Truffatori e truffati
Inviato: 17 giu 2011 07:54
Leggete questa news apparsa oggi sul portale: ticinonline.ch
LUGANO - Una maxi truffa si è abbattuta sui rivenditori di auto di lusso ticinesi. Protagonisti i marchi più prestigiosi dell'industria automobilistica: Lamborghini, Ferrari, Bentley, Maserati, Mercedes, Aston Martin.
Riccardo Santoro, principale del garage Sar Car Premium AG di Dintikon, nel Canton Argovia, è attualmente ricercato dalla Polizia elvetica e dall'Interpol. L'uomo, riferisce Radio Fiume Ticino, è riuscito a vendere più volte la stessa auto a più acquirenti. In Ticino sono stati in molti (banche, concessionarie ma anche semplici privati) a finire nel raggiro, sia nel Sopra che nel Sottoceneri.
La truffa era alquanto complessa: Santoro falsificava documenti, modificava carte grigie e creava contratti leasing a dir poco fantasiosi. Alcuni concessionari del Luganese hanno confermato la notizia all'emittente radiofonica, senza però rilasciare dichiarazioni. Proprio da un concessionario sottocenerino è scattata una querela nei confronti di Santoro, il che farà aprire un fascicolo in Ticino, o porterà i magistrati locali ad incaricarsi di eventuali procedimenti aperti nel resto del Paese. Coinvolta anche una nota società di leasing svizzera, con filiali in Ticino. Il giro di affari dell'operazione truffaldina si attesterebbe sui 90 milioni, anche se è stata fatta la cifra di 150 milioni di franchi.
LUGANO - Una maxi truffa si è abbattuta sui rivenditori di auto di lusso ticinesi. Protagonisti i marchi più prestigiosi dell'industria automobilistica: Lamborghini, Ferrari, Bentley, Maserati, Mercedes, Aston Martin.
Riccardo Santoro, principale del garage Sar Car Premium AG di Dintikon, nel Canton Argovia, è attualmente ricercato dalla Polizia elvetica e dall'Interpol. L'uomo, riferisce Radio Fiume Ticino, è riuscito a vendere più volte la stessa auto a più acquirenti. In Ticino sono stati in molti (banche, concessionarie ma anche semplici privati) a finire nel raggiro, sia nel Sopra che nel Sottoceneri.
La truffa era alquanto complessa: Santoro falsificava documenti, modificava carte grigie e creava contratti leasing a dir poco fantasiosi. Alcuni concessionari del Luganese hanno confermato la notizia all'emittente radiofonica, senza però rilasciare dichiarazioni. Proprio da un concessionario sottocenerino è scattata una querela nei confronti di Santoro, il che farà aprire un fascicolo in Ticino, o porterà i magistrati locali ad incaricarsi di eventuali procedimenti aperti nel resto del Paese. Coinvolta anche una nota società di leasing svizzera, con filiali in Ticino. Il giro di affari dell'operazione truffaldina si attesterebbe sui 90 milioni, anche se è stata fatta la cifra di 150 milioni di franchi.