Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Anche questo è maledettamente vero!
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Credo che il discorso non sia da incentrare su nucleare si- nucleare no. Diciamo che tra persone in buona fede questa potrebbe essere una discussione valida. Ma voglio portare all'attenzione alcuni dati e per sgombrare il campo dico subito che io sono contro il nucleare, però sarei curioso di sapere quanti di quelli a favore costruirebbero la casa dei loro sogni a ridosso di una centrale nucleare. Detto questo , la dura realtà è che il terremoto dell'Aquila non ha lasciato scampo a quei poveri studenti che alloggiavano nella casa dello studente che secondo la normativa doveva essere antisismica. Nel "CLS" hanno trovato di tutto ad eccezione del cemento e del ferro. Stesso discorso per la caserma della Guardia di Finanza. Insomma queste strutture pubbliche si sono rivelate ai nostri occhi per quello che sono. Lavanderie di soldi sporchi. Intanto mi chiedo cosa sarebbe di una ipotetica centrale nucleare costruita nel nostro territorio se dovesse far fronte a un terremoto 30.000 volte più potente di quello dell'aquila. Non da ultimo come buon padre di famiglia vorrei conoscere precisamente il costo di un Kwatt prodotto col nucleare logicamente includendo quelli che sono i costi che si accollano i cittadini per lo smaltimento dei prodotti di scarto.Chiudo con un ultimo dato: Lo smantellamento e conseguente smaltimento delle centrali nucleari costruite in Italia prima del referendum del 1986 è costato ad oggi a noi contribuenti 170 miliardi di euro. L'operazione di smaltimento non è conclusa.
«Bisogna approfittare di ogni occasione, perchè non sappiamo se ci sarà una seconda possibilità.»
Michele Alboreto
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
se fosse per me sarei contento di vedere una centrale nucleare al posto di quella ora presente a Polesine camerini (rovigo) funzionante ad olio combustibile e per di pià chiusa...Si tratta di una zona a basso impatto sismico secondo la zonizzazione sismica nazionale, per cui con bassissimo rischio legato a scosse o tsunami (in adriatico....).
La centrale dovrebbe essere di terza generazione avanzata con requisiti molto avanzati e dovrebbe essere costruita con uno scrupoloso controlo di tutta la filiera.
Ad esempio, ti posso dire che ho seguito di persona tutte le fasi costruttive della centrale turbogas a metano da 850 mW realizzata a 500 m da dova lavoro da ENI. Non hanno mai lesinato sui costi e sulla sicurezza rispettando tutto a dovere e non si è mai verificato un incidente durante le attività costruttive ,eppure nel cantiere lavoravano anche 1500 persone. Pensa che per realizzarla hanno impiantato 1800 pali in cemento armato spinti fino a 35 m di profondità di diametro di 60-80 cm....
Alla fine fa piacere vedere come in Italia siamo ancora bravi a costruire opere di alta tecnologia.
Costo circa 850 miloni.
per la questione costi non posso al momento fare un raffronto, ma a livello internazionale l'unica tecnologia ora riconosciuta che possa produrre energia senza utilizzo di combusitibili fossili, in modo continuo, ad emissioni zero di CO2, è solo il nucleare. Di certo un sogno sarebbe la centrale a fusione ma ci vorrà ancora del tempo.
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L'età più bella? è quella che si ha giorno per giorno finchè si schiatta.
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
E il prodotto scorie dove lo stocchiamo? Magari in qualche magazzino a Copparo? Che ne dici?
O magari lo affidiamo a qualche smaltitore non troppo ortodosso?
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
anche questo è un problema che si deve affrontare come lo hanno affrontato tutti i paesi europei in modo serio. Anche da noi avevano individuato dei siti dove dismettere le scorie, che garantivano una sicurezza per qualche centinaio di anni...solo che appena hanno nominato le località si è subito scatenata la sindrome del NIBLY (fallo ma non nel mio giardino...)
Di certo non possiamo fare gli scaricabarili come certe regioni per i rifiuti....
Vabbè ...ci sarebbe da discutere all'infinito e le posizioni sarebbero sempre diverse, però io non sopporto quelli (comitati, gruppi, partiti) che dicono sempre NO a tutto senza fare delle proposte alternative valide...e qui mi fermo perchè ho a che farne tutti i giorni con questi personaggi.

Di certo non possiamo fare gli scaricabarili come certe regioni per i rifiuti....




Vabbè ...ci sarebbe da discutere all'infinito e le posizioni sarebbero sempre diverse, però io non sopporto quelli (comitati, gruppi, partiti) che dicono sempre NO a tutto senza fare delle proposte alternative valide...e qui mi fermo perchè ho a che farne tutti i giorni con questi personaggi.



