constatato le condizioni della scocca, il lavoro di ricostruzione, questo è stato di non meno di 22.000 euro… Per quanto riguarda la 1750 GT Veloce, l’ultima esperienza è di pochi giorni fa: l’auto di trova a circa 200 chilometri da Roma. Richiede un restauro impegnativo di carrozzeria (senza grossi problemi di ruggine) e interno (distrutto), il motore è rifatto; è marciante, si può provare e controllare il fondo scocca sul ponte. Questo è ciò che ci assicura il venditore, aggiungendo che l’auto è sempre appartenuta alla sua famiglia e che ha avuto tre intestatari. Prendiamo appuntamento con alcuni giorni di anticipo e, dopo le conferme, partiamo. Punto uno: arrivati sul luogo dell’appuntamento, il venditore non c’è. Al telefono dice di essere in ritardo… Punto due: una volta arrivato, ci chiede di seguirlo. Ci porterà nel luogo dove di trova l’auto, ma sbaglia due volte strada (possibile che non sappia dove si trova la “sua” auto?)… Punto tre: osserviamo e studiamo l’auto con attenzione. Il fondo del bagagliaio, pieno di antirombo, mostra i chiari segni di un tamponamento con conseguente riparazione. L’interno è da rifare completamente ex-novo, tutto. Facciamo delle domande, ma il venditore si dimostra spocchioso, arrogante, ostenta competenza accusando noi di non averla. Scopriamo che l’auto è stata riverniciata di un colore diverso dall’originale, ma il venditore nega, nonostante in più punti si nota il colore con cui è uscita da Arese. Infine, ciliegina sulla torta, al contrario di quanto assicurato più volte, l’auto non si può mettere sul ponte. Punto quattro: scopriamo che non è vero che l’auto è appartenuta alla sua famiglia: lui - o meglio, un suo parente - l’ha acquistata prima della pandemia, per metterla subito in vendita, finora guarda caso senza successo… Punto finale: con mio figlio ci siamo guardati negli occhi e, senza dirci null, abbiamo girato i tacchi, siamo saliti in auto e ce ne siamo andati lasciando l’esperto, spocchioso e saccente venditore impalato vicino alla “sua” bella auto. Abbiamo percorso circa quattrocento chilometri, tra andata e ritorno, ma visto la bella giornata, è stata una gita che ci ha permesso di acquisire una ulteriore esperienza.
Considerazione finale: spesso negli annunci si legge “astenersi sognatori”, ma la realtà dei fatti è che molto spesso i veri “sognatori” sono i venditori, non gli acquirenti.
_________________ Alfa GT 3.2 V6 24V - 2005 Alfa 146 Ti - 1997 Alfa Spider 2.0 Ie "Duetto" - 1991 Alfasud Ti Quadrifoglio Verde - 1982
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