Club Alfa Mania.ch

AR115.116.932 ha scritto:

ghid ha scritto:anch'io mi sono beccato una bella multa a BOlogna. è una zona maledetta!!

Tu guido hai preso un Autovelox fisso ubicato sulla SS 569 Bazzanese all'altezza di Casalecchio/Casteldebole, li c'è il limite di 70 Km/h

INFAMI!!!

11km sopra il limite (che si era appena abbassato da 90 a 70). Non corro mai così piano!

mali_74 ha scritto:Il Fede è arrivato adesso al lavoro !!!!
Non ha ancora smaltito la serata in compagnia del Sergio a controllare airbag !!!!

Questa sera ho l'appuntamento con la nutrizionista ......
Causa aperitivi , pranzi e cene varie nel week appena terminato mi sa che mi farà la ramanzina .......
Quasi quasi non ci vado .......

mali_74 ha scritto:Questa sera ho l'appuntamento con la nutrizionista ......
Causa aperitivi , pranzi e cene varie nel week appena terminato mi sa che mi farà la ramanzina .......
Quasi quasi non ci vado .......

Hai i mezzi per renderla ugualmente felice.....

Ridendo e pensando tra me e me mi è venuto alla mente un personaggio mitico, peraltro vissuto circa nel 1300 che era un Vescovo appartenente all' ordine dei Domenicani che era quell'ordine deputato alla ricerca dell'eresia, una pratica molto fastidiosa che la chiesa nel medioevo praticava per essere certa di eliminare tutti i nemici, tutti coloro i quali potevano mettere in dubbio il verbo della chiesa e il potere del pontefice, massimo rappresentante e detentore dei poteri spirituali e talvolta, in verità assai spesso di quello temporale.....

Mi viene alla mente Bernardo Gui, al secolo Bernardus Guidonis, era un Vescovo francese che inquisì ad Albì nei paesi Catari del sud della Linguadoca i poveri Albigesi, il metodo era semplice, si praticava la conversione al credo con il ceppo e la mannaia...nel senso di credi? A un eventuale no, si lasciava cadere la mannaia sul collo del malcapitato, a in si il personaggio era salvo, ovviamente era Iddio che animava il braccio del boia facendolo agire al no e non facendolo al Sì......

Ora direte che ci sarà da ridere....

Nulla solo che i Bernardus Guidonis oggi non ci sono più ma il suo spirito cerca di reincarnarsi anche laddove si ride e si scherza, quasi come nel mitico romanzo di Umberto Eco, dove nella abbazia benedettina, per censuare i testi dal greco antico che invitavano l'uomo a sollazzarsi e svagarsi per il bene dell'anima, si preferiva soffocare nel sangue tale convinzione, in luogo della austera severità, della assoluta serietà e del timor di Dio, o di ogni rappresentazione di dominio anche dell'animo umano!

Tale parabola è un monito e un invito al divertiamoci e ridiamo, che la vita, in sè, non fa che riservarci amare sorprese, e la serietà a volte è fin troppa sulle nostre facce!

Mi sto convincendo anch'io che la reincarnazione esiste davvero......

Ma scusate , state parlando della mia nutrizionista ?

AR115.116.932 ha scritto:Ridendo e pensando tra me e me mi è venuto alla mente un personaggio mitico, peraltro vissuto circa nel 1300 che era un Vescovo appartenente all' ordine dei Domenicani che era quell'ordine deputato alla ricerca dell'eresia, una pratica molto fastidiosa che la chiesa nel medioevo praticava per essere certa di eliminare tutti i nemici, tutti coloro i quali potevano mettere in dubbio il verbo della chiesa e il potere del pontefice, massimo rappresentante e detentore dei poteri spirituali e talvolta, in verità assai spesso di quello temporale.....

Mi viene alla mente Bernardo Gui, al secolo Bernardus Guidonis, era un Vescovo francese che inquisì ad Albì nei paesi Catari del sud della Linguadoca i poveri Albigesi, il metodo era semplice, si praticava la conversione al credo con il ceppo e la mannaia...nel senso di credi? A un eventuale no, si lasciava cadere la mannaia sul collo del malcapitato, a in si il personaggio era salvo, ovviamente era Iddio che animava il braccio del boia facendolo agire al no e non facendolo al Sì......

Ora direte che ci sarà da ridere....

Nulla solo che i Bernardus Guidonis oggi non ci sono più ma il suo spirito cerca di reincarnarsi anche laddove si ride e si scherza, quasi come nel mitico romanzo di Umberto Eco, dove nella abbazia benedettina, per censuare i testi dal greco antico che invitavano l'uomo a sollazzarsi e svagarsi per il bene dell'anima, si preferiva soffocare nel sangue tale convinzione, in luogo della austera severità, della assoluta serietà e del timor di Dio, o di ogni rappresentazione di dominio anche dell'animo umano!

Tale parabola è un monito e un invito al divertiamoci e ridiamo, che la vita, in sè, non fa che riservarci amare sorprese, e la serietà a volte è fin troppa sulle nostre facce!

Oggi ho scoperto il lato Umanistico del Fede...

giomartello ha scritto:Mi sto convincendo anch'io che la reincarnazione esiste davvero......

