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non posso che darti ragione Carlo anche se, come non fanno alcune trasmissioni tv, attenderei la conclusione delle indagini prima di parlare di colpe di questo o di quello. Sono convinto che quel capitano sia in parte un pò vittima di alcuni fattori che non sto qui ad elencare.

Ragazzi, quando sei in un posto di comando, hai della discrezionalità che se male impiegata ti si ritorce tutta contro.
Il comandante è dio sulla sua imbarcazione e dopo una cosa così, non ci sono scuse che tengano, peggiorate dal suo comportamento nel momento della massima emergenza e dove lui doveva dimostrare il suo valore.
Lo ha dimostrato di che pasta è fatto!!!!!
Nella famosa telefonata si sentono 2 uomini o meglio 1 uomo e un "fantozzi/fracchia " per non dire il termine giusto.
Se l'ordine di passare con una nave del genere vicino alla scogliera gli foss'anche stato dato dall'armatore ( dubito ) era nelle sue facoltà rifutarlo con mille motivazioni.

Detto ciò, non capisco come si faccia a lenire le colpe di sto' personaggio, sempre che poi la verità non si nasconda fra le coscie della moldava

Non si tratta di diminuire le colpe di Schettino ma di ripartirle, o meglio, sono convinto che Costa Crociere sapesse benissimo cio' che accadeva durante le crociere e cioe' della pratica dell' inchino, eppure finora nessuna nave aveva ricevuto, da parte della compagnia proprietaria, il divieto di praticarli. Il capitano lavorava da 10 anni per questa compagnia, la domanda che mi sorge spontanea e' come sia possibile che nessuno si fosse accorto fino a quel momento con che razza di persona si aveva a che fare. Ora è facile per Costa denunciare e dissociarsi dal capitano ma, in fin dei conti, anche loro hanno una parte di responsabilità avendolo assunto e dato il comando ad un inetto simile.
Come sempre questa è solo la mia modesta opinione.

Batalf ha scritto:Non si tratta di diminuire le colpe di Schettino ma di ripartirle, o meglio, sono convinto che Costa Crociere sapesse benissimo cio' che accadeva durante le crociere e cioe' della pratica dell' inchino, eppure finora nessuna nave aveva ricevuto, da parte della compagnia proprietaria, il divieto di praticarli. Il capitano lavorava da 10 anni per questa compagnia, la domanda che mi sorge spontanea e' come sia possibile che nessuno si fosse accorto fino a quel momento con che razza di persona si aveva a che fare. Ora è facile per Costa denunciare e dissociarsi dal capitano ma, in fin dei conti, anche loro hanno una parte di responsabilità avendolo assunto e dato il comando ad un inetto simile.
Come sempre questa è solo la mia modesta opinione.

Quoto e aggiungo che anche la cdp sa' benissimo il punto nave e la rotta che viene seguita e che rimane sugli schermi.
Cosa aspettavano a evitare certi passaggi?

Carlo ha scritto:

Batalf ha scritto:Non si tratta di diminuire le colpe di Schettino ma di ripartirle, o meglio, sono convinto che Costa Crociere sapesse benissimo cio' che accadeva durante le crociere e cioe' della pratica dell' inchino, eppure finora nessuna nave aveva ricevuto, da parte della compagnia proprietaria, il divieto di praticarli. Il capitano lavorava da 10 anni per questa compagnia, la domanda che mi sorge spontanea e' come sia possibile che nessuno si fosse accorto fino a quel momento con che razza di persona si aveva a che fare. Ora è facile per Costa denunciare e dissociarsi dal capitano ma, in fin dei conti, anche loro hanno una parte di responsabilità avendolo assunto e dato il comando ad un inetto simile.
Come sempre questa è solo la mia modesta opinione.

Quoto e aggiungo che anche la cdp sa' benissimo il punto nave e la rotta che viene seguita e che rimane sugli schermi.
Cosa aspettavano a evitare certi passaggi?

quello che penso anchio

Carlo ha scritto:

Batalf ha scritto:Non si tratta di diminuire le colpe di Schettino ma di ripartirle, o meglio, sono convinto che Costa Crociere sapesse benissimo cio' che accadeva durante le crociere e cioe' della pratica dell' inchino, eppure finora nessuna nave aveva ricevuto, da parte della compagnia proprietaria, il divieto di praticarli. Il capitano lavorava da 10 anni per questa compagnia, la domanda che mi sorge spontanea e' come sia possibile che nessuno si fosse accorto fino a quel momento con che razza di persona si aveva a che fare. Ora è facile per Costa denunciare e dissociarsi dal capitano ma, in fin dei conti, anche loro hanno una parte di responsabilità avendolo assunto e dato il comando ad un inetto simile.
Come sempre questa è solo la mia modesta opinione.

