Lo abbiamo già detto: a fare la differenza sono i dettagli, grandi o piccoli che siano. Parliamo del volante. Quello originale della nostra Ti Quadrifoglio Verde era in uno stato pietoso che lo rendeva praticamente irrecuperabile.
Cercando, ne abbiamo trovati due usati. Condizioni più che buone, ma pur sempre usati… Uno è quello che avete visto in foto… sino ad oggi.
Avevamo pensato di farli rifoderare, salvo poi scoprire che non era possibile avere la stessa cucitura, ovvero parallela alla corona. L’unica possibile, ci è stato detto da più di un tappezziere, è quella a punti incrociati, con tanti saluti all’originalità... Per questo, non abbiamo mai smesso di cercare, sperando di trovarne uno nuovo…
La nostra pazienza alla fine è stata premiata.
Probabilmente un fondo di magazzino, rimasto su uno scaffale anni e anni, magari perché chi lo aveva ordinato non l’ha mai ritirato. Man mano che il tempo passava, il “nostro” volante veniva dimenticato e sotterrato sotto pesanti scatole e ricambi vari… fino al nostro arrivo.
Stato della pelle ottimo, anche se qualche segno per schiacciamento era presente. Le razze, invece, avevano piccoli graffi, ma nulla di irrecuperabile.
Acquistato ad un prezzo più che onesto, abbiamo mascherata la corona in pelle nera e, con carta abrasiva 1200 bagnata, abbiamo lisciato le razze per eliminare i graffi causati dall’incauta conservazione..
Le razze sono poi state verniciate con della vernice nera con il giusto grado di semilucido. Per ovvi motivi, abbiamo lasciato che asciugasse a temperatura ambiente… non toccando il volante per diversi giorni.
Tolta la mascheratura, siamo passati alla cura della pelle. I segni “da schiacciamento” li abbiamo “curati” scaldando i punti interessati con una pistola termica. Il calore ha fatto ritrovare la... “memoria” al materiale e quei segni, quasi per magia, sono svaniti: solo alcuni, pur molto attenuati, si notano ancora.
Usando poi gli eccellenti prodotti della Swissvax, abbiamo pulito, sgrassato e idratato la pelle, ma non prima di aver eliminato i piccoli graffi con la giusta tinta di nero per pelle, asciugata sempre con la pistola termica. Infine abbiamo passato un prodotto che ha dato alla pelle il giusto grado di opacità.
Qui il risultato finale: a sinistra il volante acquistato usato e inizialmente montato sulla nostra Alfasud; a destra quello nuovo dopo il restauro. Notare anche il differente grado di lucentezza e opacità della pelle.
Il volante nuovo prima di essere montato:
Dopo essere stato dimenticato per anni in un retrobottega, quel “fondo di magazzino” ha finalmente trovato la collocazione per cui è nato…
Alla prossima... con qualche altro aggiornamento…