giomartello ha scritto:Non l'ho mai provata nemmeno io un'auto anteguerra. Nemmeno ci sono mai salito. E' un'esperienza che mi piacerebbe fare.
vieni a trovarmi !
Te l'ho promesso tempo fa, e prima o poi arriverò.
Anch'io anch'io
(Oo=v=oO) - Giulia e Sergio Giuliano....un nome, un destino ;+)
- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
- Tessera socio C.A.M. n°7
AR115.116.932 ha scritto:Fantastico, infatti debbo dire che lo stesso proprietario di questa 509 possiede anche una bellissima Balilla 3M prima serie spide 2 posti, davvero bella e gradevole da vedere, che pur essendo una economica, è bellina e sfiziosissima....da guidare, anche se ha un motore a valvole laterali è molto più facile...un altra cosa in pratica!
Eccola le foto non sono il massimo, ma guardate che bellina io impazzirei per un oggettino del genere...
10-08-08_1101.jpg
Il piccolissimo 4 cilindri in linea da meno di un litro a valvole laterali, semplicissimo e robustissimo....
10-08-08_1102.jpg
Il particolare del posto della "Suocera"...sembra la macchina di paperino...
AR115.116.932 ha scritto:Fantastico, infatti debbo dire che lo stesso proprietario di questa 509 possiede anche una bellissima Balilla 3M prima serie spide 2 posti, davvero bella e gradevole da vedere, che pur essendo una economica, è bellina e sfiziosissima....da guidare, anche se ha un motore a valvole laterali è molto più facile...un altra cosa in pratica!
Eccola le foto non sono il massimo, ma guardate che bellina io impazzirei per un oggettino del genere...
10-08-08_1101.jpg
Il piccolissimo 4 cilindri in linea da meno di un litro a valvole laterali, semplicissimo e robustissimo....
10-08-08_1102.jpg
Il particolare del posto della "Suocera"...sembra la macchina di paperino...
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E il posto di guida...
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Non è bellina da matti?
guida a sx ???? notevole....
Vero che è bellina bellina???
1983 AR Spider Veloce 1.6 Argento M. (Il Ragno)
1984 AR Alfetta GTV 2.0 Opale M. (La Rumby)
2002 AR 156 1.9 JTD LTD Azzurro Gabbiano M. (La Fully)
nivola ha scritto:Mi permetto di aggiungere un nuovo topic allargando il discorso non solo alle Alfa ma alle ante guerra in particolare.
Ho preso la mia prima Mathis del 1927 quasi per caso, in società con un amico, a 24 anni, con l'idea di giocarci un pò e poi di rivenderla. Già dopo una settimana che l'avevo in garage mi son detto che quell'auto non l'avrei mai più venduta: ho liquidato l'amico ed ancora oggi ce l'ho. Son passati ormai quasi vent'anni.....
Queste vetture, in particolare quelle fino al 1930 (+/-), caratterizzate dalla carrozzeria con i parafanghi separati, hanno un fascino enorme (almento per me...) e trasmettono sensazioni impagabili. Tecnicamente sono intriganti nella loro semplicità: lo chassis di prassi è in acciaio a T o doppia T o U a 90°, di fatto due longheroni paralleli con qualche traversa, tenuta unita con grossi chiodi ribattuti o con le primissime saldature. Motore longitudinale in linea, spesso in ghisa, sempre anteriore, solitamente monocarburatore laterale o verticale, valvole spesso laterali, basso numero di giri. Trazione posteriore. Pavimento abitacolo fatto con assi di legno trasversali. Carrozzeria torpedo o chiusa, a volte Weymann, ma sempre fatta con fogli di sottile lamierino inchiodati ad intelaiature di legno. Abitacoli spaziosi, con sedili uniti, (non esistevano salvo per gli strapuntini delle limousine i sedili singoli). Volante a destra, cambio a 3 o 4 rapporti, freni a bacchetta, ovviamente non servo-assistiti, (dopo qualche frenata seria, tipo in discesa, tremano le gambe.....), poco peso, (800-900 kg.). Impianto elettrico a 6 volts, con magnete o alternatore. Avviamento con motorino ma spesso la manovella è più comoda.... Sospensioni a balestre longitudinali, assali unici, (le ruote indipendenti sono arrivate pochi anni dopo). Anticipo alle volte automatico ma spesso ancora manuale, (le mie l'hanno automatico, ma ho guidato spesso auto con quello manuale: se non sei pronto basta un cavalcavia per far spegnere il motore...). Su strada sono auto buone da guidare in pianura, con velocità di crocierà che possono esser anche limitate, (ricordo i 40/50 all'ora di una Fiat 509) ma non è sempre detto, (la mia più grande può girar tranquillamente in autostrada intorno agli 80 all'ora, e ce ne sono con velocità di crociera anche intorno ai 100 km/h). Soffrono moltissimo invece la salita, (costringono ad usare marce basse, spesso molto corte) e la discesa, (la frenata spesso è più un rallentamento...).
