Tutto è migliorabile e tutto è criticabile, ma io ho accolto la notizia - nell'aria già da tempo - con benevolenza: speriamo che sia la volta buona per far sì che cessi il monopolio di un "certo" organismo privato che, finora - almeno in Italia - ha potuto fare a suo piacimento il bello e il cattivo tempo in tema di auto d'epoca e di interesse storico. Organismo privato addirittura spesso più considerato dei Registri di Marca... al quale, per principio, non mi sono mai associato.
Spero poi che la lista stilata da ACI Storico possa essere riconosciuta da TUTTE le Regioni - parlo sempre per l'Italia - affinché i collezionisti VERI possano pagare una tassa di possesso adeguata, che invogli alla conservazione di quei veicoli "meritevoli di ogni tutela di legge".
Io l'ho letta tutta, ci sono "perle" notevoli, modelli che esistono solo nella fantasia di chi ha compilato la lista (Mercedes W114 e 123 CABRIO!, ma anche altri), modelli indicati con approssimazione e pressapochismo (vedi BMW Serie 3, senza distinzione tra le tre generazioni susseguitesi nel corso degli anni), esclusioni assurde, e via di questo passo.
Comunque, a prescindere da queste "perle", non mi trova d'accordo né per l'innalzamento arbitrario a 40 anni della soglia di storicità, quando le norme FIVA la fissano a 30, né per i criteri generali della compilazione (sì alle versioni alto di gamma con motori potenti a benzina, fuori il resto del mondo).
La pericolosità di questa iniziativa è che vuole porsi come riferimento per le assicurazioni, il che comporterà ulteriori difficoltà per assicurare le proprie auto anche e soprattutto agli appassionati che correttamente usano la propria storica come tale. Qualche assicurazione la adotterà sicuramente e diverrà uno strumento di lavoro per il personale delle agenzie, che ha tutto il diritto di non conoscere in dettaglio marche e modelli; l'approssimazione con cui la lista è stata redatta rende necessaria in diversi casi un'interpretazione per capire quali sono i modelli ammessi e quelli esclusi. Risultato: un casino di cui non vi era alcun bisogno.
Personalmente sono contrario alle liste in generale: per quanto possano essere fatte con le migliori intenzioni e con il massimo rigore (che non ricorre certo in questo caso), per forza di cose i criteri sono soggettivi, quindi discutibili e a forte rischio di arbitrarietà. Finiscono per assomigliare alle selezioni all'ingresso dei locali alla moda, dove si entra o si sta fuori in base agli umori del buttafuori di turno...
Comunque non ne comprendo l'utilità: se l'obiettivo è quello di scoraggiare il parassiti delle polizze, l'iniziativa è destinata al fallimento. Se per esempio si dice che la 155 è più facilmente assicurabile della Tipo, il parassita, al quale non importa il tipo di macchina, ma solo che costi poco e possa essere assicurata con la polizza storica, non farà altro che spostare i suoi (frequenti) acquisti sulla 155. A rimanere fregato sarà l'appassionato che vuole conservare la Tipo del nonno. Con buona pace di tutti.
bboxes66 ha scritto:Personalmente sono contrario alle liste in generale: per quanto possano essere fatte con le migliori intenzioni e con il massimo rigore (che non ricorre certo in questo caso), per forza di cose i criteri sono soggettivi, quindi discutibili e a forte rischio di arbitrarietà. Finiscono per assomigliare alle selezioni all'ingresso dei locali alla moda, dove si entra o si sta fuori in base agli umori del buttafuori di turno...
Comunque non ne comprendo l'utilità: se l'obiettivo è quello di scoraggiare il parassiti delle polizze, l'iniziativa è destinata al fallimento. Se per esempio si dice che la 155 è più facilmente assicurabile della Tipo, il parassita, al quale non importa il tipo di macchina, ma solo che costi poco e possa essere assicurata con la polizza storica, non farà altro che spostare i suoi (frequenti) acquisti sulla 155. A rimanere fregato sarà l'appassionato che vuole conservare la Tipo del nonno. Con buona pace di tutti.
STRAQUOTO !
- Alfa 75 3.0 6V AMERICA '87
- Alfa 75 3.0 V6 AMERICA '90 : Progetto Milano
- Alfa Spider IV 1.6 '90
- Alfa 75 TWIN SPARK '91
Personalmente non sopporto che si lucri sulla passione, la passione altrui, la nostra passione.
I quesiti che mi pongo sono:
Domanda n°1: perché l’ente privato che sinora ha agito (in Italia) in regime di monopolio non rende pubblica la lista (e si, una lista esiste già…) delle auto ventennali definibili “di interesse storico? E’ stata invitata a farlo più volte, ma la richiesta è sempre caduta nel vuoto.
Domanda n°2: il certificato di rilevanza storica (o come volete chiamarlo) che attendibilità può avere se lo si rilascia sulla base di fotografie? Ed essendo a pagamento, di fatto qualunque “parassita” – li avete definiti così - può acquistarlo
Domanda n°3: davvero oggi il fenomeno dei “parassiti delle polizze” non esiste? A me risulta il contrario ed è grazie a certificati di rilevanza storica rilasciati con troppa superficialità (spesso sulla base di foto manipolate con Photoshop grazie al quale un rottame, seppur marciante, si trasforma in una splendida auto da collezione, salvo poi rimanere coinvolta in plurimi incidenti di “ordinaria quotidianità”) che oggi in Italia diventa sempre più difficile assicurare una vera auto di interesse storico. Il parassita si iscrive, paga – o meglio, acquista - il certificato di rilevanza storica, assicura l’auto e poi tanti saluti.
