Consalvo Sanesi
Inviato: 03 set 2013 11:51
Pè de piomb, piede di piombo, così lo aveva soprannominato Eugenio Castellotti. Fu un ottimo corridore ed uno dei migliori collaudatori.
Nel 1933 diventò collaudatore. Nel 1938 avrebbe dovuto diventare ufficialmente pilota, vinse la Tobruk-Tripoli del 1939 in coppia con l'autista di Mussolini, Ercole Boratto, ma fu la guerra a spegnere i suoi sogni agonistici.
Nel dopoguerra riprese a collaudare le Alfette 158 che dovevano tornare in lizza nel 1946. Sanesi esordì come corridore su quelle monoposto delle quali aveva acquisito una indiscussa esperienza gareggiando con piloti del calibro di Wimille, Varzi e Trossi, si piazzò sempre onorevolmente fino a diventare uno specilista sul tracciato di Monza. Proprio nel 1946 fu terzo al Circuito di Milano, nel 1947 fu quinto al GP di Svizzera, secondo al GP di Bari, terzo al GP d'Italia. Nel 1948 è secondo nel GP di Francia e terzo al GP Autodromo di Monza, dove fa registrare il miglior tempo sul giro in corsa. Nel 1951 è quarto nel GP di Svizzera. Corre anche su strada: vince la Coppa Inter-Europa nel '50 e nel '53 ottiene il record di velocità alla Mille Miglia nel tratto Brescia-Pescara: 175 km/h. Nel 1954 si mette in luce alla Carrera Panamericana con la berlina 1900.
Durante la sua carriera, Sanesi rifiutò la proposta di passare alla Ferrari e continuò a fare il capo dei collaudatori della Casa milanese, attività che portò avanti fin dal 1940. Dai suoi giudizi dipese il destino delle nuove auto: deliberò, tra le altre, la 1900 e la Giulietta. Quest'ultima viene da lui portata al debutto nel 1956 alla Mille Miglia.
Sanesi ebbe diversi incidenti gravi nella sua carriera. Lui si giustificava così: "il mio compito è portare la macchina alla rottura". L'incidente che pose fine alla sua attività agonistica avvenne alla 12 Ore di Sebring, quando la sua Giulia TZ prese fuoco uscendo dai box. Era il 1967 e Sanesi aveva 56 anni.
Come capo colaudatore della "Sperimentale" curò la messa a punto diretta degli autoveicoli di quel settore (a quelli normali sovraintendeva Gianbattista Guidotti).
Sanesi si ritirò a meritata pensione nel 1967. Morì a Milano il 28 luglio 1998.