Re: Altre novità in tema Volksalfa
Inviato: 25 mar 2011 14:30
2010 - 2025 15 anni di Club Alfa Mania.ch
http://www.clubalfamania.ch/forum/
Intanto dalle mie parti le concessionarie Alfa stanno svendendo già anche le Giuliette.Carlo ha scritto:Mi permetto di suggerire di guardare report domenica sera, potrebbe essere interessante...
Si parla del trasferimento della sede di Fiat oltre oceano..
Supermega Quotone!!!!!macmariomario ha scritto:Ci rendano quanto impropriamente regalato a 3 generazioni di Agnelli e si tolgano dai coxxxxxi per sempre....................e mi fermo qui.
”Negli ultimi due anni i siti produttivi italiani hanno lavorato ben al di sotto della loro capacità. L’utilizzo della rete italiana e’ al 54%, se consideriamo la capacità tecnica al 37%". Quasi che gli operai abbiano scelto autonomamente di mettersi in cassa integrazione
Il meccanismo è sicuramente molto perverso, ma sotto molti punti di vista è proprio così.qverde ha scritto:Quasi che gli operai abbiano scelto autonomamente di mettersi in cassa integrazione
La mia coosiderazione non si riferiva all'ultimo periodo, palesemente decifrabile da tutti, ma arrivava da un po' più in là nel tempo. Si era arrivati al punto, in alcune grandi realtà produttive, che un dipendente lavorava sì e no 2 ore al giorno, senza sudare, e veniva pagato per 8. Credo che tutti noi abbiamo conoscenti che ci hanno parlato di queste realtà. Probabilmente anche questo ha contribuito ad arrivare all'odierna crisi.qverde ha scritto:Se si hanno i piazzali pieni perchè non si vende, e si decide di tagliare di conseguenza la produzione, lasciando i dipendenti in ferie forzate prima e cassa integrazione poi (non parlo per sentito dire ma perchè alcuni amici sono in questa situazione), non mi pare che se ne possa fare una colpa a questi ultimi.
A parte la crisi, forse guardando l'ampiezza dei listini delle altre case (ad es. Audi e BMW, tanto per restare in zona di conocrrenza Alfa) si potrebbe avere qualche spunto per capire. Ad oggi gli operai hanno firmato gli accordi nei vari stabilimenti, ma si sono ottenute solo voci di spostamento sede negli USA, per gli investimenti promessi staremo a vedere...
Marchionne ha detto chiaramente che le quote in Italia ed in Francia scenderanno ulteriormente.....macmariomario ha scritto:Forse non è che l'automobile di questi tempi non sia un'investimento prioritario per molte familie italiane??
E quindi, dato che spostare auto da un continente all'altro non è molto vantaggioso, è ragionevole pensare che il grosso della produzione non sarà in Italia, con buona pace di tutti gli accordi firmati...nivola ha scritto:Marchionne ha detto chiaramente che le quote in Italia ed in Francia scenderanno ulteriormente.....macmariomario ha scritto:Forse non è che l'automobile di questi tempi non sia un'investimento prioritario per molte familie italiane??
Dobbiamo metterci in testa che ormai l'Italia è marginale, ma forse addirittura l'Europa nel suo complesso. Certamente il Brasile pesa di più....
in realtà non è così: se vendi 5 milioni di auto all'anno nell'intero globo, non è sconveniente farne 1,5 o 2 in Europa.qverde ha scritto:E quindi, dato che spostare auto da un continente all'altro non è molto vantaggioso, è ragionevole pensare che il grosso della produzione non sarà in Italia, con buona pace di tutti gli accordi firmati...nivola ha scritto:Marchionne ha detto chiaramente che le quote in Italia ed in Francia scenderanno ulteriormente.....macmariomario ha scritto:Forse non è che l'automobile di questi tempi non sia un'investimento prioritario per molte familie italiane??
Dobbiamo metterci in testa che ormai l'Italia è marginale, ma forse addirittura l'Europa nel suo complesso. Certamente il Brasile pesa di più....