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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Neppure io li sopporto, credimi proprio ieri mattina ero in una riunione con produttori di biomasse per generazione di corrente, e si parlava di generazione a concentrazione e fotovoltaico, insomma...anche li giravano le scemenze del secolo, tipo, dove smaltire il silicio drogato??? ahahahahahahah
Mah va beh!
Forse stavano meglio costoro?
http://www.youtube.com/watch?v=vVgNQUZj ... re=related
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Poveri jap...............ma di certo si rialzeranno, lo hanno fatto anche dopo le bombe americane 

Si vis pacem, para bellum

Ferrea mole ferreo cuore 132a divisione carri Ariete Tauriano

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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Tutto il mondo è paese, anche i jap non si salvano...

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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
L'esplosione sul reattore N°3 è stata causata dal mancato raffreddamento del nucleo centrale. Il raffreddamento avviene in condizioni normali tramite elettro pompe che pompano l'acqua di raffreddamento. In emergenza un gruppo elettrogeno alimentato a gasolio fornisce la corrente alle elettro pompe di raffreddamento. Il caso ha voluto che ... finisse il gasolio e quindi niente raffreddamento.Tecnologia sofisticata da guerre stellari e sicurezza estrema affidata a un benzinaio?
Siamo alle solite 




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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Premessa, (giusto per sgombrare il campo da equivoci): sono favorevole alle centrali nucleari.criss ha scritto:se fosse per me sarei contento di vedere una centrale nucleare al posto di quella ora presente a Polesine camerini (rovigo) funzionante ad olio combustibile e per di pià chiusa...Si tratta di una zona a basso impatto sismico secondo la zonizzazione sismica nazionale, per cui con bassissimo rischio legato a scosse o tsunami (in adriatico....).
La centrale dovrebbe essere di terza generazione avanzata con requisiti molto avanzati e dovrebbe essere costruita con uno scrupoloso controlo di tutta la filiera.
Ad esempio, ti posso dire che ho seguito di persona tutte le fasi costruttive della centrale turbogas a metano da 850 mW realizzata a 500 m da dova lavoro da ENI. Non hanno mai lesinato sui costi e sulla sicurezza rispettando tutto a dovere e non si è mai verificato un incidente durante le attività costruttive ,eppure nel cantiere lavoravano anche 1500 persone. Pensa che per realizzarla hanno impiantato 1800 pali in cemento armato spinti fino a 35 m di profondità di diametro di 60-80 cm....
Alla fine fa piacere vedere come in Italia siamo ancora bravi a costruire opere di alta tecnologia.
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per la questione costi non posso al momento fare un raffronto, ma a livello internazionale l'unica tecnologia ora riconosciuta che possa produrre energia senza utilizzo di combusitibili fossili, in modo continuo, ad emissioni zero di CO2, è solo il nucleare. Di certo un sogno sarebbe la centrale a fusione ma ci vorrà ancora del tempo.
Ciò detto o si smette di consumare energia elettrica, e si torna indietro di 200 anni, oppure in qualche modo va prodotta e, purtroppo, c'è sempre qualche prezzo da pagare. I metodi +/- sono:
- energie "pulite e sicure", (provate a chiederlo a quelli del Vajont......);
- centrali termiche, (a petrolio, a carbone, a gas metano, ad olio pesante, ecc.);
- centrali nucleari.
Sfatando il mito che si possa soddisfare il fabbisogno con le energie alternative, (non basterebbe tutta l'Italia tappezzata pannelli fotovoltaici e di torri eoliche per fare la metà di quel che ci serve.....), in Italia ce la siamo cavati discretamente grazie alle centrali idroelettriche, grazie alle Alpi. L'energia prodotta con il fotovoltaico ha costi assolutamente non economici, e può esistere solo grazie ad incentivi statali. Personalmente vedo favorevolmente tutto quanto, anche localmente, si può fare, (dal ripristino delle vecchie piccole centrali idroelettriche di fabbriche e manifatture ormai chiuse, al riempire i tetti della palestra comunale con pannelli o i parcheggi, all'utilizzo delle biomasse e dei "rifiuti del bosco" per piccole centrali a legna, ecc.), però non dobbiamo credere che così facendo otteniamo chissà che: facciamo un passo in avanti ma non cambiamo radicalmente la situazione.
