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UE e auto elettrica
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Autore:  Batalf [ 17/02/2023, 9:34 ]
Oggetto del messaggio:  UE e auto elettrica

Al di là del credo politico, personalmente non ho mai amato l'UE anzi, ho sempre cercato di distanziarmi dalla massa ... ma qualcuno vorrà dire a quella gente quanto sono stupidi ? Quanto sono inutili e dannosi ?
Questo il mio pensiero riguardo alla sciagurata scelta di bloccare le auto con motore a combustione dal 2035, non mi esprimo sul resto (vedi Ucraina).
Leggete questo articolo pubblicato sul Corriere del Ticino di oggi 17.02.2023 e poi ditemi voi con che razza di idioti abbiamo a che fare ... già perchè anche se la Svizzera è al di fuori dell'UE, i nostri politici scienziati si adegueranno come sempre all'idiozia targata EU.

CdT - 17.02.2023
«Il passaggio completo a mezzi alimentati a litio non basta»

IL RAPPORTO / Solo negli USA, la transizione richiederebbe una quantità tre volte superiore di «oro bianco» rispetto a quella oggi prodotta per l’intero mercato mondiale Mentre l’Europa cerca di mandare in pensione le vetture a diesel e benzina, che non saranno più immatricolate dal 2035, negli Stati Uniti gli ambientalisti lanciano l’allarme: l’auto elettrica non è la soluzione. O almeno, non alle condizioni attuali. È quanto emerge dal rapporto Achieving Zero Emissions with More Mobility and Less Mining, redatto dal Climate and Community Project, un think tank ambientalista composto da ricercatori della Università della California – Davis (UC Davis). Lo scorso 23 gennaio il documento è stato pubblicato in esclusiva dal Guardian ed è ora consultabile online. Il problema principale di un mondo trainato dalle auto elettriche? Il litio. Secondo lo studio, la transizione verso le vetture cosiddette «green» negli USA potrebbe richiedere una quantità di litio tre volte superiore a quella attualmente prodotta per l’intero mercato mondiale, causando enormi problemi ambientali, dal consumo di risorse idriche alla distruzione di interi ecosistemi, sia all’interno che all’esterno degli Stati Uniti.

Richiesto un impegno politico

La ricerca suggerisce inoltre che, a meno che l’utilizzo di auto nelle città non diminuisca drasticamente, il passaggio completo ai mezzi alimentati da batterie al litio entro il 2050 non farà altro che aggravare le disuguaglianze ambientali e sociali legate all’estrazione mineraria, mettendo a repentaglio l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5°C. Obiettivo, questo, che sarebbe comunque impossibile da raggiungere senza un importante processo

di decarbonizzazione. Una questione però deve essere chiara: l’auto elettrica non è affatto a emissioni zero, soprattutto se si pesano quelle prodotte dall’estrazione di terre rare contenute nelle batterie. La soluzione proposta dagli ecologisti californiani per uscire dai combustibili fossili, ma con una estrazione di minerali ridotta ai minimi termini, è decisamente drastica e richiede un impegno politico non indifferente: è necessario rinunciare all’automobile, spostandosi nelle città a piedi, in bici o utilizzando i trasporti pubblici. E non solo, gli Stati Uniti dovrebbero sviluppare un efficiente sistema di riciclaggio delle batterie per tagliare del 90% la quantità di litio che sarebbe necessario per arrivare ad una completa transizione elettrica entro il 2050.

Gli scenari

Secondo il rapporto, la domanda globale di litio, aumenterà di oltre 40 volte entro il 2040, e sarà trainata principalmente dal passaggio all’uso di veicoli elettrici. Se gli statunitensi continuassero a dipendere dalle auto elettriche con il ritmo attuale, entro il 2050 avrebbero bisogno del triplo della quantità di litio attualmente prodotta per l’intero mercato mondiale. Vengono quindi proposti alcuni scenari che prendono in considerazione le dimensioni delle batterie, il riciclaggio, la densità delle città e i trasporti pubblici. Nello scenario migliore, gli Stati Uniti entro il 2050 potrebbero far calare la domanda di litio del 92% (nel caso peggiore servirebbero 483 mila tonnellate di litio per fare lo switch completo all’elettrico, nel migliore solo 40 mila tonnellate), ma servirebbero ambiziose politiche di trasporto pubblico e di riciclaggio delle batterie. Queste

Si aggraverebbero

le diseguaglianze ambientali e sociali legate all’estrazione mineraria

dovrebbero inoltre esser più piccole di quelle attuali. Bisognerebbe inoltre rivedere la mobilità nelle città. Un passaggio, questo, a cui da diversi anni si assiste in Europa, tra Zone 30, ZTL e trasporti pubblici capillari. Insomma, la sola sostituzione della auto a carburante con quelle elettriche non sarebbe sufficiente.

Dove si estrae

Attualmente il 95% della produzione mondiale di «oro bianco » avviene in Australia, Cile, Cina e Argentina. Nuovi giacimenti sono stati trovati anche in Messico, Portogallo, Germania, Kazakistan, Congo e Mali. Negli USA è operativa solo una piccola miniera di litio, in Nevada. Recentemente anche nel Nord della Svezia, a Kiruna, è stato scoperto un enorme giacimento di terre rare, ma le previsioni parlano di almeno 1015 anni prima di poter attingere a questo deposito. L’estrazione del litio è dannosa per l’ambiente e richiede molta acqua: più della metà dell’attuale produzione di litio avviene in regioni caratterizzate da carenze idriche. Michele Montanari

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