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Marcegalgia Emma
Inviato: 15 set 2011 11:41
da macmariomario
So' che fra Voi ci sono persone che capiscono di finanza ed anche imprenditori, ma mi spiegate se la mia impressione alquanto poco positiva sulla signora Confindustria sia valida o meno?
A me' pare che spesso parli per dar aria ai molari, e specie dopo la gaff fatta con i dirigenti Tyssen nei confronti dei morti carbonizzati ne ho quasi la certezza.
Questa non si capisce dove vuole andare a parare............quindi o è furbissima ed ha un progetto talmete in la' che io non capisco, o spara ad alzo zero sperando di cogliere qualcosa a culo
Ci dicesse cosa vuole, tipo 18 ore di lavoro al giorno pagate 7, eliminazione dello stipendio che andrebbe versato a Lei o ai datori di lavoro, ritorno alla schiavitù per le future generazioni e soppressione dei pensionati.....................
scusate ma mi sta' proprio quì

Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 15 set 2011 11:44
da marco1.6
A mio parere il suo peso rispetto al suo predecessore è pressochè nullo. Durante la gestaizone della manovra ha detto tutto e il contrario di tutto, fino a esprimersi favorevolmente. Dal presidente degli industriali relativamente ad una manovra che non prevede neanche un centesimo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese italiane non mi sembra un indice di particolare competenza e autorevolezza.......
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 15 set 2011 14:30
da Maicol
I Marcegaglia sono una famiglia di mafiosi (senza eufemismi)
a confronto Tanzi è un dilettante
Confindustria è come il governo
abbisogna di una bella rivoluzione e perchè succeda servirà un gran botto
...e io spero d'esser oltre oceano quando ciò accadrà...
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 15 set 2011 17:43
da STESPIT
Nell'azienda di questa Signora, "solidarietà" significava assumere lavoratori (magari extracomunitari sottopagati) abbassando contestualmente lo stipendio a quelli già assunti: un affarone insomma per mettere alla fame i lavoratori e garantire maggiore produttività e profitti all'azienda.... perchè queste cose mi sembra di ricordarle solo io?

Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 15 set 2011 21:05
da ghid
Il fratello della M. è stato condannato, non ricordo per cosa ma ricordo per un reato "pesante"!
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 16 set 2011 00:14
da Maicol
ghid ha scritto:Il fratello della M. è stato condannato, non ricordo per cosa ma ricordo per un reato "pesante"!
Bustarelle
appalti truccati
conti in Svizzera e con annessa evasione fiscale
smaltimento di rifiuti tossici
e tanti altri (c'è anche una condanna alla Emma per comportamento anti-sindacale)
molti reati già patteggiati e neanche un giorno di carcere sia per il fratello che per il padre
(tanto i soldi mica se li sono sudati)
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 16 set 2011 01:09
da spider1315
Credo che non sia facile stare in quella posizione e dire una qualsiasi cosa. Un "ma" o un "però" di troppo possono significare due punti percentuali in meno in un paio d'ore di contrattazioni in borsa.
Sul discorso onestà io dico solo che se uno in ITalia fa le cose onestamente o chiude o neanche apre un'azienda. E allora chi mettiamo, Tonino Bortolo titolare della società "Rivetti e spilli & C."? Non voglio difendere nessuno, per carità, ma dico che tutti hanno gli scheletri nell'armadio.
E cmq sia il coltello dalla parte del manico ce l'hanno i padroni, non la forza lavoro italiana, che spesso lavora poco e richiede spese collaterali (contributi, tasse, corsi d'aggiornamento, ferie, malattia) che in molte altri parti del mondo non ci sono. "Ma in Germania i lavoratori sono meglio pagati e lavorano meno..." vero: questo durerà finchè riusciranno a cavalcare l'onda del "made in Germany", poi quando la gente nel mondo si accorgerà che non è tutto oro quel che luccica, allora anche in Germania piangeranno.