Le centrali termiche, seppur si sono fatti passi in avanti giganteschi sotto il profilo dell'effiicenza e del contenimento dell'inquinamento, (vedi progetto pilota per il carbone ad emissioni zero), sono comunque ancora altamente inquinanti e comunque pericolose ed invasive, (basti pensare alla filiera degli approvigionamenti e dello stoccaggio). In più ci rendono in toto schiavi di altri: siamo in balia delle speculazioni sugli idrocarburi, piuttosto che di vari Paesi con cui, volenti o nolenti, siamo costretti ad avere "buone relazioni".....
Le centrali atomiche: quanto oggi è tecnologicamente costruibile è certamente meglio di centrali, (vedi Giappone) vecchie di 40 anni (e che comunque hanno sopportato il più violento terremoto mai registrato da quando esistono i sismografi ed uno tsunami che mai ci sarà in Italia, credo....). Le scorie sono un falso problema: una volta trattati, i residui da stoccare per una moderna centrale per ogni anno equivalgono a circa un metro cubo di materiale. Certo, è roba da mettere in luoghi sicuri per un sacco di anni, ma pensiamo a cosa lasciamo in giro nel mondo anche senza il nucleare, tipo quel che è restato nel Golfo dopo il disastro della piattaforma della BP..... Come ho già detto, purtroppo un prezzo va pagato....
Allargo poi il discorso all'Italia, cornuta e mazziata: compera il 20% dell'energia dalla Francia, che la produce a basso costo (e la venda a caro prezzo....) in centrali nucleari. Morale della faccenda: noi non ci prendiamo i benefici, ma se una centrale, sia francese, svizzera, austriaca, slovacca, ecc., ha un problema, siamo nella mxxxa....... oltre i danno anche la beffa....
Certo, spesso si tende a sottovalutare le possibilità di evitare sprechi, ottenibili con l'educazione del cittadino ma anche con il riutilizzo del calore prodotto, (vedasi il termoriscaldamento e gli inceneritori dei rifiuti): se buttassimo meno energià il fabbisogno sarebbe inferiore....
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
E' vero solo in parte, perchè i danni da contaminazione sono molto più gravi in prossimità delle centrali, in un raggio di alcune decine di km. Le particelle che hanno un tempo di decadimento più lungo (si parla di centinaia di anni e anche più) sono quelle più pesanti, che quindi restano più vicine al punto di emissione. Quelle più volatili hanno un tempo di decadimento molto più breve, anche se possono avere una radioattività molto elevata ed essere quindi nel loro breve periodo di vita molto pericolosi.nivola ha scritto:Allargo poi il discorso all'Italia, cornuta e mazziata: compera il 20% dell'energia dalla Francia, che la produce a basso costo (e la venda a caro prezzo....) in centrali nucleari. Morale della faccenda: noi non ci prendiamo i benefici, ma se una centrale, sia francese, svizzera, austriaca, slovacca, ecc., ha un problema, siamo nella mxxxa....... oltre i danno anche la beffa....
Per esempio nella zona di Chernobyl è terra bruciata e lo sarà ancora per chissà quante decine di anni, mentre a distanza di qualche centinaia di km la situazione è tornata alla normalità dopo un periodo relativamente breve.
In merito alla gestione delle scorie, lasciare ai posteri del materiale che sarà pericoloso per alcune centinaia di anni non mi sembra esattamente un falso problema, tenendo conto che tutti i posti sono potenzialmente "casa di qualcuno"...
E' proprio qui che casca l'asino! Come mai i Paesi del Nord Europa, l'Austria e la Germania, che hanno un'irraggiamento solare molto più scarso dell'Italia, hanno le maggiori attenzioni sugli sprechi, ed esempio nella costruzione degli edifici a impatto zero, e noi molto più a sud riscaldiamo le case col gas o peggio col gasolio? E' un problema di educazione del cittadino, ma ancor di più legislativo. E io aggiungo che vi sono troppi interessi economici in gioco che remano contro. In Italia se si vuole informarsi per costruire una casa ad impatto zero bisogna andare in... Alto Adige! Parlare di voler combattere la dipendenza dal petrolio in una situazione simile è ridicolo, addirittura si stava discutendo di rimuovere gli incentivi per le ristrutturazioni degli edifici in ottica di migliorare l'efficenza energetica, fortunatamente poi hanno evitato.nivola ha scritto:Certo, spesso si tende a sottovalutare le possibilità di evitare sprechi: se buttassimo meno energia il fabbisogno sarebbe inferiore....
