Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinascita
- sergio105
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
sapete cosa non ho visto nella Vs officina? La campana di vetro per quando sarà finita...
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Miiiiiii..la conserveranno sottovuoto!!!???? 

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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Non ci avevamo pensato...sergio105 ha scritto:sapete cosa non ho visto nella Vs officina? La campana di vetro per quando sarà finita...


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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Sei mesi dall’ultimo post pubblicato … l’importante è andare avanti e... scusate il ritardo.
Dico subito che avrei voluto annunciare - con gran squillo di trombe - PARTITO! Ovviamente parlo del motore della nostra Alfasud Ti Quadrifoglio Verde. Così non è - anche se manca davvero pochissimo al "momento X" - per l’ennesimo contrattempo, questa volta davvero imprevedibile. Parlo del terremoto di Amatrice e aree limitrofe.
In nostro “quartiere generale del restauro” si trova in Abruzzo, in linea d’aria a circa 30 chilometri dall’epicentro del sisma. Ragazzi, non è per niente gradevole vivere un terremoto di quell’intensità. E’ qualcosa che ti rimane dentro. A impressionarti (anche se non è certo piacevole visto che parliamo di un… immobile) non è tanto la casa che si muove, salta, flette; i mobili che si spostano; i quadri che cascano, ma il rumore che viene dalla viscere della terra. Immaginate di avere sotto il pavimento un elicottero che passa, lento, con il motore al massimo dei giri. Era stato così il 6 aprile 2009 con il terremoto de L’Aquila, è stato così lo scorso 24 agosto con quello di Amatrice.
La casa è sicura (costruzione recente e antisismica), ma piccole lesioni – fortunatamente non strutturali – questa volta le ha subite. Così abbiamo deciso di rientrare a Roma.
Detto ciò – e scusandomi per la divagazione – faccio il punto.
Nel pre-sisma, abbiamo completato e collaudato l’impianto elettrico, praticamente rifatto di sana pianta rispettando il codice colore originale dei vari cavi: tutto ok. Davvero una bella soddisfazione!
Rispetto all’impianto originale, sono stati messi sotto relé abbaglianti e anabbaglianti.

Per rendere la modifica “invisibile”, abbiamo sfruttato e cablato i posti liberi sulla scatola portafusibili originale.

Inoltre, abbiamo rivestito alcuni cavi del vano motore con guaine anticalore; questo per evitare il precoce invecchiamento.

Montato il radiatore. Questo:


A proposito dell’impianto di raffreddamento: ci si è rotto il raccordo in plastica che si vede in foto. Volendo andare avanti con il lavoro, abbiamo deciso di realizzarlo in casa. Prima lo abbiamo fatto in rame. Poi, trovati i tubi della giusta misura, lo abbiamo realizzato in acciaio inox:

Completato l’impianto di alimentazione (tubi rigidi e di gomma). Qualche problema l’abbiamo avuto per reperire i fermi, in plastica bianca, che bloccano i condotti sul sottoscocca, problema poi comunque risolto.


I tubi rigidi sono quelli originali dell’auto, puliti e opportunamente trattati; quelli di gomma sono ovviamente nuovi e adatti alla benzina verde.


Passiamo al reparto freni. Ragazzi, montare il cavo del freno a mano con motore e cambio al loro posto è davvero un'impresa. Ci siamo riusciti realizzando un piccolo e semplice utensile per comprimere le molle (ricordo che il freno a mano agisce sulle pinze anteriori montate all'uscita del cambio).
Come pastiglie, pur avendole originali e nuove dell’epoca (ancora con amianto), abbiamo preferito le inglesi EBC- Serie "Green" per le anteriori (già montate e registrate):




Normali sull’asse posteriore, ancora da montare (la serie "Green" EBC non è disponibile in questa misura):



Non facile da trovare, nuova, la valvola ripartitrice di frenata a taratura fissa. L'abbiamo scovata in Spagna (a destra nella foto):

Sull'Alfasud, l'aria calda per l'impianto di aspirazione è prelevata da un convogliatore montato sul collettore di scarico (il flusso è regolato da un termostato collocato all'interno della scatola del filtro). Assente sul nostro esemplare al momento dell'acquisto, una metà (quella con il tubo di innesto) l'abbiamo trovata nuova, ma l'altra parte nuova sembra introvabile. Recuperata una usata, dopo aver eliminato la ruggine superficiale, abbiamo chiuso un foro causato dalla corrosione saldando del lamierino di ottone. Poi l'abbiamo trattata con zinco a freddo e vernici resistenti alle alte temperature:



