Io ho guidato questa, una Fiat 509 immatricolata l'8 Luglio del 1929 a Palermo ha le sue targhe originali e il libretto ancora con i timbri del R.A.C.I. (oggi A.C.I.)....è stata interamente riportata all'originalità dopo che per salvarla dalle fusioni di stato imposte dal Regime Fascista, venne trasformata in camioncino, il proprietario, un vetusto signore di Ca' Di Sola (MO), la trovò durante una vacanza in Sicilia in una masseria in uno stato disperato, siccome la macchina gli ricordava la sua infanzia, la comperò portandola dalla Provincia di Palermo a quella di Modena, e la restaurò personalmente e in modo impressionante, lui ha ricorstruito meccanica e carrozzeria e la moglie si è deidcata alle tappezzerie, e alle finiture degli interni, dopo anni di lavoro la vettura solca con assoluta regolarità le strade, e in una occasione andò con le proprie ruote e in Autostrada, da Modena a Villafranca di Verona al Museo Nicolis...pensate solo vederla in autostrada questa macchina progettata e costruita negli anni 20, questo mi piace delle ante guerra, il fatto che sono belle, fatte benissimo e eterne, hanno anima e sono vive, come tutti i mezzi meccanici possibili dalle auto ai camion alle navi....
Ecco la copia del Libretto dell'epoca attestante i dati di prima immatricolazione pensate il 1929:
Allegato:
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Ed ecco la vettura è una Torpedo cabriolet a due file di sedili, è bellissima...e fa tanta tenerezza a vederla e sentirla andare, specie quando la guida colui che l'ha resuscitata che anche lui è vecchino poverino....
Allegato:
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Ecco un particolare del bellissimo parasassi in opzione che proteggeva i delicati radiatori a nido d'ape, sullo stesso un bel fregio anch'esso opzionale che funge anche da termometro dell'acqua...ricordiamoci che queste vetture raffreddavano per il naturale principio del termosifone...
Allegato:
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Ecco l'interno con un dettaglio del posto di guida e del quadro strumenti, ovviamente illuminato, l'acceleratore è al centro della pedaliera, sul volante il comando dell'anticipo dell'accensione che non era automatico e andava regolato al salire o scendere di giri del piccolo motore 900 di cilindrata, ma tecnologico, per l'epoca, è un corsa lunga a 4 cilindri ma con valvole in testa e pensate albero a cammes in testa, è molto avanzato e moderno per il tempo come motore...
Allegato:
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ed eccola che se ne va con il suo padrone alla guida, e tutti i fanali e il fanaletto acceso...non è uno spettacolo????
Allegato:
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Dovreste sentirla andare, una volta azzeccate le cambiate e l'anticipo il suo monoalbero di meno di un litro di cilindrata e regolarissimo e dolce e l'acceleratore che comanda un piccolo carburatore Zenith laterale, risponde docile, vi dico che è anche silenzioso come motore, e una volta presa la mano la macchina è dolce nella guida, ovviamente occorre prestare grandissima attenzione nelle frenate, che sono infinite, e nell'anticipare le scalate nelle manovre brusche si deve stare attentissimi....ma vi assicuro che andare in giro con questa è fantastico tutti ma proprio tutti ti guardano sbigottiti, molto di più che se uno girasse con l'ultima Ferrari o Lamborghini o Aston Martin prodotta....troppo bello!
Poi qui si guida la storia, si porta a spasso un oggetto pensato e prodotto ben 90 anni fa e immatricolato ben 81 anni fa...e non è certo poco!
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1983 AR Spider Veloce 1.6 Argento M. (Il Ragno)
1984 AR Alfetta GTV 2.0 Opale M. (La Rumby)
2002 AR 156 1.9 JTD LTD Azzurro Gabbiano M. (La Fully)
Socio CAM N.6, Socio ASI N. 183496
SONO NATO A MODENA, TERRA DI MOTORI