La strada del futuro è in massima parte la riduzione degli sprechi e del consumo energetico, non è pensabile continuare ad aprire nuovi rubinetti per riempire una vasca che non ha il tappo. Anche l'abitudine a non riparare nulla e a gettare via per acquistare un prodotto nuovo perchè "costa meno" dovrà necessariamente cambiare. Ci si riempie di rifiuti, si consuma molta energia e si impiega poca manodopera, con il risultato che si inquina, si sta a casa disoccupati, e pure nella mxrda

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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
- le centrali idroelettriche in Italia funzionano da scambiatore di energia, in pratica di notte importiamo a caro prezzo l'energia atomica che francesi e altri non sanno dove buttare, e ripompiamo l'acqua dei bacini inferiori a quelli superiori: solo di giorno funzionano come produttori di energia, ma in realtà è sempre energia atomica.
- in germania un impianto fotovoltaico, eolico, a biomassa costa la metà che in Italia, perchè? E se ci danno l'incentivo del 50 % ma costa il doppio sai che vantaggio...
- per fortuna in ITalia non sono state fatte in passato delle centrali nucleari, sarebbero state costruite con sabbia di mare e tondini di ferro a risparmio, come la casa dello studente. E magari avremmo scoperto anche qualche cavità nel cemento...
- la reazione atomica a Fukushima è degenerata per il crollo della volta, non mi pare sia stato un problema di mancanza di gasolio nel generatore diesel
- le scorie.... come mai in Francia non se ne parla? Sono quasi certo che i depositi delle scorie tra qualche anno risulteranno perfettamente puliti, nel senso che secondo me le scorie attualmente vengono portate in mare e affondate volontariamente in qualche abisso di qualche migliaio di metri. Se fosse vero, noi abbiamo il Tirreno, pensiamoci...
- le centrali che verrebbero costruite oggi sarebbero come quelle che hanno resistito in Giappone e anche meglio, quindi non vedo problemi. Qui nel Veneto siamo ad un tiro di schioppo da Marghera dove per anni hanno lavorato sostanze pericolosissime, quindi non vedrei un aumento di pericolo, anzi.
- in germania un impianto fotovoltaico, eolico, a biomassa costa la metà che in Italia, perchè? E se ci danno l'incentivo del 50 % ma costa il doppio sai che vantaggio...
- per fortuna in ITalia non sono state fatte in passato delle centrali nucleari, sarebbero state costruite con sabbia di mare e tondini di ferro a risparmio, come la casa dello studente. E magari avremmo scoperto anche qualche cavità nel cemento...
- la reazione atomica a Fukushima è degenerata per il crollo della volta, non mi pare sia stato un problema di mancanza di gasolio nel generatore diesel
- le scorie.... come mai in Francia non se ne parla? Sono quasi certo che i depositi delle scorie tra qualche anno risulteranno perfettamente puliti, nel senso che secondo me le scorie attualmente vengono portate in mare e affondate volontariamente in qualche abisso di qualche migliaio di metri. Se fosse vero, noi abbiamo il Tirreno, pensiamoci...
- le centrali che verrebbero costruite oggi sarebbero come quelle che hanno resistito in Giappone e anche meglio, quindi non vedo problemi. Qui nel Veneto siamo ad un tiro di schioppo da Marghera dove per anni hanno lavorato sostanze pericolosissime, quindi non vedrei un aumento di pericolo, anzi.
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Chernobyl: me la ricordo molto bene... Per un mese non si è mangiata verdura e bevuto latte: e stavamo a migliaia di km.... Certo, i più vicini sono morti. Comunque ci sono centrali a poche decine di km. dai confini italiani.qverde ha scritto:E' vero solo in parte, perchè i danni da contaminazione sono molto più gravi in prossimità delle centrali, in un raggio di alcune decine di km. Le particelle che hanno un tempo di decadimento più lungo (si parla di centinaia di anni e anche più) sono quelle più pesanti, che quindi restano più vicine al punto di emissione. Quelle più volatili hanno un tempo di decadimento molto più breve, anche se possono avere una radioattività molto elevata ed essere quindi nel loro breve periodo di vita molto pericolosi.nivola ha scritto:Allargo poi il discorso all'Italia, cornuta e mazziata: compera il 20% dell'energia dalla Francia, che la produce a basso costo (e la venda a caro prezzo....) in centrali nucleari. Morale della faccenda: noi non ci prendiamo i benefici, ma se una centrale, sia francese, svizzera, austriaca, slovacca, ecc., ha un problema, siamo nella mxxxa....... oltre i danno anche la beffa....
Per esempio nella zona di Chernobyl è terra bruciata e lo sarà ancora per chissà quante decine di anni, mentre a distanza di qualche centinaia di km la situazione è tornata alla normalità dopo un periodo relativamente breve.