Domanda n°4: degli oltre 200.000 iscritti vantati da detto ente, quanti sono i veri collezionisti e appassionati e quanti i “parassiti”?
Forse sono un ingenuo, ma ben venga la lista ACI, se davvero non ha fini di lucro. Una lista finalmente pubblica.
In questi (sic) anni di crisi, io la vedo come una buona iniziativa per invogliare soprattutto i giovani ad acquistare e conservare auto di interesse storico (ventennali) che oltre ad avere un prezzo alla loro portata, sono poi facilmente mantenibili grazie a costi di assicurazione e bollo abbordabili.
La lista, forse compilata troppo in fretta, è migliorabile – l’ho detto e lo ripeto – e può essere fatto con l’aiuto di VERI esperti e con l’aiuto di club e associazioni di VERI appassionati, a patto che le critiche siano costruttive e non fini a se stesse. La lista ACI può (potrebbe) essere un primo passo verso chiarezza e trasparenza e contro la speculazione.
Fin qui i miei personalissimi interrogativi e il mio altrettanto personale pensiero.
Il fenomeno del parassitismo è diffuso ed è il vero cancro dell'automobilismo storico. Però non ritengo che sia arginabile con una semplice lista: basta acquistare una delle vetture incluse e il gioco è fatto. Io ritengo che tutte le auto abbiano la loro diginità storica e quindi gli stessi diritti, a condizione che siano usate come storiche, e quindi non come auto di tutti i giorni. Chi intende farlo, si paghi la polizza intera e poi faccia come vuole.
Per arginare il fenomeno, si potrebbero adottare altre misure, ad esempio subordinare la polizza storica alla disponibilità nel nucleo familiare di almeno una vettura (di proprietà, aziendale, a noleggio, a qualsiasi titolo) assicurata con una polizza RCAuto normale; quanto alle certificazioni, attestano lo stato di fatto al momento dell'iscrizione; a partire dal giorno dopo la vettura può essere stravolta, e a volte succede (impianti GPL, modifiche radicali, deperimento per uso intenso e/o mancanza di manutenzione). A mio avviso, le condizioni di "storicità" andrebbero riviste periodicamente, così come come periodicamente si verificano le condizioni di sicurezza attraverso le revisioni; proprio la revisione biennale potrebbe essere l'occasione per tale verifica. Così forse si riuscirebbe a porre un freno ai profittatori che stanno mettendo in grandi difficoltà gli appassionati.
W l'Itaglia...
Premessa: non amo le liste (discriminatorie a prescindere) e gradirei che l'auto (qualsiasi modello) risultasse storica dopo non meno di vent'anni.
La mia premessa è volta alla conservazione, si, della 155 Q4, ma anche alla Tipo 1.1 del nonno.
Alla fine è un fattore naturale come nelle umane cose: chi deve comprare la macchina nuova se la compra, chi la vuole conservare se la terrà (con maggior piacere e meno sforzi conomici) per indole e per passione! PUNTO!
Così facendo si creerà in automatico la salvaguardia di un parco modelli ampissimo: dalla Skoda 105GL all'Audi 90 1.8S!
Ma ricordiamoci che il "problema" di questi signori è sempre e solo uno: FARE SOLDI!!!!
E lo si capisce chiaramente da questa lista che sembra stilata da un collezionista di farfalle più che dà un "pool" di esperti (leggi "appassionati") del settore!
IMHO
(Oo=v=oO) - Giulia e Sergio Giuliano....un nome, un destino ;+)
- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
- Tessera socio C.A.M. n°7
bboxes66 ha scritto:Il fenomeno del parassitismo è diffuso ed è il vero cancro dell'automobilismo storico. Però non ritengo che sia arginabile con una semplice lista: basta acquistare una delle vetture incluse e il gioco è fatto. Io ritengo che tutte le auto abbiano la loro diginità storica e quindi gli stessi diritti, a condizione che siano usate come storiche, e quindi non come auto di tutti i giorni. Chi intende farlo, si paghi la polizza intera e poi faccia come vuole.
Per arginare il fenomeno, si potrebbero adottare altre misure, ad esempio subordinare la polizza storica alla disponibilità nel nucleo familiare di almeno una vettura (di proprietà, aziendale, a noleggio, a qualsiasi titolo) assicurata con una polizza RCAuto normale; quanto alle certificazioni, attestano lo stato di fatto al momento dell'iscrizione; a partire dal giorno dopo la vettura può essere stravolta, e a volte succede (impianti GPL, modifiche radicali, deperimento per uso intenso e/o mancanza di manutenzione). A mio avviso, le condizioni di "storicità" andrebbero riviste periodicamente, così come come periodicamente si verificano le condizioni di sicurezza attraverso le revisioni; proprio la revisione biennale potrebbe essere l'occasione per tale verifica. Così forse si riuscirebbe a porre un freno ai profittatori che stanno mettendo in grandi difficoltà gli appassionati.