Mi fermo qui. Il lavoro continua...
Dico subito che avrei voluto annunciare - con gran squillo di trombe - PARTITO! Ovviamente parlo del motore della nostra Alfasud Ti Quadrifoglio Verde. Così non è - anche se manca davvero pochissimo al "momento X" - per l’ennesimo contrattempo, questa volta davvero imprevedibile. Parlo del terremoto di Amatrice e aree limitrofe.
In nostro “quartiere generale del restauro” si trova in Abruzzo, in linea d’aria a circa 30 chilometri dall’epicentro del sisma. Ragazzi, non è per niente gradevole vivere un terremoto di quell’intensità. E’ qualcosa che ti rimane dentro. A impressionarti (anche se non è certo piacevole visto che parliamo di un… immobile) non è tanto la casa che si muove, salta, flette; i mobili che si spostano; i quadri che cascano, ma il rumore che viene dalla viscere della terra. Immaginate di avere sotto il pavimento un elicottero che passa, lento, con il motore al massimo dei giri. Era stato così il 6 aprile 2009 con il terremoto de L’Aquila, è stato così lo scorso 24 agosto con quello di Amatrice.
La casa è sicura (costruzione recente e antisismica), ma piccole lesioni – fortunatamente non strutturali – questa volta le ha subite. Così abbiamo deciso di rientrare a Roma.
Detto ciò – e scusandomi per la divagazione – faccio il punto.
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Rispetto all’impianto originale, sono stati messi sotto relé abbaglianti e anabbaglianti.

Per rendere la modifica “invisibile”, abbiamo sfruttato e cablato i posti liberi sulla scatola portafusibili originale.

Inoltre, abbiamo rivestito alcuni cavi del vano motore con guaine anticalore; questo per evitare il precoce invecchiamento.

Montato il radiatore. Questo:


A proposito dell’impianto di raffreddamento: ci si è rotto il raccordo in plastica che si vede in foto. Volendo andare avanti con il lavoro, abbiamo deciso di realizzarlo in casa. Prima lo abbiamo fatto in rame. Poi, trovati i tubi della giusta misura, lo abbiamo realizzato in acciaio inox:

Completato l’impianto di alimentazione (tubi rigidi e di gomma). Qualche problema l’abbiamo avuto per reperire i fermi, in plastica bianca, che bloccano i condotti sul sottoscocca, problema poi comunque risolto.


I tubi rigidi sono quelli originali dell’auto, puliti e opportunamente trattati; quelli di gomma sono ovviamente nuovi e adatti alla benzina verde.


Passiamo al reparto freni. Ragazzi, montare il cavo del freno a mano con motore e cambio al loro posto è davvero un'impresa. Ci siamo riusciti realizzando un piccolo e semplice utensile per comprimere le molle (ricordo che il freno a mano agisce sulle pinze anteriori montate all'uscita del cambio).
Come pastiglie, pur avendole originali e nuove dell’epoca (ancora con amianto), abbiamo preferito le inglesi EBC- Serie "Green" per le anteriori (già montate e registrate):




Normali sull’asse posteriore, ancora da montare (la serie "Green" EBC non è disponibile in questa misura):



Non facile da trovare, nuova, la valvola ripartitrice di frenata a taratura fissa. L'abbiamo scovata in Spagna (a destra nella foto):

Sull'Alfasud, l'aria calda per l'impianto di aspirazione è prelevata da un convogliatore montato sul collettore di scarico (il flusso è regolato da un termostato collocato all'interno della scatola del filtro). Assente sul nostro esemplare al momento dell'acquisto, una metà (quella con il tubo di innesto) l'abbiamo trovata nuova, ma l'altra parte nuova sembra introvabile. Recuperata una usata, dopo aver eliminato la ruggine superficiale, abbiamo chiuso un foro causato dalla corrosione saldando del lamierino di ottone. Poi l'abbiamo trattata con zinco a freddo e vernici resistenti alle alte temperature:



Mi fermo qui. Il lavoro continua...
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci

Dai non scherzate! La terrete in salotto vero?