Le Alfa erano forse le più sportive, con motori con potenze/litro più elevate delle altre vetture, ulteriormente accentuate con l'adozione alle volte del compressore volumetrico tipo Roots. Tamburi di grandi dimensioni consentivano una miglior frenata, carrozzerie leggere e ribassate permettevano di contenere il peso e di migliorare quindi le prestazioni. A livello di chassis e di altre soluzioni tecniche, Alfa Romeo è sempre stata un pò conservativa: puntava tutto sul motore, meraviglioso ed avanti anni luce rispetto alla concorrenza, ma per il resto altri, ad esempio Lancia, erano più arditi nel ricercare alternative tecniche.
Gli anni Venti sono stati grandiosi per molti marchi, o per doti tecniche (ricordo ad esempio le Voisin), o per il lusso, (IF ad esempio) o altro. Erano anni in cui in tanti si buttavano portando ingegno in un terreno ancora vergine. Niente di simile rispetto ad oggi.....
un amico ha recentemente aggiunto alla sua bella collezione un' altra Mathis del 1913.
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Che macchine incredibili!!!
Non le conosco, non ne ho mai provata una; ringrazio per questo 3d molto interessante!!
1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
1750 GTV seconda serie del 1971, il Giuiellino!!!
Ferrari 328 gts del 1986
Vespa 160 GS del 1964
Vespa 125 primavera del 1972
BMW K75 del 1986
"Io bene come in macchina non sto in nessun posto".(Bruno Cortona, il Sorpasso)
nivola ha scritto:
un amico ha recentemente aggiunto alla sua bella collezione un'altra Mathis del 1913.
Dovrebbe esser una Baby ! Dici un'altra... Che altre Mathis ha ? Ma il tuo amico di dov'è, di Fiorenzuola d'Arda ? E' per caso vende materiale elettrico e si chiama Gabriele ?
nivola ha scritto:
un amico ha recentemente aggiunto alla sua bella collezione un'altra Mathis del 1913.
Dovrebbe esser una Baby ! Dici un'altra... Che altre Mathis ha ? Ma il tuo amico di dov'è, di Fiorenzuola d'Arda ? E' per caso vende materiale elettrico e si chiama Gabriele ?
Ma pensa te com'è piccolo il mondo ! Se hai occasione di incontrarlo spesso salutamelo: è davvero tanto tempo che non lo vedo, così come gli altri "colleghi" di Fiorenzuola, (Raffaele ed il figlio Davide). Ma tu sei di lì ? Pensa che per qualche anno sono stato tesserato al CPAE.
io sono salito in auto con un amico, proprietario di una Ford T della fine degli anni '20 inizio '30 e ne sono rimasto impressionato positivamente per la facilità di utilizzo e dalle prestazioni del motore, credo che l'unico neo sia nei freni.
Alfa è passione Alfa Romeo, capolavori in movimento
Tessera C.A.M no 1
Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance VIVAS ET RELINQUAS VIVERE
Diciamo che dal 1925 in poi la frenata è già relativamente buona: prima c'erano solo piccoli freni a tamburo sulle ruote posteriori, e nulla sulle anteriori. Prima ancora, (a secondo della marca fino agli anni Dieci), c'erano vari sistemi più o meno efficaci, (nastri di cuoio, tamponi sulla ruota, frenature sui semiassi o sull'albero di trasmissione, ecc.).
In pianura generalmente si va benino un pò con tutte le auto, anche se la velocità media può esser molto diversa: le auto dei primo ventennio, salvo eccezioni corsaiole, (tipo la Chiribiri, la Ermes Simplex, l'Itala, che vanno il doppio ed anche di più), viaggiano di prassi intorno ai 30-40 massimo 50 all'ora, e quindi non ci sono grandi problemi nel frenaggio. Gli anni Venti sono stati caratterizzati da una spinta innovativa fortissima. Tra un'auto del 1920 ed una del 1930 c'è un salto generazionale importantissimo, come oggi si potrebbe dire tra una del 1970 ed una attuale, o forse addirittura di più. In quel periodo si abbandona definitivamente la derivanza dalle carrozze, le prestazioni, l'affidabilità meccanica, la facilità d'uso fanno passi avanti da gigante. Una macchina del 1930 è in un qual certo modo già "definitiva": motori relativamente simili agli attuali, con motorino d'avviamento e magnete o alternatore/spinterogeno e spesso anticipo automatico, freni sulle 4 ruote, strumentazione completa, (ad esempio le mie hanno tachimetro/contachilometri, orologio, amperometro/voltmetro, indicatore pressione olio, indicatore benzina, mi manca solo il contagiri), cambi a 3 o 4 marce, frizione ed albero di trasmissione a cardano concettualmente simili agli attuali, differenziale, semiassi, buon confort per guidatore e passeggeri, fanali elettrici, (e non più a carburo), ecc.