In merito alla gestione delle scorie, lasciare ai posteri del materiale che sarà pericoloso per alcune centinaia di anni non mi sembra esattamente un falso problema, tenendo conto che tutti i posti sono potenzialmente "casa di qualcuno"...E' proprio qui che casca l'asino! Come mai i Paesi del Nord Europa, l'Austria e la Germania, che hanno un'irraggiamento solare molto più scarso dell'Italia, hanno le maggiori attenzioni sugli sprechi, ed esempio nella costruzione degli edifici a impatto zero, e noi molto più a sud riscaldiamo le case col gas o peggio col gasolio? E' un problema di educazione del cittadino, ma ancor di più legislativo. E io aggiungo che vi sono troppi interessi economici in gioco che remano contro. In Italia se si vuole informarsi per costruire una casa ad impatto zero bisogna andare in... Alto Adige! Parlare di voler combattere la dipendenza dal petrolio in una situazione simile è ridicolo, addirittura si stava discutendo di rimuovere gli incentivi per le ristrutturazioni degli edifici in ottica di migliorare l'efficenza energetica, fortunatamente poi hanno evitato.nivola ha scritto:Certo, spesso si tende a sottovalutare le possibilità di evitare sprechi: se buttassimo meno energia il fabbisogno sarebbe inferiore....
La strada del futuro è in massima parte la riduzione degli sprechi e del consumo energetico, non è pensabile continuare ad aprire nuovi rubinetti per riempire una vasca che non ha il tappo. Anche l'abitudine a non riparare nulla e a gettare via per acquistare un prodotto nuovo perchè "costa meno" dovrà necessariamente cambiare. Ci si riempie di rifiuti, si consuma molta energia e si impiega poca manodopera, con il risultato che si inquina, si sta a casa disoccupati, e pure nella mxrda
Discorso sprechi: verissimo e valido anche per tanti altri discorsi, (esempio gli acquedotti colabrodo....).
Fotovoltaico in Germania, (ma anche Spagna), ovvero i Paesi europei che più hanno spinto e dove più è diffuso il fotovoltaico: tutto bene finchè ci sono stati gli incentivi. Nel finire, è finito il business.....
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Verissimo: alcuni miei clienti hanno riaperto una centrale idroelettrica che funziona esattamente come hai detto. Di giorno fanno cadere l'acqua, producendo energia che vendono a prezzo elevato. Di notte ripompano l'acqua in alto, pagando un basso costo d'energia. Il loro guadagno consiste nel differenziale tra costo notturno dell'energia e ricavo diurno...... Assurdo !spider1315 ha scritto: le centrali idroelettriche in Italia funzionano da scambiatore di energia, in pratica di notte importiamo a caro prezzo l'energia atomica che francesi e altri non sanno dove buttare, e ripompiamo l'acqua dei bacini inferiori a quelli superiori: solo di giorno funzionano come produttori di energia, ma in realtà è sempre energia atomica.
- le scorie.... come mai in Francia non se ne parla? Sono quasi certo che i depositi delle scorie tra qualche anno risulteranno perfettamente puliti, nel senso che secondo me le scorie attualmente vengono portate in mare e affondate volontariamente in qualche abisso di qualche migliaio di metri. Se fosse vero, noi abbiamo il Tirreno, pensiamoci...
- le centrali che verrebbero costruite oggi sarebbero come quelle che hanno resistito in Giappone e anche meglio, quindi non vedo problemi. Qui nel Veneto siamo ad un tiro di schioppo da Marghera dove per anni hanno lavorato sostanze pericolosissime, quindi non vedrei un aumento di pericolo, anzi.
Scorie & Marghera: ce la siamo già dimenticata la "nave dei veleni" davanti alla Calabria ? (e chissà quante altre ce ne saranno.....)
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
http://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ ... ma_Daiichi giorno 11. Inoltre L'utilizzo di acqua marina per il raffreddamento è l'ultima spiaggia. Infatti vaporizzando velocemente a causa della estrema temperatura, l'acqua di mare lascia come deposito tutta una serie di minerali che impediscono lo scambio termico isolando di fatto le barre dall'acqua.Per limitare il deposito dei minerali si miscela l'acqua col bario che limita ma non impedisce questo fenomeno di deposito. Quindi purtroppo non stiamo parlando di una situazione totalmente sotto controllo.spider1315 ha scritto:- le centrali idroelettriche in Italia funzionano da scambiatore di energia, in pratica di notte importiamo a caro prezzo l'energia atomica che francesi e altri non sanno dove buttare, e ripompiamo l'acqua dei bacini inferiori a quelli superiori: solo di giorno funzionano come produttori di energia, ma in realtà è sempre energia atomica.