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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
È sempre un onore seguire il vostro restauro. Ancora una volta vi faccio i miei complimenti.
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Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Mi associo anch'iosergio105 ha scritto:sono noioso ma: siete sicuri di volerla usare? E' così bella, zincata, verniciata, pulita...
Dai non scherzate! La terrete in salotto vero?

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Meravigliosa!
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
bella bella bella!!!!!
GRANDI!!!!!
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Intanto, come sempre, un grazie di cuore a tutti.
Beh, l’Alfasud verrà usata e curata con le stesse attenzioni con cui la stiamo restaurando.
Metterla in salotto? … Potrebbe essere un'idea… in Italia non è cosa semplice, ma all’estero – ad esempio in Germania – da un po’ di tempo alcuni costruttori hanno realizzato dei palazzi con box al piano. In altre parole, la macchina la porti su con un apposito montacarichi e, spesso, la puoi ammirare dal salotto attraverso una parete di cristallo.



Posso aggiungere che, una volta finito il restauro dell'Alfasud - e fatti alcuni lavori sulla nostra Spider - provvederemo a restaurare due motori Alfa Romeo, quelli si da mettere in salotto: un classico "Bialbero" e un aggressivo boxer "16 valvole".
Venendo a noi (e all'Alfasud Quadrifoglio Verde), due piccoli aggiornamenti:

Le fascette originali (bifilari e Romablock) restaurate e tropicalizzate e alcuni dei tubi di raffreddamento.

Il portafusibili con, a sinistra, i due relé (versione definitiva) aggiunti sui circuiti dei fari abbaglianti e anabbaglianti.
Continua…
Beh, l’Alfasud verrà usata e curata con le stesse attenzioni con cui la stiamo restaurando.
Metterla in salotto? … Potrebbe essere un'idea… in Italia non è cosa semplice, ma all’estero – ad esempio in Germania – da un po’ di tempo alcuni costruttori hanno realizzato dei palazzi con box al piano. In altre parole, la macchina la porti su con un apposito montacarichi e, spesso, la puoi ammirare dal salotto attraverso una parete di cristallo.



Posso aggiungere che, una volta finito il restauro dell'Alfasud - e fatti alcuni lavori sulla nostra Spider - provvederemo a restaurare due motori Alfa Romeo, quelli si da mettere in salotto: un classico "Bialbero" e un aggressivo boxer "16 valvole".
Venendo a noi (e all'Alfasud Quadrifoglio Verde), due piccoli aggiornamenti:

Le fascette originali (bifilari e Romablock) restaurate e tropicalizzate e alcuni dei tubi di raffreddamento.

Il portafusibili con, a sinistra, i due relé (versione definitiva) aggiunti sui circuiti dei fari abbaglianti e anabbaglianti.
Continua…
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
.....







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Tessera CAM no. 75
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci



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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Mi sono permesso di modificare (male) la tua foto.
Mi scuso ma vi rifaccio tantissimi complimenti per la pazienza, professionalità, passione e cuore che ci mettete in questo bellissimo progetto in corso.
B R A V I S S I M I !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
standing ovation !!!!!
Mi scuso ma vi rifaccio tantissimi complimenti per la pazienza, professionalità, passione e cuore che ci mettete in questo bellissimo progetto in corso.


standing ovation !!!!!
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Grazie Evi!
Chi segue il nostro restauro sa che abbiamo montato l’intera linea di scarico nuova. Reperiti originali il silenziatore centrale e il terminale, mentre il collettore – essendo irriperibile quello Alfa Romeo - è dell’italiana Imasaf. Un marchio che gode di buona fama e, avendolo utilizzato sia sulla nostra Spider del 1991 che sulla 146 TI, possiamo assolutamente confermarlo.
Da qui la sorpresa quando ci siamo accorti che una delle curve del collettore sul solo lato sinistro è diversa dall’originale (si vede in foto):


Una diversità che non permettere il montaggio dei due gusci che formano il convogliatore per l’aria calda di aspirazione.

