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Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:17
da Yoda
Anche Giugiaro.... non posso crederci :cry: :cry: :cry:

http://www.autoblog.it/post/27110/volks ... italdesign


VW sta divorando tutto :pukel: :puker: :pukel: :puker: :pukel: :puker:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:22
da Spiderfrek
Per questo sostengo da sempre che non bisogna sovvenzionarli MAI...MODERATORIIIII TENETEMI....tenetemi sto male!!!

Maledetti, accetto tutto, ma non la Sesserwagen il tumore il cancro del mondo dell'automobile!!!! :pukel: :pukel: :pukel: :pukel: :pukel: :pukel: :pukel: :pukel: :pukel: :puker: :puker: :puker: :puker: :puker: :puker: :puker: :puker: :puker:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:26
da stefandan
E che caspita!!!!per non dire qualcos'altro :oops: :oops:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:30
da JacoQV
speriamo che vw valorizzi questa grande carrozzeria italiana come merita.

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:38
da Spiderfrek
Infatti magari facendogli disegnare le future Golf e ciusi ad esse derivati!!!!! :o :evil:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:44
da JacoQV
credo che ai quasi 1000 dipendenti di italdesign non importi un granché cosa disegnino, purché questo porti tre pasti al giorno alla loro famiglia. ;)

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:46
da Yoda
Non c'è da valorizzare un bel niente!
Italdesign non è un marchio morente com'è Alfa Romeo. Alfa Romeo oggi è soltanto un blasone, una vendita a VW poteva aver senso per rinascere.
Italdesign è ben diversa, è un'azienda sana che si occupa esclusivamente di progettazione, non assembla nulla e Giugiaro non ha fatto l'errore di Pininfarina che ha aperto stabilimenti a tutto spiano per poi fallire.
I tedeschi si appropriano di un marchio, di una griffe e di tutto quello che c'è dietro, tecnici, disegnatori ecc. ecc.
TREMENDO!

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:49
da Spiderfrek
Quotone scientifico a Yoda....

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:52
da JacoQV
chiedo perdono maestro jedi, ma su autoblog io leggo:
Autoblog ha scritto:che attualmente impiega 975 dipendenti distribuiti per la gran parte nello stabilimento di Moncalieri.
e:
Autoblog ha scritto:Il carrozziere torinese, fondato nel 1968 da Giorgetto Giugiaro, ha stipulato nello scorso mese di gennaio un accordo con il costruttore cinese HK Motors per la realizzazione di vetture con alimentazione ibrida.
da queste frasi e da parole come "stabilimento", "realizzazione" capisco che una parte di industrializzazione ci sia.
poi probabilmente mi sbaglio ;)

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:54
da ar75
Tra 5-10 anni ci saranno solo 5 costruttori ( non parlo di marchi,brand ecc. ecc. ) d'automobili....
uno per ogni continente.....

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:55
da Spiderfrek
ar75 ha scritto:Tra 5-10 anni ci saranno solo 5 costruttori ( non parlo di marchi,brand ecc. ecc. ) d'automobili....
uno per ogni continente.....

Già!!!

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:56
da criss
SINCERAMENTE ANCHE QUESTA NOTIZIA NON E' DA MENO....

Bologna: è fallita la Moto Morini

martedì, 18 maggio 2010, 10:23
Economia, News Brevi77 views
Moto Morini è fallita, a comnuicarlo poco dopo le 10 di questa mattina i sindacati. La decisione segue di poche ore l’annuncio del fallimento della trattativa con la Nuova Garelli di Paolo Berlusconi che era l’unico soggetto interessato al salvataggio.

LA STORIA DELLA MORINI: E’ LA MOTO SU CUI HA ESORDITO IL GRANDE GIACOMO AGOSTINI

La storia della casa motociclistica bolognese era iniziata nel 1925 quando Mario Mezzetti, che aveva progettato e costruito la MM 125, associò alla sua impresa il pilota Alfonso Morini che con la stessa moto vinse diverse competizioni ed ottenne vari record mondiali di velocità. Nel 1937 Morini si separò da Mezzetti, mettendosi definitivamente in proprio, fondando appunto la MotoMorini, con l’impegno però, nei confronti dell’ex socio (da cui era stato adeguatamente liquidato) di non produrre motociclette; Morini quindi inizialmente produce solo motori e motocarri. Poi arriva la guerra, ed Alfonso Morini è costretto a convertire la fabbrica alle esigenze dell’industria bellica. Ma la stessa guerra porterà alla distruzione totale dello stabilimento, raso al suolo da un bombardamento nel 1943.

