Pagina 1 di 1

Addio a Mannucci

Inviato: 21 dic 2011 09:34
da Carlo
Il mitico copilota di Sandro Munari....

Re: Addio a Mannucci

Inviato: 21 dic 2011 09:43
da Batalf
peccato per Mannucci, leggete qua, proprio quarant'anni fa capitava questo :

L'anniversario (quaranta anni) della storica vittoria al Rally di Montecarlo 1972 scatterà la notte del 29 Gennaio 2012 ma noi non possiamo resistere fino ad allora: vogliamo essere i primi a festeggiare la ricorrenza di questo evento ed i suoi protagonisti.
E, con tutto l'affetto e l'ammirazione per Sandro Munari e Mario Mannucci che sono stati ospiti del suo abitacolo per una settimana e l'anno condotta alla vittoria, vogliamo omaggiare soprattutto Lei: la Lancia Fulvia 1,6 HF targata TO E24266 e con il numero14 sulle portiere.
Partita da Almeria, in Portogallo, si apprestava a condurre una gara dignitosa nella consapevolezza che presto sarebbe stata sostituita nella squadra HF da una vettura più specialistica: non più una versione adattata di un modello di serie come lei ma bensì un mezzo espressamente concepito per i rallies, specialità che stava guadagnando in risonanza gara dopo gara.
In più, quell'anno, le avversarie erano di primo piano e sensibilmente più potenti o leggere di Lei: le Alpine Renault A 110, trionfatrici l'anno prima e forti di sei esemplari ufficiali più uno per l'equipaggio femminile Moss-Crellin, pesano circa duecento chili in meno con potenza simile mentre le Porsche 911, pur pesando un centinaio di chili in più della Fulvia, possono disporre di 110 CV aggiuntivi per un totale di 270.

Re: Addio a Mannucci

Inviato: 21 dic 2011 09:48
da sergio105
Il tempo passa e si porta via pezzi di storia...

R.I.P.

Re: Addio a Mannucci

Inviato: 21 dic 2011 10:05
da Carlo
Batalf ha scritto:peccato per Mannucci, leggete qua, proprio quarant'anni fa capitava questo :

L'anniversario (quaranta anni) della storica vittoria al Rally di Montecarlo 1972 scatterà la notte del 29 Gennaio 2012 ma noi non possiamo resistere fino ad allora: vogliamo essere i primi a festeggiare la ricorrenza di questo evento ed i suoi protagonisti.
E, con tutto l'affetto e l'ammirazione per Sandro Munari e Mario Mannucci che sono stati ospiti del suo abitacolo per una settimana e l'anno condotta alla vittoria, vogliamo omaggiare soprattutto Lei: la Lancia Fulvia 1,6 HF targata TO E24266 e con il numero14 sulle portiere.
Partita da Almeria, in Portogallo, si apprestava a condurre una gara dignitosa nella consapevolezza che presto sarebbe stata sostituita nella squadra HF da una vettura più specialistica: non più una versione adattata di un modello di serie come lei ma bensì un mezzo espressamente concepito per i rallies, specialità che stava guadagnando in risonanza gara dopo gara.
In più, quell'anno, le avversarie erano di primo piano e sensibilmente più potenti o leggere di Lei: le Alpine Renault A 110, trionfatrici l'anno prima e forti di sei esemplari ufficiali più uno per l'equipaggio femminile Moss-Crellin, pesano circa duecento chili in meno con potenza simile mentre le Porsche 911, pur pesando un centinaio di chili in più della Fulvia, possono disporre di 110 CV aggiuntivi per un totale di 270.
Mi e' dispiaciuto il fatto ch, a parte i forum specialistici, effettivamente sui giornali e alle news non ne abbia parlato nessuno....

Ho trovato questi aneddoti divertenti in un articolo di Cavicchi
"Mario aveva un humour sottile ed era molto discreto, eppure ai tempi dell’accoppiata col Drago era lui il ciarliero, quello che nell’abitacolo oltre a dettare le note dava un senso alla bocca. Del mutismo del suo pilota, il magico Munari che trasformava le curve in rettilinei, se n’era sempre lamentato in tono bonario. Ricordava delle tante volte che provava, durante i lunghi trasferimenti da una prova speciale all’altra, a intavolare un discussione. “Sandro, è stata una bella estate: i tuoi frutteti a Cavarzere dovrebbero essere particolarmente ricchi…”. E l’altro, di rimando: “Già”. Fine del discorso.
Ma restava proverbiale la, chiamiamola così, chiacchierata in vista del palco d’arrivo a Montecarlo nel 1972, quando i due con la Lancia Fulvia colsero la grande vittoria che diede il là allo sviluppo della disciplina rallistica in Italia. Fu un’impresa di portata epocale e ad attenderli c’era il mondo in un misto tra l’incredulo e l’ammirato. “Sai, Drago, credo proprio che ce l’abbiamo fatta, che abbiamo compiuto un capolavoro…..”. E lui: “sì”.
Quando lo raccontava, Mario si rotolava dalle risate, e noi con lui."
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: