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Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 14:34
da Batalf
girovagando sul web sono capitato sul resoconto di un raduno di più giorni tra Austria, Germania e Svizzera, leggete cosa scrive il partecipante.
Almeno in parte sono d'accordo con lui viste le esperienze avute negli anni, ma è l'atteggiamento delle persone che mi fa riflettere, e che a grandi linee rispecchia la difficoltà di praticare gli sport motoristici e a far passare il messaggio relativo alla loro reintroduzione sul nostro territorio.

CHE (IN)ACCOGLIENZA! - Sebbene non vi sia stata una singola persona che non abbia apprezzato la bellezza naturalistica del Canton Appenzello o la spettacolare vista che si gode dal Säntis, in quanto partecipanti alla manifestazione ci siamo sentiti discriminati e poco apprezzati. Passando dai vari paesini e cittadine in Austria ma specialmente in Germania, tutti gli abitanti, i passanti e i pedoni ci salutavano con gioia (persino alcune scuole hanno interrotto le lezioni per farlo), i contadini accantonavano per qualche minuto il lavoro nei campi per fare un cenno, alcuni operai a bordo strada ci facevano i complimenti per la nostra auto, molti si mettevano nei passaggi più belli minuti di fotocamera o videocamera e incitandoci per poter sentire anche loro spettacolare timbro del nostro pentacilindrico sovralimentato, con gli annessi fischi e sbuffi di turbina e wastegate. In Germania c'è stato addirittura il produttore di cambi ZF che ha messo disposizione il proprio tracciato di prova per dare un po' di spettacolo ai propri collaboratori. Nelle terre elvetiche, invece, niente di tutto questo. I passaggi nelle citate passerelle dei paesi erano per lo più deserti, per strada quasi nessuno faceva un cenno o alzava il pollice in segno d'approvazione e la sensazione di paura era quella che l'anziano di turno si volesse togliere le Birkenstock per lanciarle contro di noi. Pochissimi poi quelli che scattavano qualche foto ed è addirittura successo che in una scuola elementare davanti al quale siamo passati durante la ricreazione, i docenti hanno fatto rientrare i bambini dal cortile nello stabile, evidentemente perché sembrerebbe diseducativo far vedere in qualche minuto quasi l'intera storia dell'automobile. Mezzo che, comunque, quei docenti usano quotidianamente. Le autorità di tutti i paesi sapevano poi del nostro passaggio, viste le 140 vetture, e indovinate qual'è stata l'unica polizia che ha effettuato dei controlli con un radar mobile? Sicuramente non quella germanica e nemmeno quella austriaca...
Un'ostilità e un senso di accoglienza praticamente inesistente che è stato percepito sia dagli organizzatori che dai partecipanti, alcuni dei quali titolari di club di vetture storiche. "Quest'estate abbiamo in programma un tour delle alpi lungo cinque giorni con la nostra quarantina di membri. Volevamo passare per forza dalla Svizzera, ma dopo oggi pomeriggio credo che ripiegheremo su Austria e Italia..."

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 15:11
da Moreno Gta
I motori su due o quattro ruote e la passione in esse per le autorità é considerata diseducativa. Attività sportiva che non ha, come altri sport, holligans o teppisti o partite truccate o altro ecc.

Non ho mai visto una gara di auto e di moto dove la gente si massacra di botte per sostenere uno o l'altro concorrente.

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 16:12
da Carlo
Batalf ha scritto:girovagando sul web sono capitato sul resoconto di un raduno di più giorni tra Austria, Germania e Svizzera, leggete cosa scrive il partecipante.
Almeno in parte sono d'accordo con lui viste le esperienze avute negli anni, ma è l'atteggiamento delle persone che mi fa riflettere, e che a grandi linee rispecchia la difficoltà di praticare gli sport motoristici e a far passare il messaggio relativo alla loro reintroduzione sul nostro territorio.