La soluzione? Per me prima di fare un mercato comune dovevano stabilire dei punti fissi di partenza comuni e delle regole ferree sulla qualità dei processi, dei prodotti, e delle etichettature. Non è possibile che l'energia costi diversamente in paesi in cui uno stesso prodotto costa uguale. Idem il costo del lavoro, non può essere così differente lo stipendio ma anche il trattamento degli operai indiani o cinesi rispetto a quello italiano se poi pretendiamo con un nostro prodotto di far concorrenza
ad un prodotto asiatico: non è possibile! Ergo bisogna lasciare importare liberamente solo quelle cose che non possiamo autoprodurci per tipo o per quantità, le altre si tassano in maniera tale da metterle sullo stesso piano di quelle europee. E guardate che negli stati uniti lo stanno facendo da un pezzo... anzi, solo certe ditte sono autorizzate a fare import export... e le tasse doganali sono mostruose su certi beni (tipo su una bottiglia di vino europea ci sono almeno 25 dollari di tasse per poterla vendere lì)
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 16 set 2011 07:02
da nivola
faccio fatica ad esprimere un giudizio in merito ai contenuti del Presidente della Confindustria. Rilevo tuttavia, allargando il discorso, come in Italia ci sia troppa gente che parla, e che ormai è più importante aprire la bocca che non il contenuto di quanto si dica. C'è una mania di protagonismo assoluta a tutti i livelli, con interventi spesso di una superficialità estrema. Non ho più sentito nessuno dire: "non è di mia competenza, sono ignorante in materia, non mi permetto di commentare....". Peccato !
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 16 set 2011 08:18
da TOPOSSO
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 16 set 2011 13:31
da lele
spider1315 ha scritto:Credo che non sia facile stare in quella posizione e dire una qualsiasi cosa. Un "ma" o un "però" di troppo possono significare due punti percentuali in meno in un paio d'ore di contrattazioni in borsa.
Sul discorso onestà io dico solo che se uno in ITalia fa le cose onestamente o chiude o neanche apre un'azienda. E allora chi mettiamo, Tonino Bortolo titolare della società "Rivetti e spilli & C."? Non voglio difendere nessuno, per carità, ma dico che tutti hanno gli scheletri nell'armadio.
E cmq sia il coltello dalla parte del manico ce l'hanno i padroni, non la forza lavoro italiana, che spesso lavora poco e richiede spese collaterali (contributi, tasse, corsi d'aggiornamento, ferie, malattia) che in molte altri parti del mondo non ci sono. "Ma in Germania i lavoratori sono meglio pagati e lavorano meno..." vero: questo durerà finchè riusciranno a cavalcare l'onda del "made in Germany", poi quando la gente nel mondo si accorgerà che non è tutto oro quel che luccica, allora anche in Germania piangeranno.
La soluzione? Per me prima di fare un mercato comune dovevano stabilire dei punti fissi di partenza comuni e delle regole ferree sulla qualità dei processi, dei prodotti, e delle etichettature. Non è possibile che l'energia costi diversamente in paesi in cui uno stesso prodotto costa uguale. Idem il costo del lavoro, non può essere così differente lo stipendio ma anche il trattamento degli operai indiani o cinesi rispetto a quello italiano se poi pretendiamo con un nostro prodotto di far concorrenza
ad un prodotto asiatico: non è possibile! Ergo bisogna lasciare importare liberamente solo quelle cose che non possiamo autoprodurci per tipo o per quantità, le altre si tassano in maniera tale da metterle sullo stesso piano di quelle europee. E guardate che negli stati uniti lo stanno facendo da un pezzo... anzi, solo certe ditte sono autorizzate a fare import export... e le tasse doganali sono mostruose su certi beni (tipo su una bottiglia di vino europea ci sono almeno 25 dollari di tasse per poterla vendere lì)
il tuo discorso fila,
mi chiedo solo...se mettessimo dei dazi alle merci provenienti da india o cina (pasi in forte sviluppo) a chi cXXXo venderemo le nostre???
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 18 set 2011 01:43
da spider1315
il tuo discorso fila,
mi chiedo solo...se mettessimo dei dazi alle merci provenienti da india o cina (pasi in forte sviluppo) a chi cXXXo venderemo le nostre???[/quote]
Tanto non le vendiamo comunque. In comparto agricolo la produzione interna da sola è insufficiente, e all'estero vanno una piccolissima parte di prodotti di nicchia, copiati e contraffatti tra l'altro da ditte estere.
In comparto industriale non c'è nulla che viene prodotto in Italia che costi meno o sia di qualità migliore rispetto ad un analogo prodotto estero. Forse c'è ancora qualcosa, ma per poco visto che l'unica cosa che stiamo vendendo sono i macchinari per produrre (tipo le macchine che assemblano i pannelli fotovoltaici...) e i "cervelli" che servono per manutenere queste macchine: non appena i paesi esteri raggiungeranno il nostro livello anche in quest'ultimo punto, anche gli ingegneri 110 e lode italiani dovranno rientrare in Italia ad ingrossare le fila dei disoccupati.
