350.000esuli, 27.000 infoibati, non dimentichiamo!La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero.
GIORNO DEL RICORDO
- ghid
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GIORNO DEL RICORDO
Il Giorno del ricordo in Italia si celebra il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
"col stucco e coea pitura te fe sempre bea figura!"
La potenza è nulla, se non ce l'hai nel cervello...
...il cambio automatico lo cercherò quando non avrò più la forza di spingere la frizione...!
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Re: GIORNO DEL RICORDO
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Re: GIORNO DEL RICORDO
eh si, altro triste capitolo della storia.
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Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance
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Re: GIORNO DEL RICORDO
Non per ricordare, ma per non dimenticare......
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- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
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Re: GIORNO DEL RICORDO
BRAVISSIMO GUIDO, sai quanto amo l'Istria, il Quarnaro e la Dalmazia, forse per quella piccola traccia di sangue Fiumano, che mi scorre nelle vene assieme al lambrusco e alla Super a 98 RON!!!
NON DIMENTICHERO' MAI!!!
NON DIMENTICHERO' MAI!!!
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Re: GIORNO DEL RICORDO
giustissimo non dimenticare...
...ma sarebbe carino anche saperne qualcosa...
a scuola la storia recente non è insegnata...
...immagino che molti di noi sappiano più cose per propria cultura personale...
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Re: GIORNO DEL RICORDO
Foibe:sessant'anni di silenzi...JacoQV ha scritto:giustissimo non dimenticare...
...ma sarebbe carino anche saperne qualcosa...
a scuola la storia recente non è insegnata...
...immagino che molti di noi sappiano più cose per propria cultura personale...
Trieste, 10 feb. - "Oggi non e' una di quelle occasioni in cui si debbono dire cose nuove, oggi semplicemente e' il giorno nel quale si dice e si ricorda la verita'". Lo ha affermato alla cerimonia ufficiale nel Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza a Trieste sul carso triestino il sindaco della citta' giuliana, Roberto Dipiazza, sotto la neve e con il termometro sotto lo zero, di fronte a oltre un migliaio di perosne radunatesi nella piana. "Una verita' che per decenni e' sopravissuta attraverso le testimonianze dirette di chi ha provato sulla propria pelle il dolore dell'esodo dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia", ha aggiunto, "la stessa verita' che invece per troppo tempo e' stata rappresentata dalle pagine bianche dei libri di storia, che hanno formato generazioni di italiani ignoranti su cio' che accadde nel dopoguerra al confine orientale". E ha puntualizzato: "Ci sono voluti quasi sessant'anni perche' lo Stato si riavvicinasse alla verita'. Ci sono voluti quasi sessant'anni per ridare dignita' a quegli istriani e a quei dalmati ai quali non fu risparmiato nulla: l'invasione della Jugoslavia di Tito, la pulizia etnica, le uccisioni, l'esodo e infine il trattamento di indifferenza, se non in certe occasioni di manifesta ostilita', che a molti istriani e dalmati fu riservato al loro arrivo in Italia". Il primo cittadino, dopo avere ricordato le azioni "odiose ostili" nei confronti degli esuli a Bologna, Ancona e altre citta' italiane, ha spiegato che "la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo rappresenta un atto dovuto nei confronti di un oblio e di un silenzio ai quali deve subentrare la semplice e pura verita' dei fatti". Infine, un cenno al futuro "che e' certamente improntato verso la pacificazione, ma che deve anche portare alla riemersione sul piano culturale della presenza italiana in Istria e in Dalmazia. Dobbiamo rafforzare la memoria collettiva e con essa quello della verita' storica, non per odiare o cercare inaccettabili vendette, quanto e soprattutto per non dimenticare. Solo dalla lezione impartita dalla storia -ha aggiunto Dipiazza- si puo' costruire un futuro di pace e di liberta'". Ma questo, ha concluso il sindaco di Trieste, "e' il giorno del ricordo e il nostro pensiero deve andare principalmente a chi fu strappato alla vita e all'amore dei suoi cari da una violenza barbara che non puo' trovare alcuna giustificazione. Posiamo allora un fiore sui simboli del martirio". (AGI) Cli/Ts