CHE (IN)ACCOGLIENZA! - Sebbene non vi sia stata una singola persona che non abbia apprezzato la bellezza naturalistica del Canton Appenzello o la spettacolare vista che si gode dal Säntis, in quanto partecipanti alla manifestazione ci siamo sentiti discriminati e poco apprezzati. Passando dai vari paesini e cittadine in Austria ma specialmente in Germania, tutti gli abitanti, i passanti e i pedoni ci salutavano con gioia (persino alcune scuole hanno interrotto le lezioni per farlo), i contadini accantonavano per qualche minuto il lavoro nei campi per fare un cenno, alcuni operai a bordo strada ci facevano i complimenti per la nostra auto, molti si mettevano nei passaggi più belli minuti di fotocamera o videocamera e incitandoci per poter sentire anche loro spettacolare timbro del nostro pentacilindrico sovralimentato, con gli annessi fischi e sbuffi di turbina e wastegate. In Germania c'è stato addirittura il produttore di cambi ZF che ha messo disposizione il proprio tracciato di prova per dare un po' di spettacolo ai propri collaboratori. Nelle terre elvetiche, invece, niente di tutto questo. I passaggi nelle citate passerelle dei paesi erano per lo più deserti, per strada quasi nessuno faceva un cenno o alzava il pollice in segno d'approvazione e la sensazione di paura era quella che l'anziano di turno si volesse togliere le Birkenstock per lanciarle contro di noi. Pochissimi poi quelli che scattavano qualche foto ed è addirittura successo che in una scuola elementare davanti al quale siamo passati durante la ricreazione, i docenti hanno fatto rientrare i bambini dal cortile nello stabile, evidentemente perché sembrerebbe diseducativo far vedere in qualche minuto quasi l'intera storia dell'automobile. Mezzo che, comunque, quei docenti usano quotidianamente. Le autorità di tutti i paesi sapevano poi del nostro passaggio, viste le 140 vetture, e indovinate qual'è stata l'unica polizia che ha effettuato dei controlli con un radar mobile? Sicuramente non quella germanica e nemmeno quella austriaca...
Un'ostilità e un senso di accoglienza praticamente inesistente che è stato percepito sia dagli organizzatori che dai partecipanti, alcuni dei quali titolari di club di vetture storiche. "Quest'estate abbiamo in programma un tour delle alpi lungo cinque giorni con la nostra quarantina di membri. Volevamo passare per forza dalla Svizzera, ma dopo oggi pomeriggio credo che ripiegheremo su Austria e Italia..."

Motivo per il quale non faro' piu' il revival rally del ticino.

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 16:12
da Carlo
Moreno Gta ha scritto:I motori su due o quattro ruote e la passione in esse per le autorità é considerata diseducativa. Attività sportiva che non ha, come altri sport, holligans o teppisti o partite truccate o altro ecc.

Non ho mai visto una gara di auto e di moto dove la gente si massacra di botte per sostenere uno o l'altro concorrente.
QUOTONE!!!! :thuml:

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 16:18
da Giuliasprintgta
Moreno Gta ha scritto:I motori su due o quattro ruote e la passione in esse per le autorità é considerata diseducativa. Attività sportiva che non ha, come altri sport, holligans o teppisti o partite truccate o altro ecc.

Non ho mai visto una gara di auto e di moto dove la gente si massacra di botte per sostenere uno o l'altro concorrente.

:thumr:

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 16:20
da Giuliasprintgta
Batalf ha scritto:girovagando sul web sono capitato sul resoconto di un raduno di più giorni tra Austria, Germania e Svizzera, leggete cosa scrive il partecipante.
Almeno in parte sono d'accordo con lui viste le esperienze avute negli anni, ma è l'atteggiamento delle persone che mi fa riflettere, e che a grandi linee rispecchia la difficoltà di praticare gli sport motoristici e a far passare il messaggio relativo alla loro reintroduzione sul nostro territorio.

CHE (IN)ACCOGLIENZA! - Sebbene non vi sia stata una singola persona che non abbia apprezzato la bellezza naturalistica del Canton Appenzello o la spettacolare vista che si gode dal Säntis, in quanto partecipanti alla manifestazione ci siamo sentiti discriminati e poco apprezzati. Passando dai vari paesini e cittadine in Austria ma specialmente in Germania, tutti gli abitanti, i passanti e i pedoni ci salutavano con gioia (persino alcune scuole hanno interrotto le lezioni per farlo), i contadini accantonavano per qualche minuto il lavoro nei campi per fare un cenno, alcuni operai a bordo strada ci facevano i complimenti per la nostra auto, molti si mettevano nei passaggi più belli minuti di fotocamera o videocamera e incitandoci per poter sentire anche loro spettacolare timbro del nostro pentacilindrico sovralimentato, con gli annessi fischi e sbuffi di turbina e wastegate. In Germania c'è stato addirittura il produttore di cambi ZF che ha messo disposizione il proprio tracciato di prova per dare un po' di spettacolo ai propri collaboratori. Nelle terre elvetiche, invece, niente di tutto questo. I passaggi nelle citate passerelle dei paesi erano per lo più deserti, per strada quasi nessuno faceva un cenno o alzava il pollice in segno d'approvazione e la sensazione di paura era quella che l'anziano di turno si volesse togliere le Birkenstock per lanciarle contro di noi. Pochissimi poi quelli che scattavano qualche foto ed è addirittura successo che in una scuola elementare davanti al quale siamo passati durante la ricreazione, i docenti hanno fatto rientrare i bambini dal cortile nello stabile, evidentemente perché sembrerebbe diseducativo far vedere in qualche minuto quasi l'intera storia dell'automobile. Mezzo che, comunque, quei docenti usano quotidianamente. Le autorità di tutti i paesi sapevano poi del nostro passaggio, viste le 140 vetture, e indovinate qual'è stata l'unica polizia che ha effettuato dei controlli con un radar mobile? Sicuramente non quella germanica e nemmeno quella austriaca...
Un'ostilità e un senso di accoglienza praticamente inesistente che è stato percepito sia dagli organizzatori che dai partecipanti, alcuni dei quali titolari di club di vetture storiche. "Quest'estate abbiamo in programma un tour delle alpi lungo cinque giorni con la nostra quarantina di membri. Volevamo passare per forza dalla Svizzera, ma dopo oggi pomeriggio credo che ripiegheremo su Austria e Italia..."
Ho già fatto i miei complimenti all'autore dell'articolo.