- in germania un impianto fotovoltaico, eolico, a biomassa costa la metà che in Italia, perchè? E se ci danno l'incentivo del 50 % ma costa il doppio sai che vantaggio...
- per fortuna in ITalia non sono state fatte in passato delle centrali nucleari, sarebbero state costruite con sabbia di mare e tondini di ferro a risparmio, come la casa dello studente. E magari avremmo scoperto anche qualche cavità nel cemento...
- la reazione atomica a Fukushima è degenerata per il crollo della volta, non mi pare sia stato un problema di mancanza di gasolio nel generatore diesel
- le scorie.... come mai in Francia non se ne parla? Sono quasi certo che i depositi delle scorie tra qualche anno risulteranno perfettamente puliti, nel senso che secondo me le scorie attualmente vengono portate in mare e affondate volontariamente in qualche abisso di qualche migliaio di metri. Se fosse vero, noi abbiamo il Tirreno, pensiamoci...
- le centrali che verrebbero costruite oggi sarebbero come quelle che hanno resistito in Giappone e anche meglio, quindi non vedo problemi. Qui nel Veneto siamo ad un tiro di schioppo da Marghera dove per anni hanno lavorato sostanze pericolosissime, quindi non vedrei un aumento di pericolo, anzi.
«Bisogna approfittare di ogni occasione, perchè non sappiamo se ci sarà una seconda possibilità.»
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Concordo con Nivola, inoltre vorrei ricordare che l'europa nel rispetto del famoso protocollo di Kyoto (sostituito da un accordo a Copenaghen) ha deciso di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020.
Per rispettare questi impegni, nel settore energetico in Italia ci sono ben poche strade, van bene ridurre i consumi (poi vediamo che tutti girano col SUV da 2 tons), va bene il fotovoltaico o le biomasse, ma l'incidenza al momento è molto esigua coprendo a stento un 5-8% del fabbisogno.
L'unica alternativa e possbilità è l'energia nucleare, quale tecnologia a emissioni zero di biossido.
In fondo ne iportiamo già un 20% di energia prodotta, come già descritto in precedenza. Una centrale si trova in linea d'aria a 250 Km da casa mia (in Slovenia),equivalente ad averne una a Torino.
INfine per me è molto più importante preoccuparsi dei problemi ambientali ed energetici che dovremmo risolvere nei prossimi 30-50 anni, che pensare alla durata dei siti per le scorie nucleari tra 300 anni. magari allora non saranno più considerate scorie in quanto funzionali al recupero di altra energia.
Per rispettare questi impegni, nel settore energetico in Italia ci sono ben poche strade, van bene ridurre i consumi (poi vediamo che tutti girano col SUV da 2 tons), va bene il fotovoltaico o le biomasse, ma l'incidenza al momento è molto esigua coprendo a stento un 5-8% del fabbisogno.
L'unica alternativa e possbilità è l'energia nucleare, quale tecnologia a emissioni zero di biossido.
In fondo ne iportiamo già un 20% di energia prodotta, come già descritto in precedenza. Una centrale si trova in linea d'aria a 250 Km da casa mia (in Slovenia),equivalente ad averne una a Torino.
INfine per me è molto più importante preoccuparsi dei problemi ambientali ed energetici che dovremmo risolvere nei prossimi 30-50 anni, che pensare alla durata dei siti per le scorie nucleari tra 300 anni. magari allora non saranno più considerate scorie in quanto funzionali al recupero di altra energia.
Criss
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Alfa Romeo Spider CT 2000 veloce 1981
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L'età più bella? è quella che si ha giorno per giorno finchè si schiatta.
Bruno Cortona
SOLO PUFFIN TI DARA' FORZA E GRINTA A VOLONTA'
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
Soprattutto è impensabile cercare di essere competitivi economicamente parlando se usiamo delle tecnologie enormemente più costose rispetto a quelle che usano tutti gli altri.
Anche la riduzione di co2 decisa dall'Europa mi sa tanto di beffa per chi non ha il nucleare in casa ma appena fuori dalla porta: è evidente che è una decisione presa da chi ha le centrali nucleari e spacciata per ambientalista a tutti gli altri.
Sulla riduzione di co2 sono d'accordo, è una bella cosa, ma proviamo a pensare se in Africa che sono ormai centinaia di milioni di persone smetteranno di usare combustibili fossili e a tagliare le foreste... pia illusione!
