Il problema sta nella situazione di costrizione in cui viviamo. Cioè un conto è scegliere l'auto anziana, un conto è doversela tenere e invidiare quella nuova del vicino. E poi si deve tener conto che le auto di oggi sono progettate e costruite per durare un tot e poi distruggersi: basta vedere la dimensione dei motorini d'avviamento o degli alternatori di oggi per rendersene conto... quindi le auto di dieci anni e 200k km dovrebbero valere zero (com'era in passato), ma siccome c'è crisi, ancora spuntano belle cifre. E teniamo conto che certi pezzi di ricambio ufficiali costano un'esagerazione.
Downsizing: tutto il parco circolante rispecchia il divario crescente tra poveri e ricchi, e difatti si assiste all'aumento di superutilitarie (tanto che una aygo oggi mi sembra molto meno scatoletta rispetto a qualche anno fa) e vv al diradamento dei suv (che però rimangono super pachidermici, con le loro 2 tonnellate e passa).
L'esperienza mi ha insegnato che l'auto moderna funziona a meraviglia per i primi cinque anni: manutenzione quasi zero.
Poi, cominciano guai di ogni tipo, e si va verso una rapida decadenza, guai a raffica e di ogni tipo.
Il limite della vita di un'auto oggi mi sembra quello (o, quanto meno è pensata per essere cambiata ogni 5 anni): ma il portafoglio, mi chiedo, sopporta una simile turn-over?