...per non dimenticare



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Re: GIORNO DEL RICORDO
Da un quotidiano che mi piace leggere di tanto in tanto:
LA VOCE DEL POPOLO DI FIUME:
GIORNO DEL RICORDO, puntata speciale di Radio anch’io
Esodo e foibe, le testimonianze di una tragedia vissuta
TRIESTE – Densi gli appuntamenti che in questi giorni celebreranno, con l’apice nella cerimonia di questa mattina alla Foiba di Basovizza, la Giornata del Ricordo. Ieri mattina presso l’auditorium dell’ex Pescheria di Trieste è andata in onda una puntata speciale di Radio anch’io, talk show di Rai Radio Uno, dedicata proprio alle testimonianze di chi l’esodo e il dramma delle foibe l’ha vissuto. Condotto da Ruggero Po, giornalista Rai dal 1991 (già conduttore di Baobab, nda), il programma ha visto la partecipazione di decine di persone, quasi tutti testimoni oculari di quelle vicende, di appassionati e anche, purtroppo unica, di una classe del Liceo Petrarca.
L’INDIFFERENZA “L’indifferenza della storiografia ufficiale fino alla caduta del Muro di Berlino e alla dissoluzione della Jugoslavia – ha introdotto Po –, ha creato un grosso vuoto nell’opinione pubblica nazionale. Le due tragedie, l’esodo e le foibe, noi oggi vorremmo raccontarle attraverso le parole delle persone coinvolte, quasi settant’anni fa, da quelle tragiche esperienze. E non solamente con gli esuli, ma anche con chi di questo si occupa da anni, come il professor Giuseppe Parlato”.
Proprio a Parlato il conduttore ha chiesto di spiegare cosa sono state le foibe. “Oggi con questo termine indichiamo tutto il fenomeno delle violenze perpetrate ai danni degli italiani sul confine orientale. I primi avvenimenti risalgono a dopo l’8 settembre del 1943, mentre quelli successivi avvennero durante la primavera del 1945. Quello che si voleva attuare era l’eliminazione dell’elemento italiano e fu, anche se breve, un periodo molto intenso”.
I NUMERI Ruggero Po ha ribadito poi il concetto per cui gli storici contemporanei non sono d’accordo sui numeri chiamando in causa Parlato, che ha espresso il suo pensiero, frutto di ricerche storiche approfondite. “Sul numero degli infoibati abbiamo notizie di 4.000-4.500 persone certe – ha detto –. Il numero poi in certe interpretazioni sale fino a quasi 10.000. Probabilmente a metà strada potrebbe starci il numero meno condizionato”.
LE TESTIMONIANZE Anna Maria Mori è intervenuta per raccontare la propria esperienza di esule. Telefonicamente ha risposto, alla domanda sul perché si fuggiva. “Per la paura – ha detto –. La paura di sentirsi stranieri, di non essere capiti, di non essere liberi. Non mi piace la parola esilio, tuttavia – ha spiegato –, ci sentivamo proprio così, diversi dagli altri lì in Jugoslavia, diversi e cittadini di serie B qui in Italia”. In un articolo apparso sulla Stampa, Giuseppe Parlato ha scritto che anche a destra, dopo la proclamazione della Giornata del Ricordo, in pochi rimembrano quello che è successo. All’affermazione ha voluto rispondere l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco.
IL PERCORSO DI TRIESTE “Qui a Trieste le istituzioni hanno sempre a cuore la questione e per noi parlano le cifre. Nel 2007 abbiamo restaurato il Monumento alla Foiba di Basovizza, nel 2008 aperto il Centro di Documentazione presso lo stesso sito, il quale negli ultimi due anni ha toccato il numero di 111.475 presenze. Nel 2009 abbiamo finalmente aperto il Museo della Civiltà Istriana e Dalmata dopo anni di lotte. Penso – ha concluso l’assessore Greco –, che questi siano risultati dei quali andar fieri”.
