Re: Altre novità in tema Volksalfa
Inviato: 02 dic 2010 17:00
Ottimo, buon segno no?
2010 - 2025 15 anni di Club Alfa Mania.ch
http://www.clubalfamania.ch/forum/
Cavolo, vendevate così poco?JacoQV ha scritto:![]()
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pensa che nel canale privati noi abbiamo fatto +50% rispetto ad alfa romeo nel mese di novembre.
L'altro ieri un mio professore analizzando la Volvo dal punto di vista strategicoJacoQV ha scritto:Canto del cigno?
Intanto "noi" ...
quindi, probabilmente, ti copri di pelli di lupo marsicano e giri scalzo???Yoda ha scritto: Comunque per dirla tutta non credo che a nessuno piaccia dar soldi a una multinazionale appartente a un paese che non rispetta i Diritti dell'Uomo...almeno è quello che penso sinceramente.
Senza offesa per nessunoma con tutto l'appoggio possibile e immaginabile per i milioni di lavoratori sfruttati in terra cinese, e chiunque soffra in quell'immenso paese.
No in genere giro direttamente nudo, così approccio prima con le fanciulle...lele ha scritto:quindi, probabilmente, ti copri di pelli di lupo marsicano e giri scalzo???Yoda ha scritto: Comunque per dirla tutta non credo che a nessuno piaccia dar soldi a una multinazionale appartente a un paese che non rispetta i Diritti dell'Uomo...almeno è quello che penso sinceramente.
Senza offesa per nessunoma con tutto l'appoggio possibile e immaginabile per i milioni di lavoratori sfruttati in terra cinese, e chiunque soffra in quell'immenso paese.
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il mondo, purtroppo, è invaso da prodotti cinesi (anche a marchio UE...) le cui azienda produttrici dubito abbiano il benchè minimo rispetto dei diritti dei lavoratori!!!!!
senza ricordare quando gli schiavi cinesi producono direttamente in italia (es. Prato)
In tal caso adotto un sottoscocca in kevlar con anima di titanioBatalf ha scritto:occhio però che non ti becchi qualche auricchio infoiato![]()
Attualmente il gruppo ha già +/- in cassa quanto servirebbe per Chrysler: certo, se usa i denari per quello scopo deve rinunciare ad altro, salvo che le vendite vadano bene. E su questo, senza entrare in polemica con nessuno, devo dire che la presentazione fatta ieri sera in una trasmissione televisiva è a dir poco demagogica: o qualcuno qui è profondamente ignorante, ed allora dovrebbe star zitto, oppure è fortemente fazioso. Non si può dire che M. prende più soldi di tutti tranne il capo di VW ed ha i risultati tra i peggiori, visto che Fiat continua a perdere quote di mercato in Europa. Al di là che il compenso di M. è deciso dall'azienda, che è pur sempre privata e quindi libera di far quel che vuole, (quando a M. hanno proposto il rinnovo degli incentivi auto in cambio del mantenimento di Termini Imerese ha detto di no, e non tirate fuori la solita cosa della Cassa Integrazione, a cui accedono tutte le aziende sopra i 15 dipendenti, non solo Fiat), ci si è "dimenticati" dell'andamento delle vendite di Chrysler e della grandissima creazione di valore fatta per gli azionisti Fiat, (non dimentichiamoci che il titolo quando è arrivato M. valeva circa 4 euro, oggi siamo a 13,64 ovvero il 241%....). Poi, se per partito preso hanno ragione i poveri 3 operai di Melfi e la Fiat ha torto, allora vale tutto ed il contrario di tutto, compreso che Fiat si rompa e chiuda la produzione in Italia e faccia tutto in Messico, Canada, Polonia, Argentina, Brasile, Turchia, India, ecc. L'azienda annuncia una joint venture con Chrysler per produrre a Mirafiori la Jeep, produzione che potrebbe esser fatta in altri Paesi a costi inferiori. Vuole però che il contratto collettivo nazionale non trovi applicazione nei confronti della joint venture. I sindacati dicono di no. Risultato: la Jeep si farà da qualche altra parte, e qui, nell'immediato, ci saranno tanti scioperi, manifestazioni, ecc. e poi tanti precari & senza lavoro.criss ha scritto:Fiat potrebbe salire al 51% di Chrysler prima del 2013. Salta la trattativa per Mirafiori
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Due anni impegnativi per Fiat
In questo scenario, le cessioni di cui si è parlato nei giorni scorsi (Ipo di Ferrari, possibili vendite di Alfa Romeo e/o Magneti Marelli) sarebbero verosimilmente necessarie a finanziare l'acquisto delle azioni Chrysler addizionali: non dimentichiamo che i prossimi due anni saranno teoricamente i più impegnativi per Fiat dal punto di vista degli investimenti, proprio in un periodo che si annuncia difficile per il mercato dell'auto in Europa. Se questo scenario, per il momento «fanta», andasse in porto, Fiat e Chrysler potrebbero essere pronte per la fusione già nel 2012. Tra un mese Fiat sarà quotata in Borsa da sola: l'andamento delle azioni post-scorporo darà una prima indicazione di come la pensa il mercato.