Alfonso Morini non si dà per vinto. Nell’immediato dopogerra ricomincia a lavorare, questa volta, sciolto dal vincolo con l’ex socio, dedicandosi anche alla sua grande passione di sempre: la motocicletta. Dalla nuova officina Morini di via Berti a Bologna, nasce così, nel 1946, la T125 Sport, un successo immediato, grazie anche alle affermazioni sportive con i piloti Raffaele Alberti (campione italiano motoleggere 1948) e soprattutto Umberto Masetti ed Emilio Mendogni che con la prima monocilindrica 4 tempi da 10mila giri/min., regala al marchio Morini i primi successi nel campionato mondiale.

L’azienda cresce rapidamente, nel 1995 per far fronte alle sempre maggiori richieste del mercato è costretta a trasferirsi nella sede più ampia di via Bergami, sempre a Bologna. E proprio su una moto Morini (il famoso “Settebello Aste Corte”) farà il suo esordio nelle competizioni un certo Giacomo Agostini – destinato a diventare il più grande campione di tutti i tempi.

Nel 1958 con il marchio Morini viene prodotta la 250 bialbero, la “moto monocilindrica più veloce del mondo” (un progetto sviluppato dalla stesso Alfonso Morini con Dante Lambertini e Nerio Biavati), che sigla una magnifica doppietta con Mendogni e Zubani nel Gran Premio delle Nazioni.

Dal 1960 in sella alla Morini 250 bialbero sale un altro grande campione, Tarquinio Provini, che vince due volte di seguito il campionato italiano, e nel 1963 si cimenta ufficialmente nel campionato mondiale della classe 250. La piccola casa bolognese deve competere con il gigante giapponese Honda. Nonostante le mille difficoltà (il ristretto budget costringerà la Morini a rinunciare alle trasferte più onerose) il sogno del titolo mondiale sfuma per soli due punti, anche a causa di una banale indisposizione di Tarquinio Provini nell’ultima gara.

Intanto, negli Anni Sessanta, la produzione di serie conosce nuovi successi con lo Sbarazzino 100 e la Corsaro 125, ma soprattutto con il famoso Corsarino di 50 cc. (prodotto in diverse versioni stradali e scrambler dal 1963 al 1977), un ciclomotore costruito però con l’aspetto e le soluzioni tecniche di una vera moto di cilindrata superiore, per questo fra i più desiderati dai giovani dell’epoca. Ne venne prodotta anche una versione maggiorata a 60 cc. (battezzata “Pirate” e “Twister”) per il mercato degli Stati Uniti.
Gli affari vanno a gonfie vele, quando nel 1969, improvvisamente, il fondatore dell’azienda, Alfonso Morini, muore, e le redini della fabbrica vengono prese dalla figlia Gabriella.

Nel 1970 arriva alla Morini il progettista che segnerà profondamente il nuovo ciclo dell’azienda: proviene dalla Ferrari, si chiama Franco Lambertini; tutti lo chiamano l’”ingegnere”, ma è un titolo guadagnato sul campo (in fabbrica e sul tavolo da disegno) e non all’università; sarà comunque lui a creare il nuovo e rivoluzionario propulsore (2 cilindri a V di 72 gradi) che equipaggerà una lunghissima serie di nuovi modelli che conquisteranno il mondo per oltre ventanni a seguire. L’esordio avvenne al Salone di Milano del 1971, con enorme scalpore.

L’anno successivo nacque quella che rimane la moto di maggior successo nella storia della Moto Morini: la “3 e mezzo”. Un modello da cui – grazie alla geniale concezione “modulare” della cilindrata pensata da Lambertini – derivarono, con investimenti relativamente minimi, numerosi altri progetti, con motorizzazioni da 125 a 500 cc.