L’entusiasmo di esser protagonisti di un programma nazionale ha lasciato spazio, durante l’intervento del presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ad un rumoroso disappunto. “Ferite che andrebbero suturate e noi vogliamo esser qui proprio per questo”, ha ribadito Ruggero Po, stemperando la tensione. Molte durante la trasmissione radiofonica le testimonianze di chi quei drammi appunto li ha vissuti: la signora Luxardo ha raccontato l’esperienza dell’Esodo da Zara, Filippa Fiore da Buie d’Istria, la signora Donatella da Udine e molti altri che hanno voluto dar testimonianza al Paese di cosa successe durante e subito dopo il conflitto, in un’area, quella dell’Adriatico orientale, che forse è alle prese ancora con una riabilitazione post trauma che sembra, purtroppo, possa durare ancora per anni.
Nicolò Giraldi
il presidente renzo tondo
«Resa giustizia agli esuli»
TRIESTE – Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, “la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo ha dato evidenza e reso giustizia al sentire di chi ha vissuto quelle tragiche vicende, durante e alla fine della Seconda guerra mondiale”. Il presidente della Regione FVG esprime, però, anche i suoi dubbi, affermando che “il passare del tempo vede diminuire la forza delle emozioni ed aumentare il rischio della dimenticanza e dell’oblio”.
Sempre sul fronte delle principali attività regionali,w per la giornata di commemorazione ricordiamo che alle ore 10 inizierà la cerimonia per il giorno del Ricordo nei pressi della Foiba di Basovizza. Promossa da Comune di Trieste, Provincia e Comitato per i Martiri delle Foibe, l’iniziativa si terrà alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Il programma della cerimonia prevede l’ingresso dei gonfaloni, l’alzabandiera, l’onore ai martiri delle foibe, la santa messa, celebrata dall’arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, la lettura della “Preghiera degli infoibati” e gli interventi delle autorità. Successivamente una delegazione si recherà a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino. Da segnalare che prima della cerimonia solenne, alle ore 9.50, nel Centro di documentazione della Foiba di Basovizza, a cura dell’Associazione Giuliani nel Mondo, sarà consegnata alla Città di Trieste una scultura lignea dal titolo “L’urlo del silenzio”, opera di Giacinto Giobbe, artista di origine istriana, che vive a Buenos Aires. (em)
http://www.edit.hr/lavoce/2010/100210/fvg.htm
LA VOCE DEL POPOLO DI FIUME:
GIORNO DEL RICORDO, puntata speciale di Radio anch’io
Esodo e foibe, le testimonianze di una tragedia vissuta
TRIESTE – Densi gli appuntamenti che in questi giorni celebreranno, con l’apice nella cerimonia di questa mattina alla Foiba di Basovizza, la Giornata del Ricordo. Ieri mattina presso l’auditorium dell’ex Pescheria di Trieste è andata in onda una puntata speciale di Radio anch’io, talk show di Rai Radio Uno, dedicata proprio alle testimonianze di chi l’esodo e il dramma delle foibe l’ha vissuto. Condotto da Ruggero Po, giornalista Rai dal 1991 (già conduttore di Baobab, nda), il programma ha visto la partecipazione di decine di persone, quasi tutti testimoni oculari di quelle vicende, di appassionati e anche, purtroppo unica, di una classe del Liceo Petrarca.
L’INDIFFERENZA “L’indifferenza della storiografia ufficiale fino alla caduta del Muro di Berlino e alla dissoluzione della Jugoslavia – ha introdotto Po –, ha creato un grosso vuoto nell’opinione pubblica nazionale. Le due tragedie, l’esodo e le foibe, noi oggi vorremmo raccontarle attraverso le parole delle persone coinvolte, quasi settant’anni fa, da quelle tragiche esperienze. E non solamente con gli esuli, ma anche con chi di questo si occupa da anni, come il professor Giuseppe Parlato”.