Tra l'altro mi risulta che in Italia ci sia parecchio uranio, in Lombardia, quindi sarebbe finalmente l'occasione per sdoganarci dagli altri paesi. Bisognerebbe ripercorrere la strategia di Enrico Mattei, che sfruttò la scoperta del petrolio (poco) a Cortemaggiore, e del gas (tanto), lì e in Adriatico, ma non solo, per ottenere carburanti a basso costo. E non è che siamo proprio senza risorse. A Pietramala sull'appennino c'è il più vecchio distributore di metano italiano, costruito su un giacimento naturale scoperto nel '28 o '29 non ricordo: forniva gas a Bologna. E in tutta la pianura padana ce n'è facilmente sfruttabile. Tra l'altro è di ottima qualità, da provare se avete l'auto a metano. In Adriatico ci sono decine di torri di perforazione per l'estrazione del gas. In Basilicata, lo sanno tutti, c'è il petrolio. E c'è anche in Sicilia e anche al largo. Oggi sarebbe sfruttabile. Ma tutto ciò non può prescindere dal nucleare. Del resto come mai i russi che son pieni di petrolio e gas naturale hanno decine di centrali? Oltretutto nei nostri mari, che sono acque internazionali oltre un tot dalla costa, cioè di tutti, girano centinaia di sommergibili nucleari che potrebbero fare disastri ecologici (anche la Cina ne ha un quasi centinaio dichiarato) senza contare le grosse navi portaerei americane.
Sicuramente si deve diversificare, sfruttare il solare e il fotovoltaico soprattutto al sud, magari facendo centrali alla Rubbia. L'eolico sulle coste, e vaffan... agli ambientalisi e ai paesaggisti. Le case si devono scaldare con sistemi alternativi più efficienti e "verdi", sicuramente, ma ci deve essere un vantaggio economico tangibile: se per cambiare finestre e mettere un cappotto esterno non posso spendere 25k euro e riparmiare ogni anno 300 euro di combustibile, gli incentivi e le detrazioni fiscali andrebbero studiati molto meglio.
E sfruttare bene la geotermia per le pompe di calore e il condizionamento, togliendo tutta una serie di vincoli, lacci e lacciuoli che ci sono ora come ora.
Gli idrocarburi tenerli per quelle cose per cui sono insostituibili per ora, tipo il trasporto su gomma e il trasporto aereo. E un po' di benza agevolata anche per le nostre vecchiette...
Anche la riduzione di co2 decisa dall'Europa mi sa tanto di beffa per chi non ha il nucleare in casa ma appena fuori dalla porta: è evidente che è una decisione presa da chi ha le centrali nucleari e spacciata per ambientalista a tutti gli altri.
Sulla riduzione di co2 sono d'accordo, è una bella cosa, ma proviamo a pensare se in Africa che sono ormai centinaia di milioni di persone smetteranno di usare combustibili fossili e a tagliare le foreste... pia illusione!
Tra l'altro mi risulta che in Italia ci sia parecchio uranio, in Lombardia, quindi sarebbe finalmente l'occasione per sdoganarci dagli altri paesi. Bisognerebbe ripercorrere la strategia di Enrico Mattei, che sfruttò la scoperta del petrolio (poco) a Cortemaggiore, e del gas (tanto), lì e in Adriatico, ma non solo, per ottenere carburanti a basso costo. E non è che siamo proprio senza risorse. A Pietramala sull'appennino c'è il più vecchio distributore di metano italiano, costruito su un giacimento naturale scoperto nel '28 o '29 non ricordo: forniva gas a Bologna. E in tutta la pianura padana ce n'è facilmente sfruttabile. Tra l'altro è di ottima qualità, da provare se avete l'auto a metano. In Adriatico ci sono decine di torri di perforazione per l'estrazione del gas. In Basilicata, lo sanno tutti, c'è il petrolio. E c'è anche in Sicilia e anche al largo. Oggi sarebbe sfruttabile. Ma tutto ciò non può prescindere dal nucleare. Del resto come mai i russi che son pieni di petrolio e gas naturale hanno decine di centrali? Oltretutto nei nostri mari, che sono acque internazionali oltre un tot dalla costa, cioè di tutti, girano centinaia di sommergibili nucleari che potrebbero fare disastri ecologici (anche la Cina ne ha un quasi centinaio dichiarato) senza contare le grosse navi portaerei americane.
Sicuramente si deve diversificare, sfruttare il solare e il fotovoltaico soprattutto al sud, magari facendo centrali alla Rubbia. L'eolico sulle coste, e vaffan... agli ambientalisi e ai paesaggisti. Le case si devono scaldare con sistemi alternativi più efficienti e "verdi", sicuramente, ma ci deve essere un vantaggio economico tangibile: se per cambiare finestre e mettere un cappotto esterno non posso spendere 25k euro e riparmiare ogni anno 300 euro di combustibile, gli incentivi e le detrazioni fiscali andrebbero studiati molto meglio.