Quoto e aggiungo che anche la cdp sa' benissimo il punto nave e la rotta che viene seguita e che rimane sugli schermi.
Cosa aspettavano a evitare certi passaggi?

Quoto entrambi, e aggiungo che per Costa è molto ma molto conveniente (da un punto di vista commerciale) far passare il comandante come la causa di tutte le sciagure, chiamandosi fuori!

E valga il vero... Schettino (incapace, ignorante, etc. etc.etc.) annega nell'infamia, e la Costa si ammanta di santità incolpevole, ma per favore!

Tratto da Internet
1SE SCHETTINO IMPALLINA LA AC-COSTA CROCIERE, LA PROCURA ORA INDAGA ANCHE SULLA CAPITANERIA DI LIVORNO: L’“EROE” DE FALCO E’ STATO SANTIFICATO TROPPO PRESTO? - 2- PASSATA LA SBORNIA DELLE TELEFONATE (“TORNA A BORDO, caxxo!”) CHE HANNO SPUTTANATO SCHETTINO, EMERGONO ALCUNI INTERROGATIVI. PERCHÉ LA CAPITANERIA DI LIVORNO NON SI È ACCORTA DI NULLA? PERCHÉ ALLE 22, UN QUARTO D’ORA DOPO IL DISASTRO, IL SISTEMA DI CONTROLLO AIS SEGNALAVA “TRAFFICO MARITTIMO REGOLARE”? PERCHÉ È SERVITA LA TELEFONATA DI UN BRIGADIERE DI PRATO PER SVEGLIARE LIVORNO? - 3- FORSE ANCHE LE TELEFONATE SCHETTINO-DE FALCO POTREBBERO ESSERE LETTE IN MODO DIVERSO: LE CONVERSAZIONI AVVENGONO DUE E TRE ORE DOPO L’IMPATTO, QUANDO L’EVACUAZIONE ERA GIÀ AMPIAMENTE IN CORSO. DE FALCO VOLEVA VERAMENTE SCHETTINO DI NUOVO A BORDO O LE TELEFONATE, REGISTRATE APPOSITAMENTE, AVEVANO ALTRI OBIETTIVI? - 4- DI CERTO LA DIFFUSIONE URBI ET ORBI DI QUEGLI AUDIO UN EFFETTO L’HA AVUTO: CONCENTRARE PER UNA SETTIMANA TUTTA LA COLPA SOLO SUL “CODARDO” SCHETTINO… - 5- COSA C’È NEL COMPUTER CHE SCHETTINO CHE CONSEGNÒ IN HOTEL A UN AVVOCATO? -

Io comunque non ho ancora capito a che distanza dalla costa è avvenuto il primo impatto, se dopo di questo la nave ha continuato a viaggiare puntando verso il porto, e quanto dopo il primo impatto è cominciata l'evacuazione della nave. E il capitano era in plancia o stava trombando?


L'inchino sarà anche una consuetudine, ma si farà presumo solo in posti dove ci sono le condizioni per farlo, non certo di notte e con fondale basso e roccioso. Tra l'altro se in quella zona c'era un sub in immersione, o una piccola bacrchetta di pescatori, o magari se fosse successo di giorno se c'era della gente che nutava, che scuse tiravano fuori??? Insomma una nave di quelle dimensioni non dovrebbe proprio avvicinarsi oltre una certa distanza dalla costa. E' come cercare di far passare un autobus due piani nelle viuzze del centro storico, a 50 all'ora costanti: è evidente che prima o poi succede il disastro.

P.S. se la gente stava cenando o era a letto, per chi farlo l'inchino?
E poi... nessuno degli ufficiali sapeva dove stavano? Nessuno ha protestato o ha fatto notare il fondale basso? Idem la capitaneria: dormivano?

E che ne dite di quel testimone che vide un sotto ufficiale in divisa e poco dopo l'urto contro lo scoglio era senza divisa in borghese , con una borsa piena di mazzette di soldi, pare abbia sbuotato la cassaforte, erano in tre a portare quello zaino. C'e' stato il rubba rubba anche tra il personale di bordo. Che vergogna. Loro dovevano rimanere in divisa per farsi riconoscere e dare delle dritte per l'evaquazione.

http://www.youtube.com/watch?v=Om0GzigXEG4

http://www.youtube.com/watch?v=HDM_1TGJ ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=ruoub3OK ... re=related

Assolutamente geniali!!