Chiaro, Giorgio, e con il beneplacito dei sindacati che hanno sempre difeso anche chi era indifendibile. Però bisogna fare attenzione a generalizzare, perchè si rischia di addossare colpe a chi le ha solo in parte, mentre molte scelte di alto livello (prodotto, marketing, ecc...) hanno dato un contributo maggiore alla difficile situazione odierna. La crisi c'è stata e c'è ancora per tutti i Paesi e tutte le Case, ma se ad es. Audi e VW sono riuscite comunque ad avere ottimi risultati è anche perchè la gamma di vetture a listino è molto ampia. Hanno molte motorizzazioni, versioni coupè, spider, cabrio, guardiamo il nostro "brand" Alfa: Mito, Giulietta e 159, nessun coupé, nessuna spider o cabrio, nessuna ammiraglia, si tolgono dal listino modelli che non vengono sostituiti, perdendo anche quel poco di mercato rimasto. In casa Fiat si è visto il restyling Evo della Grande Punto: della serie come imbruttire una bella linea, con i baffi cromati che la fanno sembrare Topo Gigio. Adesso avremo le nuove Lancia made in Chrysler, si poteva almeno fare una calandra più italiana... Questo non dipende certamente dai lavoratori, ma da chi ha potere decisionale. E sapete bene che io non sono un talebano anti-Fiatgiomartello ha scritto:La mia coosiderazione non si riferiva all'ultimo periodo, palesemente decifrabile da tutti, ma arrivava da un po' più in là nel tempo. Si era arrivati al punto, in alcune grandi realtà produttive, che un dipendente lavorava sì e no 2 ore al giorno, senza sudare, e veniva pagato per 8. Credo che tutti noi abbiamo conoscenti che ci hanno parlato di queste realtà. Probabilmente anche questo ha contribuito ad arrivare all'odierna crisi.qverde ha scritto:Se si hanno i piazzali pieni perchè non si vende, e si decide di tagliare di conseguenza la produzione, lasciando i dipendenti in ferie forzate prima e cassa integrazione poi (non parlo per sentito dire ma perchè alcuni amici sono in questa situazione), non mi pare che se ne possa fare una colpa a questi ultimi.
A parte la crisi, forse guardando l'ampiezza dei listini delle altre case (ad es. Audi e BMW, tanto per restare in zona di conocrrenza Alfa) si potrebbe avere qualche spunto per capire. Ad oggi gli operai hanno firmato gli accordi nei vari stabilimenti, ma si sono ottenute solo voci di spostamento sede negli USA, per gli investimenti promessi staremo a vedere...
Non solo: non dimentichiamo che anche il sindacato in Italia deve...lavorare, e quindi fare tessere.giomartello ha scritto: La mia coosiderazione non si riferiva all'ultimo periodo, palesemente decifrabile da tutti, ma arrivava da un po' più in là nel tempo. Si era arrivati al punto, in alcune grandi realtà produttive, che un dipendente lavorava sì e no 2 ore al giorno, senza sudare, e veniva pagato per 8. Credo che tutti noi abbiamo conoscenti che ci hanno parlato di queste realtà. Probabilmente anche questo ha contribuito ad arrivare all'odierna crisi.
Infatti non ho scritto che TUTTA la colpa è dei lavoratori, me ne guarderei bene; ho scritto che ANCHE queste situazioni hanno contribuito.qverde ha scritto:Chiaro, Giorgio, e con il beneplacito dei sindacati che hanno sempre difeso anche chi era indifendibile. Però bisogna fare attenzione a generalizzare, perchè si rischia di addossare colpe a chi le ha solo in parte, mentre molte scelte di alto livello (prodotto, marketing, ecc...) hanno dato un contributo maggiore alla difficile situazione odierna. La crisi c'è stata e c'è ancora per tutti i Paesi e tutte le Case, ma se ad es. Audi e VW sono riuscite comunque ad avere ottimi risultati è anche perchè la gamma di vetture a listino è molto ampia. Hanno molte motorizzazioni, versioni coupè, spider, cabrio, guardiamo il nostro "brand" Alfa: Mito, Giulietta e 159, nessun coupé, nessuna spider o cabrio, nessuna ammiraglia, si tolgono dal listino modelli che non vengono sostituiti, perdendo anche quel poco di mercato rimasto. In casa Fiat si è visto il restyling Evo della Grande Punto: della serie come imbruttire una bella linea, con i baffi cromati che la fanno sembrare Topo Gigio. Adesso avremo le nuove Lancia made in Chrysler, si poteva almeno fare una calandra più italiana... Questo non dipende certamente dai lavoratori, ma da chi ha potere decisionale. E sapete bene che io non sono un talebano anti-Fiatgiomartello ha scritto:La mia coosiderazione non si riferiva all'ultimo periodo, palesemente decifrabile da tutti, ma arrivava da un po' più in là nel tempo. Si era arrivati al punto, in alcune grandi realtà produttive, che un dipendente lavorava sì e no 2 ore al giorno, senza sudare, e veniva pagato per 8. Credo che tutti noi abbiamo conoscenti che ci hanno parlato di queste realtà. Probabilmente anche questo ha contribuito ad arrivare all'odierna crisi.qverde ha scritto:Se si hanno i piazzali pieni perchè non si vende, e si decide di tagliare di conseguenza la produzione, lasciando i dipendenti in ferie forzate prima e cassa integrazione poi (non parlo per sentito dire ma perchè alcuni amici sono in questa situazione), non mi pare che se ne possa fare una colpa a questi ultimi.
A parte la crisi, forse guardando l'ampiezza dei listini delle altre case (ad es. Audi e BMW, tanto per restare in zona di conocrrenza Alfa) si potrebbe avere qualche spunto per capire. Ad oggi gli operai hanno firmato gli accordi nei vari stabilimenti, ma si sono ottenute solo voci di spostamento sede negli USA, per gli investimenti promessi staremo a vedere...