Mentre qui da noi vediamo tutto un "made in China" (o in Hungary e chi più ne ha più ne metta), all'estero c'è pochissimo made in ITaly, per lo meno non c'è per i prodotti di largo consumo che sono quelli che fanno reddito.
E' miope laasciare entrare miliardi di euro di merce estera per poter vendere qualche milione di euro di merce nostrana... Anzi, se avessimo limitato l'arrivo dell'informatica coreana oggi l'Olivetti sarebbe ancore un punto di riferimento per l'elettronica. E così su tutto il resto. Se impedissimo oggi di importare carriole dalla Cina, sicuramente ci sarebbe qualcuno in ITalia che ricomincerebbe a fare carriole, magari a prezzo più alto, ma robuste, fatte bene, e finalmente fatte in ITalia quindi benefiche per la nostra economia. E ci sarebbero pure posti di lavoro.
Ci stanno portando via anche gli esercizi commerciali: ormai i bar sono tre quarti in mano a cinesi... Fra poco ci porteranno via la terra, poi le bellezze artistiche, le case, e anche le donne (solo quelle belle purtroppo!) se non ci diamo una svegliata!
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 18 set 2011 09:14
da macmariomario
spider1315 ha scritto:il tuo discorso fila,
mi chiedo solo...se mettessimo dei dazi alle merci provenienti da india o cina (pasi in forte sviluppo) a chi cXXXo venderemo le nostre???
Tanto non le vendiamo comunque. In comparto agricolo la produzione interna da sola è insufficiente, e all'estero vanno una piccolissima parte di prodotti di nicchia, copiati e contraffatti tra l'altro da ditte estere.
In comparto industriale non c'è nulla che viene prodotto in Italia che costi meno o sia di qualità migliore rispetto ad un analogo prodotto estero. Forse c'è ancora qualcosa, ma per poco visto che l'unica cosa che stiamo vendendo sono i macchinari per produrre (tipo le macchine che assemblano i pannelli fotovoltaici...) e i "cervelli" che servono per manutenere queste macchine: non appena i paesi esteri raggiungeranno il nostro livello anche in quest'ultimo punto, anche gli ingegneri 110 e lode italiani dovranno rientrare in Italia ad ingrossare le fila dei disoccupati.
Mentre qui da noi vediamo tutto un "made in China" (o in Hungary e chi più ne ha più ne metta), all'estero c'è pochissimo made in ITaly, per lo meno non c'è per i prodotti di largo consumo che sono quelli che fanno reddito.
E' miope laasciare entrare miliardi di euro di merce estera per poter vendere qualche milione di euro di merce nostrana... Anzi, se avessimo limitato l'arrivo dell'informatica coreana oggi l'Olivetti sarebbe ancore un punto di riferimento per l'elettronica. E così su tutto il resto. Se impedissimo oggi di importare carriole dalla Cina, sicuramente ci sarebbe qualcuno in ITalia che ricomincerebbe a fare carriole, magari a prezzo più alto, ma robuste, fatte bene, e finalmente fatte in ITalia quindi benefiche per la nostra economia. E ci sarebbero pure posti di lavoro.
Ci stanno portando via anche gli esercizi commerciali: ormai i bar sono tre quarti in mano a cinesi... Fra poco ci porteranno via la terra, poi le bellezze artistiche, le case, e anche le donne (solo quelle belle purtroppo!) se non ci diamo una svegliata![/quote]
quoto
e per le donne...................ci sono anche all'estero belle...........intanto diamo loro Emma, Rosy e luxuria

Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 19 set 2011 09:12
da spider1315
Eh ma all'estero non sono mica scemi!
Come ben vedi ci han preso la Canalis, la Bruni, la Bellucci solo per fare tre nomi... Luxuria col fatto che ha la pensione a vita potrebbe essere un buon investimento

Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 30 set 2011 21:51
da giomartello
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 03 ott 2011 08:34
da sergio105
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 03 ott 2011 15:50
da JacoQV
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 03 ott 2011 21:26
da TOPOSSO
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 03 ott 2011 22:22
da JacoQV
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 03 ott 2011 22:32
da TOPOSSO
Re: Marcegalgia Emma
Inviato: 03 ott 2011 22:35
da JacoQV