Pienamente d'accordo con te!nivola ha scritto:Attualmente il gruppo ha già +/- in cassa quanto servirebbe per Chrysler: certo, se usa i denari per quello scopo deve rinunciare ad altro, salvo che le vendite vadano bene. E su questo, senza entrare in polemica con nessuno, devo dire che la presentazione fatta ieri sera in una trasmissione televisiva è a dir poco demagogica: o qualcuno qui è profondamente ignorante, ed allora dovrebbe star zitto, oppure è fortemente fazioso. Non si può dire che M. prende più soldi di tutti tranne il capo di VW ed ha i risultati tra i peggiori, visto che Fiat continua a perdere quote di mercato in Europa. Al di là che il compenso di M. è deciso dall'azienda, che è pur sempre privata e quindi libera di far quel che vuole, (quando a M. hanno proposto il rinnovo degli incentivi auto in cambio del mantenimento di Termini Imerese ha detto di no, e non tirate fuori la solita cosa della Cassa Integrazione, a cui accedono tutte le aziende sopra i 15 dipendenti, non solo Fiat), ci si è "dimenticati" dell'andamento delle vendite di Chrysler e della grandissima creazione di valore fatta per gli azionisti Fiat, (non dimentichiamoci che il titolo quando è arrivato M. valeva circa 4 euro, oggi siamo a 13,64 ovvero il 241%....). Poi, se per partito preso hanno ragione i poveri 3 operai di Melfi e la Fiat ha torto, allora vale tutto ed il contrario di tutto, compreso che Fiat si rompa e chiuda la produzione in Italia e faccia tutto in Messico, Canada, Polonia, Argentina, Brasile, Turchia, India, ecc. L'azienda annuncia una joint venture con Chrysler per produrre a Mirafiori la Jeep, produzione che potrebbe esser fatta in altri Paesi a costi inferiori. Vuole però che il contratto collettivo nazionale non trovi applicazione nei confronti della joint venture. I sindacati dicono di no. Risultato: la Jeep si farà da qualche altra parte, e qui, nell'immediato, ci saranno tanti scioperi, manifestazioni, ecc. e poi tanti precari & senza lavoro.criss ha scritto:Fiat potrebbe salire al 51% di Chrysler prima del 2013. Salta la trattativa per Mirafiori
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Due anni impegnativi per Fiat
In questo scenario, le cessioni di cui si è parlato nei giorni scorsi (Ipo di Ferrari, possibili vendite di Alfa Romeo e/o Magneti Marelli) sarebbero verosimilmente necessarie a finanziare l'acquisto delle azioni Chrysler addizionali: non dimentichiamo che i prossimi due anni saranno teoricamente i più impegnativi per Fiat dal punto di vista degli investimenti, proprio in un periodo che si annuncia difficile per il mercato dell'auto in Europa. Se questo scenario, per il momento «fanta», andasse in porto, Fiat e Chrysler potrebbero essere pronte per la fusione già nel 2012. Tra un mese Fiat sarà quotata in Borsa da sola: l'andamento delle azioni post-scorporo darà una prima indicazione di come la pensa il mercato.
Io credo che per far ripartire il sistema e dare un futuro ai giovani si debba riportare la produzione di manufatti in Italia, ma se la gente, i sindacati, il sistema in genere non fa un passo indietro, verso un mondo del lavoro certamente meno protettivo, ma almeno in grado di generare occupazione, la fila dei disoccupati italiani si allungherà sempre più, sino a degenerare in conflitti sociali profondissimi. D'altra parte chi è quel matto che vuole produrre qui quando nel mondo si trovano posti molto più competitivi ? Il nostro è un mondo ormai globale, se non ti adegui muori. Ed è inutile dire che il boom cinese derivi dallo sfruttamento della manodopera e dalle condizioni di lavoro non sicure: ci ricordiamo quando è avventuo il boom italiano ? quali erano le condizioni ? non ricordo che gli operai americani, ad esempio, negli anni Cinquanta e Sessanta abbiano preteso che in Italia ci fossero condizioni di lavoro equivalenti a quelle vigenti in USA.. Ci siamo arrivati, (e li abbiamo anche superati.....), solo negli anni Settanta con lo Statuto dei Lavoratori (1971) quando ormai anche qui da noi tutti avevano la pancia piena e si potevano permetter di fare della filosofia, mentre prima, (e ne ho racconti diretti dei miei genitori e dei miei nonni), si lavorava peggio che le bestie.... Lo stesso avverrà (ed in parte già sta avvenendo) in Cina: quando le condizioni generali lo permetteranno gli operai avranno condizioni migliori e noi saremo un pò più competitivi, se ci saremo ancora.... Siamo in guerra: o ci adeguiamo, (come ho detto prima, facendo un passo indietro nei contratti collettivi nazionali per dare maggior competitività alle aziende che decidono di produrre qui), o moriamo, perchè finiti i vecchi i giovani non avranno nè il lavoro nè l'esperienza dei padri, maturata con la pratica, così importante in un Paese che spende così poco nella ricerca teorica. E, secondo me, è tremendo e demoralizzante vedere che troppa gente non ne abbia consapevolezza e si lasci strumentalizzare così facilmente.