Sono d'accordo, ma fino ad un certo punto.
Concordo sul fatto che la colpa non è tutta delle auto: a contribuire sono pure le industrie, i riscaldamenti, il trasporto pubblico (e pensare che a Lugano c'erano i filobus, sostituiti con dei diesel a suo tempo Euro0). E che dire del traffico aereo? L'altro ieri ho visto un documentario sul Concorde: per il rullaggio consumava 800 kg di carburante! E il traffico marittimo? Quando le grandi navi sono ferme al molo hanno sempre qualche motore a combustione che va. Sono tante le cause del surriscaldamento del pianeta.
Ancora oggi possiamo sentire le testimonianze di qualche decennio fa: mio padre si svegliava nelle mattine invernali con il ghiaccio sui vetri. Di dentro. E abitava nel luganese, non in alta montagna. Nel mio quartiere i ragazzi (ancora negli anni '60) creavano le piste di ghiaccio naturale e ci giocavano ad hockey. Qualcosa è innegabilmente mutato, non lo dice solo la percezione umana ma pure le statistiche delle temperature. Perciò dire che il cambiamento climatico è una balla… mi sembra un po' eccessivo.
E il nostro futuro da collezionisti? Alcune nazioni hanno già emanato dei divieti di vendita di nuovi veicoli benzina o diesel. Tali scadenze giungeranno nel 2025 in Norvegia, nel 2030 in Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, Irlanda e Islanda e nel 2040 in Inghilterra, Irlanda del Nord, Galles e Francia. Questo trend è oramai inarrestabile, altri seguiranno. E da noi? boh… ma qualcosa cambierà prima o poi. Non so tra 20 o 30 anni come saranno le cose, ma non mi faccio molte illusioni.
Ora si prende di mira la povera Greta una giovane adolescente che difende i propri ideali, seppure spinti all'estremo dalla sindrome di Asperger. Io invece credo che rappresenti la voce della coscienza umana. Che non vogliamo sentire.
Per tornare a Ginevra, beh… il près ha espresso bene il concetto sul fatto che non è solo il traffico a creare inquinamento (l'esempio di Cointrin calza a pennello). È un'idea alquanto bizzarra, e trovo anche poco pratica: il bollo messo ad un'auto poco inquinante oggi, avrà lo stesso valore tra 5 anni?