Putroppo lo sfruttamento del metano dalla pianura padana è stato interrotto a causa di evidenti segni di subsidenza dei terreni vallivi, con possibili disastri a lungo termine dovuti all'avanzata del mare ed alla salinizzazione delle falde. infatti per estrarre il metano si devono estrarre quantitativi enormi di acqua.
la cosa più incredibile è che, malgrado la disperazione ed i negozi incustoditi, non c'è stato alcun atto di sciacallaggio! Questo significa davvero avere una coscienza sociale!
Mi pare invece di capire che l'incendio non interessi direttamente il cuore del reattore, ma il deposito del combustibile nucleare, quindi se è vero che comunque un incendio disperde nell'aria radiattività dello stesso tipo di quella di chernobyl, è anche vero che è solo questione di spegnere un incendio di tipo convenzionale e non di far fermare una reazione a catena come a chernobyl (cosa fisicamente impossibile fino a quando non si esaurisce il combustibile). La difficoltà dello spegnimento deriva dal fatto che è difficile avvicinarsi per le radiazioni. Credo che come si fa negli incendi tradizionali, i pompieri stiano cercando di evitare che si propaghi l'incendio anche al reattore, mentre i tecnici sono lì per prendere contromisure nel caso malaugurato che ciò avvenga: è solo un'ipotesi, ma se le procedure automatiche di spegnimento non hanno funzionato evidentemente si sono danneggiate delle parti funzionali dell'impianto che hanno impedito la cosa, e questi tecnici sono lì al lavoro per cercare di effettuare l'operazione manualmente. Se veramente ci fosse stata un'esplosione del nocciolo, a quest'ora tutti i dipendenti della centrale, i pompieri e le persone che abitano nelle aree vicine sarebbero già morte. E penso che a quel punto un "si salvi chi può" non poteva che essere l'unica soluzione.
Come avrete notato, la tragedia giapponese è già magicamente sparita dai media .... potenza della comunicazione .... ed è comparsa la guerra (idiota) nel Mediterraneo....