Infatti io mi sento come Valdo al cospetto di Enrico il Plantageneto, o dello stesso Bernardo Gui.....ma dopo tutto Valdo si ispirò nella sua dottrina protestante alle vicissitudini di Sant'Alessio e il mio nome è per l'appunto Federico Alessio, anche se normalmente faccio uso del solo Federico...che comunque evoca un altro noto rivoltoso, alle imposizioni di due noti pontefici totalitari, Innocenzo III° e Bonifacio VIII°...e Federico II° di Svevia si sa, li circondò unendo l'impero con la corona del regno delle due sicilie e non lasciando spazio ai Papi despoti...e bramosi di potere temporale e non solo spirituale... La storia spiega tante cose!

Arese06 ha scritto:

AR115.116.932 ha scritto:Ridendo e pensando tra me e me mi è venuto alla mente un personaggio mitico, peraltro vissuto circa nel 1300 che era un Vescovo appartenente all' ordine dei Domenicani che era quell'ordine deputato alla ricerca dell'eresia, una pratica molto fastidiosa che la chiesa nel medioevo praticava per essere certa di eliminare tutti i nemici, tutti coloro i quali potevano mettere in dubbio il verbo della chiesa e il potere del pontefice, massimo rappresentante e detentore dei poteri spirituali e talvolta, in verità assai spesso di quello temporale.....

Mi viene alla mente Bernardo Gui, al secolo Bernardus Guidonis, era un Vescovo francese che inquisì ad Albì nei paesi Catari del sud della Linguadoca i poveri Albigesi, il metodo era semplice, si praticava la conversione al credo con il ceppo e la mannaia...nel senso di credi? A un eventuale no, si lasciava cadere la mannaia sul collo del malcapitato, a in si il personaggio era salvo, ovviamente era Iddio che animava il braccio del boia facendolo agire al no e non facendolo al Sì......

Ora direte che ci sarà da ridere....

Nulla solo che i Bernardus Guidonis oggi non ci sono più ma il suo spirito cerca di reincarnarsi anche laddove si ride e si scherza, quasi come nel mitico romanzo di Umberto Eco, dove nella abbazia benedettina, per censuare i testi dal greco antico che invitavano l'uomo a sollazzarsi e svagarsi per il bene dell'anima, si preferiva soffocare nel sangue tale convinzione, in luogo della austera severità, della assoluta serietà e del timor di Dio, o di ogni rappresentazione di dominio anche dell'animo umano!

Tale parabola è un monito e un invito al divertiamoci e ridiamo, che la vita, in sè, non fa che riservarci amare sorprese, e la serietà a volte è fin troppa sulle nostre facce!

Oggi ho scoperto il lato Umanistico del Fede...

Badate, Infedeli, che la storia è la chiave di lettura dei fatti del mondo!

Infatti la storia spiega tantissime cose, proprio in Svizzera mi sono rifugiato, la Svizzera fu anche patria di un noto rivoltoso in termini storici, uno dei fondatori della protesta verso la Chiesa più interessante e dura, che corse vie parallele a quella ben maggiormente nota di Martin Lutero, e che, essendo amico di Erasmo da Rottherdam, sviluppò una teoria di protestantesimo che trovò un enorme seguito per l'appunto in Svizzera e nelle zone alpine, il personaggio, fu Ulrico Zuinglio (Ulrik Zwingli), Zwingli mi piaceva perchè fu un forte oppositore della chiesa, che causò contrasti anche assai duri, dando vita alla chiesa evangelica e riformata Svizzera....quindi era uno duro...ecco perchè la Svizzera può essere rifugio sicuro per rivoltosi del mio calibro!!!!

AR115.116.932 ha scritto:Badate, Infedeli, che la storia è la chiave di lettura dei fatti del mondo!

Una visione un po Hegeliana delle cose...
In realtà nulla si ripete perché in tutte le cose c'è sempre un elemento innovativo e destabilizzante
E per fortuna! Altrimenti sai che noia...

Infatti comunque nella Storia vi sono continui nessi....ad esempio in fase di Svizzerizzazione del canton ticino ai tempi, nel medioevo, delle battaglie tra gli Svizzeri "Urani" e gli Sforza, la località di Blenio passò dal dominio dei Pepoli (noti nobili dell'appennino Bolognese) ai Bentivoglio, altri noti conti Bolognesi, Giovanni di Bentivoglio sposò Caterina Sforza....ed ecco il Binomio, e la spiegazione dei tanti Biscioni nel castello Bentivolesco di Bazzano, o nei muri di molti palazzi Bellinzonesi...

La storia amici è una chiave interessante!!!!

Le chiavi aprono tutte le porte... da cui il noto verbo chia.....
Tutto ha un nesso logico

che bello mi sembra di essere tornato in terza superiore!

Ecco perchè in dialetto la serratura viene chiamata la "ciavadura"

AR115.116.932 ha scritto:Ecco perchè in dialetto la serratura viene chiamata la "ciavadura"

JacoQV ha scritto:che bello mi sembra di essere tornato in terza superiore!

Perché?
Dove pensavi di essere, in quarta?

Arese06 ha scritto:

JacoQV ha scritto:che bello mi sembra di essere tornato in terza superiore!

Perché?
Dove pensavi di essere, in quarta?

Arese06 ha scritto:

JacoQV ha scritto:che bello mi sembra di essere tornato in terza superiore!

Perché?
Dove pensavi di essere, in quarta?

non ci sono mai arrivato in quarta