E sfruttare bene la geotermia per le pompe di calore e il condizionamento, togliendo tutta una serie di vincoli, lacci e lacciuoli che ci sono ora come ora.
Gli idrocarburi tenerli per quelle cose per cui sono insostituibili per ora, tipo il trasporto su gomma e il trasporto aereo. E un po' di benza agevolata anche per le nostre vecchiette...
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Re: Tokyo, questa mattina 11 marzo 2011....
in Adriatico, così come al largo della Sicilia piuttosto che in Val d'Angri ed in molti altri posti in Italia di idrocarburi ce ne sono molti: magari più difficili da estrarre rispetto all'Arabia Saudita ma ce n'è parecchio. Ma provate a fare una piattaforma di trivellazione davanti a Riccione o a Taormina.....spider1315 ha scritto:Soprattutto è impensabile cercare di essere competitivi economicamente parlando se usiamo delle tecnologie enormemente più costose rispetto a quelle che usano tutti gli altri.
Anche la riduzione di co2 decisa dall'Europa mi sa tanto di beffa per chi non ha il nucleare in casa ma appena fuori dalla porta: è evidente che è una decisione presa da chi ha le centrali nucleari e spacciata per ambientalista a tutti gli altri.
Sulla riduzione di co2 sono d'accordo, è una bella cosa, ma proviamo a pensare se in Africa che sono ormai centinaia di milioni di persone smetteranno di usare combustibili fossili e a tagliare le foreste... pia illusione!
Tra l'altro mi risulta che in Italia ci sia parecchio uranio, in Lombardia, quindi sarebbe finalmente l'occasione per sdoganarci dagli altri paesi. Bisognerebbe ripercorrere la strategia di Enrico Mattei, che sfruttò la scoperta del petrolio (poco) a Cortemaggiore, e del gas (tanto), lì e in Adriatico, ma non solo, per ottenere carburanti a basso costo. E non è che siamo proprio senza risorse. A Pietramala sull'appennino c'è il più vecchio distributore di metano italiano, costruito su un giacimento naturale scoperto nel '28 o '29 non ricordo: forniva gas a Bologna. E in tutta la pianura padana ce n'è facilmente sfruttabile. Tra l'altro è di ottima qualità, da provare se avete l'auto a metano. In Adriatico ci sono decine di torri di perforazione per l'estrazione del gas. In Basilicata, lo sanno tutti, c'è il petrolio. E c'è anche in Sicilia e anche al largo. Oggi sarebbe sfruttabile. Ma tutto ciò non può prescindere dal nucleare. Del resto come mai i russi che son pieni di petrolio e gas naturale hanno decine di centrali? Oltretutto nei nostri mari, che sono acque internazionali oltre un tot dalla costa, cioè di tutti, girano centinaia di sommergibili nucleari che potrebbero fare disastri ecologici (anche la Cina ne ha un quasi centinaio dichiarato) senza contare le grosse navi portaerei americane.
Sicuramente si deve diversificare, sfruttare il solare e il fotovoltaico soprattutto al sud, magari facendo centrali alla Rubbia. L'eolico sulle coste, e vaffan... agli ambientalisi e ai paesaggisti. Le case si devono scaldare con sistemi alternativi più efficienti e "verdi", sicuramente, ma ci deve essere un vantaggio economico tangibile: se per cambiare finestre e mettere un cappotto esterno non posso spendere 25k euro e riparmiare ogni anno 300 euro di combustibile, gli incentivi e le detrazioni fiscali andrebbero studiati molto meglio.
E sfruttare bene la geotermia per le pompe di calore e il condizionamento, togliendo tutta una serie di vincoli, lacci e lacciuoli che ci sono ora come ora.
Gli idrocarburi tenerli per quelle cose per cui sono insostituibili per ora, tipo il trasporto su gomma e il trasporto aereo. E un po' di benza agevolata anche per le nostre vecchiette...
Risparmio energetico case: hai perfettamente ragione. La mia casa è relativamente nuova (5 anni), già costruita con tecniche "ambientali". Non è capottata in quanto mi avevano detto che non ce n'era bisogno... Oggi capottarla, aggiungere il geotermico, qualche pannello fotovoltaico o un piccolo generatore eolico, (da me c'è quasi sempre il vento teso), mi costerebbe dei bei soldoni: ho fatto fare un conto... L'investimento si ripagherebbe in circa 30 anni, tenendo conto anche dei contributi !!!!! Chi me lo fa fare ???