Un imprevisto che comporta una ulteriore perdita di tempo. Ora cercheremo di intervenire su quella curvatura, cercando di non schiacciare il collettore… impresa non facile. Vedremo.
Intanto ci sono rientrati alcuni particolari che abbiamo fatto tropicalizzare. Nella prima foto una parte di essi dopo la pulitura…

… qui invece dopo la tropicalizzazione:

Il lavoro continua...
Chi segue il nostro restauro sa che abbiamo montato l’intera linea di scarico nuova. Reperiti originali il silenziatore centrale e il terminale, mentre il collettore – essendo irriperibile quello Alfa Romeo - è dell’italiana Imasaf. Un marchio che gode di buona fama e, avendolo utilizzato sia sulla nostra Spider del 1991 che sulla 146 TI, possiamo assolutamente confermarlo.
Da qui la sorpresa quando ci siamo accorti che una delle curve del collettore sul solo lato sinistro è diversa dall’originale (si vede in foto):


Una diversità che non permettere il montaggio dei due gusci che formano il convogliatore per l’aria calda di aspirazione.

Un imprevisto che comporta una ulteriore perdita di tempo. Ora cercheremo di intervenire su quella curvatura, cercando di non schiacciare il collettore… impresa non facile. Vedremo.
Intanto ci sono rientrati alcuni particolari che abbiamo fatto tropicalizzare. Nella prima foto una parte di essi dopo la pulitura…

… qui invece dopo la tropicalizzazione:

Il lavoro continua...
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Spiace per la problematica dello scarico ma purtroppo capita con le repliche dei ricambi. Strano che nessuno abbia finora reclamato alla Imasaf, che comunque confermo anch'io avere ottimi prodotti, che ho utilizzato spesso sulle mie auto.
Buon proseguimento

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Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
il mio collettore acquistato da IMASAF non mi ha dato problemi per il montaggio del convogliatore aria calda
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Ciao Stefano. Intanto grazie per l'informazione.
Vedo dalla tua foto che sul tuo i due lati sono perfettamente simmetrici. Sul mio, invece, il collettore esterno lato sinistro ha una "gobba" (non presente sul lato destro) che oltre a non permettere la chiusura dei due gusci del convogliatore, lo mette anche fuori asse. Inoltre, rispetto al lato destro, i due colletto sono anche più distanti. Certo è davvero strano.
Come ho scritto, finora con le marmitte Imasaf ho avuto solo esperienze positive. Nel caso della nostra Spider, le ritengo molto ma molto superiori alle originali, sia per durata che per rifiniture.
La cosa mi dà molto fastidio. Inoltre è una ulteriore perdita di tempo un momento in cui anche causa terremoto siamo meno presenti nella nostra casa in Abruzzo.
Proverò a sentire il ricambiata dove l'ho acquistato.
Se decidessi di non sostituirlo - per evitare di schiacciarlo - l'idea è realizzare una sorta di dima in legno duro che "abbracci" il lato esterno del collettore (dove c'è appunto quella strana "gobba") e poi provare a piegarlo vero l'interno. Vi tengo informati.
Vedo dalla tua foto che sul tuo i due lati sono perfettamente simmetrici. Sul mio, invece, il collettore esterno lato sinistro ha una "gobba" (non presente sul lato destro) che oltre a non permettere la chiusura dei due gusci del convogliatore, lo mette anche fuori asse. Inoltre, rispetto al lato destro, i due colletto sono anche più distanti. Certo è davvero strano.
Come ho scritto, finora con le marmitte Imasaf ho avuto solo esperienze positive. Nel caso della nostra Spider, le ritengo molto ma molto superiori alle originali, sia per durata che per rifiniture.
La cosa mi dà molto fastidio. Inoltre è una ulteriore perdita di tempo un momento in cui anche causa terremoto siamo meno presenti nella nostra casa in Abruzzo.
Proverò a sentire il ricambiata dove l'ho acquistato.
Se decidessi di non sostituirlo - per evitare di schiacciarlo - l'idea è realizzare una sorta di dima in legno duro che "abbracci" il lato esterno del collettore (dove c'è appunto quella strana "gobba") e poi provare a piegarlo vero l'interno. Vi tengo informati.
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Re: Restauro Alfasud Ti Quadrifoglio Verde: verso la rinasci
Purtroppo i lavori sull'Alfasud sono momentaneamente fermi. Nell'attesa di riprenderli, per arrivare alla sospirata e definitiva "prima" messa in moto post-restauro, condivido con voi la foto di uno Stemma a noi caro che ha "ritrovato" la luce...
... almeno nel nostro garage.

Colgo l'occasione per augurare Buon Anno a Tutti.
... almeno nel nostro garage.

Colgo l'occasione per augurare Buon Anno a Tutti.

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