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 17:51
da 2TTO
certo che piazzare dei radar è una vigliaccata!!! :x :x :x

Re: Svizzera & motori

Inviato: 08 giu 2012 19:59
da Moreno Gta
Ma lo fanno sempre, ricordo quando il Rally di Lugano lo facevano ancora a Lugano e dintorni, la mitica Vico Carona - Carona o quella il Val Colla, durante gli spostamenti spesso si vedevano i radar.

Re: Svizzera & motori

Inviato: 09 giu 2012 02:13
da spider1315
Beh devo dire che vedere la mille miglia passare piena di macchine stupende targate BE o GE (e non Genova) mi aveva un po' fatto pensare tutto il contrario, cioè che la Svizzera fosse anche il paradiso dei motori oltre che dei fondi neri... Devo ricredermi. Anche voi avete problemi analoghi ai nostri, purtroppo.

:(

Re: Svizzera & motori

Inviato: 09 giu 2012 08:11
da Batalf
Ricrediti pure anche sui fondi neri, sono solo sensazionalismi da giornali da 2 soldi.

Re: Svizzera & motori

Inviato: 11 giu 2012 01:56
da spider1315
Ci sono ci sono... è che adesso c'è più concorrenza anche lì e sistemi molto più semplici per evadere ed eludere...
Negli anni d'oro si portavano le banconote nascoste nei doppi fondi delle auto.

Re: Svizzera & motori

Inviato: 11 giu 2012 10:44
da Carlo
Moreno Gta ha scritto:Ma lo fanno sempre, ricordo quando il Rally di Lugano lo facevano ancora a Lugano e dintorni, la mitica Vico Carona - Carona o quella il Val Colla, durante gli spostamenti spesso si vedevano i radar.
Esperienza personale fatta due ani fa' al revival rally di lugano.
Primo radar tra agno e morcote in mattinata, secondo (tra l'altro con pistola laser, la cosa piu infame che esista) dalle parte di ponte capriasca, una delle zone piu' depresse del cantone.
Personalmente in questo secondo caso pagati 100 chf di multa ma non per velocita', rispetto sempre i limiti, ma perche' stavo avvisando uno ch mi seguiva , e che credevo amico, dell'imboscata.
Gli organizzatori per legge devono avvisare la motorizzazione e la polizia la quale ne approfitta subito...

Re: Svizzera & motori

Inviato: 11 giu 2012 11:23
da Batalf
Carlo ha scritto:
Moreno Gta ha scritto:Ma lo fanno sempre, ricordo quando il Rally di Lugano lo facevano ancora a Lugano e dintorni, la mitica Vico Carona - Carona o quella il Val Colla, durante gli spostamenti spesso si vedevano i radar.
Esperienza personale fatta due ani fa' al revival rally di lugano.
Primo radar tra agno e morcote in mattinata, secondo (tra l'altro con pistola laser, la cosa piu infame che esista) dalle parte di ponte capriasca, una delle zone piu' depresse del cantone.
ho partecipato anch'io a quell'edizione del rally e posso confermare tutti i controlli tranne il fatto che non si trattava di Ponte Capriasca, luogo bellissimo e ridente località, ma bensì di Sala Capriasca, altra faccenda, come dire Milano e Melano. :D :D

Re: Svizzera & motori

Inviato: 11 giu 2012 11:45
da Carlo
Batalf ha scritto:
Carlo ha scritto:
Moreno Gta ha scritto:Ma lo fanno sempre, ricordo quando il Rally di Lugano lo facevano ancora a Lugano e dintorni, la mitica Vico Carona - Carona o quella il Val Colla, durante gli spostamenti spesso si vedevano i radar.
Esperienza personale fatta due ani fa' al revival rally di lugano.
Primo radar tra agno e morcote in mattinata, secondo (tra l'altro con pistola laser, la cosa piu infame che esista) dalle parte di ponte capriasca, una delle zone piu' depresse del cantone.
ho partecipato anch'io a quell'edizione del rally e posso confermare tutti i controlli tranne il fatto che non si trattava di Ponte Capriasca, luogo bellissimo e ridente località, ma bensì di Sala Capriasca, altra faccenda, come dire Milano e Melano.
Ma sei propio sicuro?? :lol: :lol: :lol: :lol: :mrgreen: :twisted: :twisted:
Ok, puo' essere che mi sia sbagliato ;)