Ancora negli Anni Ottanta la Moto Morini, che oltre ai modelli stradali realizzò anche validissime moto da cross e da enduro, si permise di battere il colosso Honda nella Sei Giorni dell’Isola d’Elba (1981) e di lasciare un segno distintivo nella mitica Parigi-Dakar.

Nel 1987 la famiglia Morini cede il marchio e l’azienda ai fratelli Castiglioni, proprietari della Cagiva e del marchio Ducati. La nuova proprietà non si dimostrerà interessata ai nuovi progetti che Franco Lambertini teneva nel cassetto, e così il principale progettista della Morini nel 1989 lasciò la casa bolognese, passando alla Gilera del gruppo Piaggio.

Il marchio Morini finisce nel cono d’ombra della Ducati, almeno per tutto il periodo in cui i fratelli Castiglioni mantengono la doppia proprietà. Sono comunque anni difficili per l’industria motociclistica. Nel 1996 la Ducati viene ceduta dai Castiglioni al gruppo americano TPG (Texas Pacific Group). Tre anni dopo, nel 1999, anche la Morini viene ceduta alla Morini Franco Motori Spa di Casalecchio di Reno, un’azienda omonima che era stata fondata nel 1954, guarda caso, da un nipote del capostipite Alfonso Morini.

Gli anni che si susseguono sono un periodo di alti e bassi, in una crisi del settore che si fa sempre più grave ed incerta; ed oggi l’amara conclusione di questa lunga storia imprenditoriale, con il fallimento dell’azienda decretato dal Tribunale di Bologna.

Ora la speranza è che qualcuno raccolga le ceneri dell’azienda, e faccia di nuovo vivere il “fuoco” di passione che ha accompagnato tante generazioni di motociclisti (a.m.)

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 16:57
da Spiderfrek
Di questa aimè ne avevo sentito parlare spesso, ultimamente....umpf.....

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:00
da JacoQV
ar75 ha scritto:Tra 5-10 anni ci saranno solo 5 costruttori ( non parlo di marchi,brand ecc. ecc. ) d'automobili....
uno per ogni continente.....
sono d'accordo sul numero ma non sulla nazionalità: saranno tutti CINESI :lol: :lol: :lol:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:01
da Spiderfrek
Azz....temo che Jaco abbia dannatamente ragione!!!! :(

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:02
da Yoda
Alé oggi abiam fatto filotto! :evil:

Tornando a Italdesign va detto che non assembla auto di serie e non ha catene di montaggio come Pininfarina che fa tutto in casa, vedi il Duetto, ma anche le recenti Brera e Spider, assemblate partendo dal pianale nudo.
Giugiaro ha una galleria del vento e uno stabilimento di prototipazione, cioè dove nascono i prototipi in esemplare unico. Ad esempio i lamierati e gli interni della Brera prototipo sono stati realizzati e assemblati dalla Italdesign.
Ovvio che tra realizzare un esemplare unico e sfornare centinaia di modelli in serie c'è un mare di differenza ;)

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:02
da mali_74
JacoQV ha scritto:
ar75 ha scritto:Tra 5-10 anni ci saranno solo 5 costruttori ( non parlo di marchi,brand ecc. ecc. ) d'automobili....
uno per ogni continente.....
sono d'accordo sul numero ma non sulla nazionalità: saranno tutti CINESI :lol: :lol: :lol:
Mi sa che stavolta Jacopo ha ragione !!! :evil:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:05
da Yoda
Jaco è in conflitto d'interessi :biggrin: e non va ascoltato :lol:

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:10
da ar75
JacoQV ha scritto:sono d'accordo sul numero ma non sulla nazionalità: saranno tutti CINESI :lol: :lol: :lol:
INDIANE E KOREANE aggiungerei

Re: Pessima notizia, anzi TREMENDA!

Inviato: 19 mag 2010 17:22
da qverde
ar75 ha scritto:Tra 5-10 anni ci saranno solo 5 costruttori ( non parlo di marchi,brand ecc. ecc. ) d'automobili....
uno per ogni continente.....
Mi sa che hai ragione... Certo che vedere il patrimonio italiano in mani straniere fa girare le biglie! :evil: