Oppure solamente per aumentare la richiesta...ghid ha scritto:Il fatto che la dirigenza stia investendo per modelli da inserire a listino per Alfa Romeo fa pensare che, al momento, la cessione non sia a calendario....
Alfa Romeo venduta !
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Re: Alfa Romeo venduta !
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Re: Alfa Romeo venduta !
Le statistiche di marzo2012 sono chiare , il gruppo fiat registra un -40 o/o in meno e sembra che il gruppo Fiat ,a detta della
FIOM si sta preparando a vendere l' ALFA ROMEO al gruppo Volkswagen . Che sia la volta buona?..... SPEREM.
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Re: Alfa Romeo venduta !
A voler smentire le innumerevoli indiscrezioni che volevano in avanzata fase di realizzazione la trattativa di acquisizione di Alfa Romeo da parte di Audi, Sergio Marchionne, dopo la lunga quattro giorni di Detroit del “Gec”, (il “Group Executive Council”, che ha riunito la “prima linea” di manager del Gruppo Italoamericano) annuncia la strategia futura del brand del Biscione; Che, a dispetto dell’ attuale situazione in tema di modelli, si annuncia quanto mai vivace.La notizia più importante che è scaturita dall’ incontro dei vertici del Lingotto (e di Auburn Hills) è stata sicuramente quella che ha sancito l’accordo tra Fiat-Chrysler e Mazda al fine di realizzare una spider che incarni la migliore tradizione (comune) delle 2 Case: Leggerezza, agilità e divertimento di guida.Riguardo ai propulsori, al pari dello stile, ognuno ricorrerà al meglio delle proprie capacità, a voler sottolineare l’ indipendenza progettuale che l’ accordo promette.La produzione di entrambi i modelli avverrà in Giappone nello stabilimento Mazda di Hiroshima, con data prevista 2015 e la cosa non dovrebbe stupire, dal momento che il futuro pianale deriverà da quello dell’ attuale MX-5, della quale la futura Mazda è l’erede: pare però che la collaborazione si possa estendere anche alla realizzazione di motori ecologici e, soprattutto, permettere alla Casa Giapponese di poter accedere agli insediamenti produttivi europei del Gruppo Fiat-Chrysler per la realizzazione di modelli di fascia più bassa, modelli che risultano poco remunerativi se prodotti in un paese con una moneta (lo Yen) molto forte.In questo modo, Mazda otterrebbe il vantaggio di ampliare l’offerta nel Vecchio Continente, mentre Fiat saturerebbe gli stabilimenti, rendendoli altamente produttivi (non ci è dato sapere quali, ma realisticamente potrebbero essere quelli di Polonia, Serbia o Italia).La soddisfazione per l’accordo si è palesata con le dichiarazione dei 2 Amministratori delegato delle Case.
Per Takashi Yamanouchi (che riveste anche la carica di Presidente di Mazda) “La creazione di alleanze per lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti è uno degli obiettivi di Mazda e questo progetto con la Fiat rappresenta un importante passo in avanti in questa direzione: È molto stimolante poter collaborare con un marchio prestigioso come Alfa Romeo su un nuovo spider basato sull’architettura dell’MX-5 di nuova generazione, che rappresenta un’icona per Mazda ed uno dei modelli roadster più venduti di tutti i tempi".
Per Sergio Marchionne, “Questo accordo dimostra chiaramente il nostro impegno verso Alfa Romeo e la nostra determinazione nel renderlo un marchio globale. Attraverso la nostra partnership con Mazda, collaboreremo con il leader assoluto nelle architetture di veicoli compatti a trazione posteriore per poter creare uno spider che susciti entusiasmo e che sia carico dello stile Alfa Romeo". "Apprezziamo la cooperazione con Mazda e siamo sicuri che porterà ad un rapporto proficuo e duraturo”.
Ma non finiscono qua le novità per la Casa del Biscione che, seppur già annunciate, sono corroborate da ulteriori sviluppi.La strategia di espansione del Brand milanese si concretizzerà nel 2013 con l’arrivo della 4C sul Mercato Americano ed il suo marchio è stato recentemente registrato (il 10 Aprile, per la precisione) presso l’ US Patent and Trademark Office: Questo sottintende voler essere presenti anche in diversi settori merceologici, come l’abbigliamento e gli accessori.Capitolo Giulia: Sarà prodotta in America e la conferma viene dallo stesso Marchionne che, aggiunge (con la consueta essenzialità): “Il progetto c’è, non è congelato”.
A margine, alcune considerazioni sullo stato attuale dell’Industria automobilistica europea, che si lega ai possibili sviluppi dell’ accordo con Mazda: In Europa sono presenti 120 stabilimenti automobilistici, oggi in grado di produrre 20 milioni di pezzi. Quest’ anno il Mercato continentale non dovrebbe superare i 12 milioni. Per non essere costretti alla chiusura, nella speranza che, come avvenuto in America, nel giro di 2 anni la domanda sia di nuovo superiore all’offerta, le fabbriche devono lavorare anche per diversi costruttori e la collaborazione con Mazda potrebbe essere per Fiat (Chrysler) "l’Uovo di Colombo".
Per Takashi Yamanouchi (che riveste anche la carica di Presidente di Mazda) “La creazione di alleanze per lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti è uno degli obiettivi di Mazda e questo progetto con la Fiat rappresenta un importante passo in avanti in questa direzione: È molto stimolante poter collaborare con un marchio prestigioso come Alfa Romeo su un nuovo spider basato sull’architettura dell’MX-5 di nuova generazione, che rappresenta un’icona per Mazda ed uno dei modelli roadster più venduti di tutti i tempi".
Per Sergio Marchionne, “Questo accordo dimostra chiaramente il nostro impegno verso Alfa Romeo e la nostra determinazione nel renderlo un marchio globale. Attraverso la nostra partnership con Mazda, collaboreremo con il leader assoluto nelle architetture di veicoli compatti a trazione posteriore per poter creare uno spider che susciti entusiasmo e che sia carico dello stile Alfa Romeo". "Apprezziamo la cooperazione con Mazda e siamo sicuri che porterà ad un rapporto proficuo e duraturo”.
Ma non finiscono qua le novità per la Casa del Biscione che, seppur già annunciate, sono corroborate da ulteriori sviluppi.La strategia di espansione del Brand milanese si concretizzerà nel 2013 con l’arrivo della 4C sul Mercato Americano ed il suo marchio è stato recentemente registrato (il 10 Aprile, per la precisione) presso l’ US Patent and Trademark Office: Questo sottintende voler essere presenti anche in diversi settori merceologici, come l’abbigliamento e gli accessori.Capitolo Giulia: Sarà prodotta in America e la conferma viene dallo stesso Marchionne che, aggiunge (con la consueta essenzialità): “Il progetto c’è, non è congelato”.
A margine, alcune considerazioni sullo stato attuale dell’Industria automobilistica europea, che si lega ai possibili sviluppi dell’ accordo con Mazda: In Europa sono presenti 120 stabilimenti automobilistici, oggi in grado di produrre 20 milioni di pezzi. Quest’ anno il Mercato continentale non dovrebbe superare i 12 milioni. Per non essere costretti alla chiusura, nella speranza che, come avvenuto in America, nel giro di 2 anni la domanda sia di nuovo superiore all’offerta, le fabbriche devono lavorare anche per diversi costruttori e la collaborazione con Mazda potrebbe essere per Fiat (Chrysler) "l’Uovo di Colombo".
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Re: Alfa Romeo venduta !
mah, staremo a vedere, intanto fiat sta inanellando risultati negativi mese dopo mese ... e non credo sia solo una questione di mercato.
In ogni caso c'è poco da stare allegri.
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Re: Alfa Romeo venduta !
Volkswagen al posto di FiatBatalf ha scritto:mah, staremo a vedere, intanto fiat sta inanellando risultati negativi mese dopo mese ... e non credo sia solo una questione di mercato.
In ogni caso c'è poco da stare allegri.
I dirigenti dell’azienda tedesca hanno incontrato a Torino 30 aziende piemontesi di componentistica per valutare accordi di fornitura. Questo, proprio mentre Marchionne sembra rivolgere i propro pensieri sempre più a Detroit e sempre meno al Piemonte.
Per trovare innovazione, prodotti d’avanguardia, lavoratori efficienti ed esperti, i dirigenti di Volkswagen hanno invece guardato oltralpe. A introdurre la Volkswagen in Italia è stata la Italdesign di Giorgetto Giugiaro, che già dal 2010 batte bandiera tedesca, in aperta polemica con le politiche industriali di Fiat. Insieme alle istituzioni locali, Italdesign ha promosso e organizzato l’incontro: secondo Walter De Silva, responsabile design di Volkswagen, quella piemontese è “un’area esplosiva, dove ci sono grandissime capacità”. Sul territorio, infatti, sono presenti ben 900 aziende della filiera auto, anche molto piccole, ma estremamente competitive e competenti con davvero pochi eguali al mondo, che non producono solo semplici componenti per auto, ma alta tecnologia.
L’arrivo di Volkswagen è dunque l’ottima prova della vitalità di questo prezioso indotto industriale ormai capace non solo di sopravvivere, ma anche di affermarsi senza Fiat. I tedeschi sono così convinti dalle potenzialità di questa zona da non escludere l’ipotesi di installarvi direttamente un loro stabilimento. Nessuna paura di sindacati, Fiom o articolo 18. Al contrario, proprio in questi giorni il gruppo ha deciso di portare anche in Italia il modello tedesco di co-gestione che valorizza il ruolo dei sindacati coinvolgendoli direttamente nella scelte strategiche dell’azienda. L’accordo è stato firmato la scorsa settimana e riguarderà i mille dipendenti della rete distributiva italiana di Volkswagen.
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Re: Alfa Romeo venduta !

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Re: Alfa Romeo venduta !
Molto bene...ora manca solo l'Alfa Romeo all'appello....spero davvero che vada in mani VW !!rocav8 ha scritto:Volkswagen al posto di Fiat
I dirigenti dell’azienda tedesca hanno incontrato a Torino 30 aziende piemontesi di componentistica per valutare accordi di fornitura. Questo, proprio mentre Marchionne sembra rivolgere i propro pensieri sempre più a Detroit e sempre meno al Piemonte.
Per trovare innovazione, prodotti d’avanguardia, lavoratori efficienti ed esperti, i dirigenti di Volkswagen hanno invece guardato oltralpe. A introdurre la Volkswagen in Italia è stata la Italdesign di Giorgetto Giugiaro, che già dal 2010 batte bandiera tedesca, in aperta polemica con le politiche industriali di Fiat. Insieme alle istituzioni locali, Italdesign ha promosso e organizzato l’incontro: secondo Walter De Silva, responsabile design di Volkswagen, quella piemontese è “un’area esplosiva, dove ci sono grandissime capacità”. Sul territorio, infatti, sono presenti ben 900 aziende della filiera auto, anche molto piccole, ma estremamente competitive e competenti con davvero pochi eguali al mondo, che non producono solo semplici componenti per auto, ma alta tecnologia.
L’arrivo di Volkswagen è dunque l’ottima prova della vitalità di questo prezioso indotto industriale ormai capace non solo di sopravvivere, ma anche di affermarsi senza Fiat. I tedeschi sono così convinti dalle potenzialità di questa zona da non escludere l’ipotesi di installarvi direttamente un loro stabilimento. Nessuna paura di sindacati, Fiom o articolo 18. Al contrario, proprio in questi giorni il gruppo ha deciso di portare anche in Italia il modello tedesco di co-gestione che valorizza il ruolo dei sindacati coinvolgendoli direttamente nella scelte strategiche dell’azienda. L’accordo è stato firmato la scorsa settimana e riguarderà i mille dipendenti della rete distributiva italiana di Volkswagen.
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Re: Alfa Romeo venduta !
Questo la dice tutta, ormai la fiat sta' diventando CHRYSLER-fiat......................rocav8 ha scritto:Volkswagen al posto di FiatBatalf ha scritto:mah, staremo a vedere, intanto fiat sta inanellando risultati negativi mese dopo mese ... e non credo sia solo una questione di mercato.
In ogni caso c'è poco da stare allegri.
I dirigenti dell’azienda tedesca hanno incontrato a Torino 30 aziende piemontesi di componentistica per valutare accordi di fornitura. Questo, proprio mentre Marchionne sembra rivolgere i propro pensieri sempre più a Detroit e sempre meno al Piemonte.
Per trovare innovazione, prodotti d’avanguardia, lavoratori efficienti ed esperti, i dirigenti di Volkswagen hanno invece guardato oltralpe. A introdurre la Volkswagen in Italia è stata la Italdesign di Giorgetto Giugiaro, che già dal 2010 batte bandiera tedesca, in aperta polemica con le politiche industriali di Fiat. Insieme alle istituzioni locali, Italdesign ha promosso e organizzato l’incontro: secondo Walter De Silva, responsabile design di Volkswagen, quella piemontese è “un’area esplosiva, dove ci sono grandissime capacità”. Sul territorio, infatti, sono presenti ben 900 aziende della filiera auto, anche molto piccole, ma estremamente competitive e competenti con davvero pochi eguali al mondo, che non producono solo semplici componenti per auto, ma alta tecnologia.
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Re: Alfa Romeo venduta !
cosa ridi Luigi ? Non è forse un'Alfa Romeo ? Guarda il marchio !







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Re: Alfa Romeo venduta !
e i cerchi!!!!!!Batalf ha scritto:cosa ridi Luigi ? Non è forse un'Alfa Romeo ? Guarda il marchio !![]()
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Re: Alfa Romeo venduta !
eh già hai ragione Andrea, mi erano sfuggiti quelli !
grande Luigi






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Re: Alfa Romeo venduta !
Stanno mettendo a norma (626 e antincendio) sia la palazzina direzionale che il museo 

(Oo=v=oO)
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- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
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Re: Alfa Romeo venduta !
E' cosa buona e giusta
ottima notizia !

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Re: Alfa Romeo venduta !
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Re: Alfa Romeo venduta !
Tratto da corriere.it
L'ex patron di Ducati ora punta sull’Alfa Romeo.
Il banchiere Andrea Bonomi vorrebbe dimenticare le banche. Con il suo fondo Investindustrial è entrato nella Popolare di Milano l’anno scorso in asse con i dipendenti, ne è diventato presidente del Consiglio di gestione e tanto gli è bastato. Guerre intestine, ostacoli, pressioni, avvisi d’indagini smentite dalla procura: questa l’imprevista fatica quotidiana. Tornando indietro, non lo rifarebbe. Perciò, via dalla finanza. Gli obiettivi dell’erede di Anna Bonomi Bolchini ora sono altri: le gomme, dai pneumatici alle auto. Per potere? No, pensa lui, perché possono rendere e crescere all’estero.
DALLE MOTO ALLE AUTO- Andrea Bonomi è l’uomo che ha rilevato, risanato con il manager Gabriele Del Torchio e rivenduto in aprile per 860 milioni le moto Ducati all’Audi (Vw). Gli piacciono gli investimenti industriali, su aziende internazionalizzabili, s’intende per guadagnarci. È con questa premessa che sta preparando, secondo fonti attendibili, l’operazione su Pirelli, con ruolo da paciere fra i due soci-contendenti, Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. È anche pronto a fare un’offerta per l’Alfa Romeo se l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, si decidesse a metterla in vendita. Bonomi può investire fra i 100 e i 550 milioni per ogni operazione: questa la potenza del suo fondo appena chiuso da 1,25 miliardi di euro (1,5 con il coinvestimento diretto dei sottoscrittori). In Pirelli lascerebbe la gestione agli altri (Tronchetti), in Alfa la vorrebbe per sé. Secondo indiscrezioni, l’idea per il marchio sportivo del Lingotto è costituire una nuova società, della quale Bonomi potrebbe prendere una quota di minoranza, eventualmente a fianco di Fiat. Gestita e rilanciata, l’Alfa Romeo sarebbe così pronta per essere rivenduta: alla stessa Fiat o, perché no (se accettasse), alla Volkswagen, con la quale Bonomi è in buoni contatti. Per ora, sono ancora ipotesi. L’interessamento alle auto è però di lunga data. Già con Benetton, nel ’95, Bonomi fece un’offerta sulla Lotus, il settore gli piace.
Alessandra Puato
8 ottobre 2012 | 13:10
L'ex patron di Ducati ora punta sull’Alfa Romeo.
Il banchiere Andrea Bonomi vorrebbe dimenticare le banche. Con il suo fondo Investindustrial è entrato nella Popolare di Milano l’anno scorso in asse con i dipendenti, ne è diventato presidente del Consiglio di gestione e tanto gli è bastato. Guerre intestine, ostacoli, pressioni, avvisi d’indagini smentite dalla procura: questa l’imprevista fatica quotidiana. Tornando indietro, non lo rifarebbe. Perciò, via dalla finanza. Gli obiettivi dell’erede di Anna Bonomi Bolchini ora sono altri: le gomme, dai pneumatici alle auto. Per potere? No, pensa lui, perché possono rendere e crescere all’estero.
DALLE MOTO ALLE AUTO- Andrea Bonomi è l’uomo che ha rilevato, risanato con il manager Gabriele Del Torchio e rivenduto in aprile per 860 milioni le moto Ducati all’Audi (Vw). Gli piacciono gli investimenti industriali, su aziende internazionalizzabili, s’intende per guadagnarci. È con questa premessa che sta preparando, secondo fonti attendibili, l’operazione su Pirelli, con ruolo da paciere fra i due soci-contendenti, Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. È anche pronto a fare un’offerta per l’Alfa Romeo se l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, si decidesse a metterla in vendita. Bonomi può investire fra i 100 e i 550 milioni per ogni operazione: questa la potenza del suo fondo appena chiuso da 1,25 miliardi di euro (1,5 con il coinvestimento diretto dei sottoscrittori). In Pirelli lascerebbe la gestione agli altri (Tronchetti), in Alfa la vorrebbe per sé. Secondo indiscrezioni, l’idea per il marchio sportivo del Lingotto è costituire una nuova società, della quale Bonomi potrebbe prendere una quota di minoranza, eventualmente a fianco di Fiat. Gestita e rilanciata, l’Alfa Romeo sarebbe così pronta per essere rivenduta: alla stessa Fiat o, perché no (se accettasse), alla Volkswagen, con la quale Bonomi è in buoni contatti. Per ora, sono ancora ipotesi. L’interessamento alle auto è però di lunga data. Già con Benetton, nel ’95, Bonomi fece un’offerta sulla Lotus, il settore gli piace.
Alessandra Puato
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1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
1750 GTV seconda serie del 1971, il Giuiellino!!!
Ferrari 328 gts del 1986
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"Io bene come in macchina non sto in nessun posto".(Bruno Cortona, il Sorpasso)
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