Un nuovo “quadro” per il nostro garage…
Inviato: 25 ago 2021 08:28
Da alcuni giorni, sulle pareti del nostro nuovo garage in Abruzzo - in allestimento - fa bella mostra di sé un nuovo “quadro”… o meglio… un (mezzo)muso di una Giulietta Ti prima serie.
Il lamierato, nuovo e originale Alfa Romeo dell’epoca, lo avevamo acquistato oltre 12 anni fa. Le condizioni del (mezzo)muso al momento dell’acquisto
Nell’attesa di poterlo appendere in un luogo appropriato, con pazienza, ci siamo adoperati per “vestirlo” in maniera adeguata. Abbiamo cercato particolari originali, nuovi o usati. Solo il fanalino luce posizione/freccia non è corretto per questa versione, ma ce lo siamo ritrovato a casa… va bene così in attesa di trovarne uno giusto in buone condizioni e al giusto prezzo.
Il faro - con tutti gli annessi per il montaggio - è originale Carello, così come la sua cornice (nuova di pacca); pur avendo il codice giusto, in realtà la parabola del faro non è quella prevista per la prima serie. Le condizioni del faro Carello prima del restauro
Il faro dopo una prima pulizia. Se si considera che ha oltre 60 anni…
Nuovo il “baffo” al centro della presa d’aria, mentre è usato ma in buone condizioni quello che delimita la presa d’aria. Usata anche la mascherina, arrivata da poco, gradito e inaspettato regalo di compleanno da parte di mia moglie e mio figlio. Piccole ammaccature le abbiamo quasi completamente eliminate e poi una lucidatura adeguata ha fatto il resto. Nuovo, infine, lo stemma Alfa.
Abbiamo anche un paraurti anteriore, in realtà per la Giulietta berlina terza serie e presente sugli ultimi esemplari della seconda serie, ma abbiamo preferito non montarlo. Il paraurti (della terza serie) appoggiato sul nostro (mezzo)muso
Un discorso a parte va fatto per la targa. La targa in metallo durante la fase di restauro
Ovviamente non è di una Giulietta dell’epoca. È una targa originale, in metallo, recuperata diversi anni fa in un centro di demolizioni in Abruzzo. Era montata su una Lancia Appia. Le sue condizioni erano pessime, sia per la corrosione dovuta alla ruggine sia perché l’Appia aveva avuto un violento scontro frontale. L’abbiamo raddrizzata, spazzolata, trattata con un ottimo prodotto convertitore di ruggine e riverniciata. Il risultato finale lo vedete nell’ultime due foto. Il nostro (mezzo)muso nella sua collocazione definitiva
Infine l’ultima considerazione sul (mezzo)muso Giulietta (la cui lamiera abbiamo rifilato in alcuni punti per un miglior appoggio sul muro): abbiamo riflettuto a lungo su quale colore verniciarlo. Le tinte pastello più richieste dell’epoca o l’appariscente e forse più raro rosso corallo? Poi si è deciso di lasciarlo grezzo, almeno per il momento. Tutto sommato ha il suo fascino…
Come il muso della Giulia 1300 che l’ha preceduto, anche il (mezzo)muso della Giulietta è stato dotato di un mini impianto elettrico per permettere l’accensione del faro e della luce di posizione. Anche in questo caso, con opportune piccole modifiche, abbiamo montato lampadine led alimentate da un adeguato trasformatore.
Il lamierato, nuovo e originale Alfa Romeo dell’epoca, lo avevamo acquistato oltre 12 anni fa. Le condizioni del (mezzo)muso al momento dell’acquisto
Nell’attesa di poterlo appendere in un luogo appropriato, con pazienza, ci siamo adoperati per “vestirlo” in maniera adeguata. Abbiamo cercato particolari originali, nuovi o usati. Solo il fanalino luce posizione/freccia non è corretto per questa versione, ma ce lo siamo ritrovato a casa… va bene così in attesa di trovarne uno giusto in buone condizioni e al giusto prezzo.
Il faro - con tutti gli annessi per il montaggio - è originale Carello, così come la sua cornice (nuova di pacca); pur avendo il codice giusto, in realtà la parabola del faro non è quella prevista per la prima serie. Le condizioni del faro Carello prima del restauro
Il faro dopo una prima pulizia. Se si considera che ha oltre 60 anni…
Nuovo il “baffo” al centro della presa d’aria, mentre è usato ma in buone condizioni quello che delimita la presa d’aria. Usata anche la mascherina, arrivata da poco, gradito e inaspettato regalo di compleanno da parte di mia moglie e mio figlio. Piccole ammaccature le abbiamo quasi completamente eliminate e poi una lucidatura adeguata ha fatto il resto. Nuovo, infine, lo stemma Alfa.
Abbiamo anche un paraurti anteriore, in realtà per la Giulietta berlina terza serie e presente sugli ultimi esemplari della seconda serie, ma abbiamo preferito non montarlo. Il paraurti (della terza serie) appoggiato sul nostro (mezzo)muso
Un discorso a parte va fatto per la targa. La targa in metallo durante la fase di restauro
Ovviamente non è di una Giulietta dell’epoca. È una targa originale, in metallo, recuperata diversi anni fa in un centro di demolizioni in Abruzzo. Era montata su una Lancia Appia. Le sue condizioni erano pessime, sia per la corrosione dovuta alla ruggine sia perché l’Appia aveva avuto un violento scontro frontale. L’abbiamo raddrizzata, spazzolata, trattata con un ottimo prodotto convertitore di ruggine e riverniciata. Il risultato finale lo vedete nell’ultime due foto. Il nostro (mezzo)muso nella sua collocazione definitiva
Infine l’ultima considerazione sul (mezzo)muso Giulietta (la cui lamiera abbiamo rifilato in alcuni punti per un miglior appoggio sul muro): abbiamo riflettuto a lungo su quale colore verniciarlo. Le tinte pastello più richieste dell’epoca o l’appariscente e forse più raro rosso corallo? Poi si è deciso di lasciarlo grezzo, almeno per il momento. Tutto sommato ha il suo fascino…
Come il muso della Giulia 1300 che l’ha preceduto, anche il (mezzo)muso della Giulietta è stato dotato di un mini impianto elettrico per permettere l’accensione del faro e della luce di posizione. Anche in questo caso, con opportune piccole modifiche, abbiamo montato lampadine led alimentate da un adeguato trasformatore.