Proprio a Parlato il conduttore ha chiesto di spiegare cosa sono state le foibe. “Oggi con questo termine indichiamo tutto il fenomeno delle violenze perpetrate ai danni degli italiani sul confine orientale. I primi avvenimenti risalgono a dopo l’8 settembre del 1943, mentre quelli successivi avvennero durante la primavera del 1945. Quello che si voleva attuare era l’eliminazione dell’elemento italiano e fu, anche se breve, un periodo molto intenso”.
I NUMERI Ruggero Po ha ribadito poi il concetto per cui gli storici contemporanei non sono d’accordo sui numeri chiamando in causa Parlato, che ha espresso il suo pensiero, frutto di ricerche storiche approfondite. “Sul numero degli infoibati abbiamo notizie di 4.000-4.500 persone certe – ha detto –. Il numero poi in certe interpretazioni sale fino a quasi 10.000. Probabilmente a metà strada potrebbe starci il numero meno condizionato”.
LE TESTIMONIANZE Anna Maria Mori è intervenuta per raccontare la propria esperienza di esule. Telefonicamente ha risposto, alla domanda sul perché si fuggiva. “Per la paura – ha detto –. La paura di sentirsi stranieri, di non essere capiti, di non essere liberi. Non mi piace la parola esilio, tuttavia – ha spiegato –, ci sentivamo proprio così, diversi dagli altri lì in Jugoslavia, diversi e cittadini di serie B qui in Italia”. In un articolo apparso sulla Stampa, Giuseppe Parlato ha scritto che anche a destra, dopo la proclamazione della Giornata del Ricordo, in pochi rimembrano quello che è successo. All’affermazione ha voluto rispondere l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco.
IL PERCORSO DI TRIESTE “Qui a Trieste le istituzioni hanno sempre a cuore la questione e per noi parlano le cifre. Nel 2007 abbiamo restaurato il Monumento alla Foiba di Basovizza, nel 2008 aperto il Centro di Documentazione presso lo stesso sito, il quale negli ultimi due anni ha toccato il numero di 111.475 presenze. Nel 2009 abbiamo finalmente aperto il Museo della Civiltà Istriana e Dalmata dopo anni di lotte. Penso – ha concluso l’assessore Greco –, che questi siano risultati dei quali andar fieri”.
L’entusiasmo di esser protagonisti di un programma nazionale ha lasciato spazio, durante l’intervento del presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ad un rumoroso disappunto. “Ferite che andrebbero suturate e noi vogliamo esser qui proprio per questo”, ha ribadito Ruggero Po, stemperando la tensione. Molte durante la trasmissione radiofonica le testimonianze di chi quei drammi appunto li ha vissuti: la signora Luxardo ha raccontato l’esperienza dell’Esodo da Zara, Filippa Fiore da Buie d’Istria, la signora Donatella da Udine e molti altri che hanno voluto dar testimonianza al Paese di cosa successe durante e subito dopo il conflitto, in un’area, quella dell’Adriatico orientale, che forse è alle prese ancora con una riabilitazione post trauma che sembra, purtroppo, possa durare ancora per anni.
Nicolò Giraldi
il presidente renzo tondo
«Resa giustizia agli esuli»
TRIESTE – Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, “la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo ha dato evidenza e reso giustizia al sentire di chi ha vissuto quelle tragiche vicende, durante e alla fine della Seconda guerra mondiale”. Il presidente della Regione FVG esprime, però, anche i suoi dubbi, affermando che “il passare del tempo vede diminuire la forza delle emozioni ed aumentare il rischio della dimenticanza e dell’oblio”.
Sempre sul fronte delle principali attività regionali,w per la giornata di commemorazione ricordiamo che alle ore 10 inizierà la cerimonia per il giorno del Ricordo nei pressi della Foiba di Basovizza. Promossa da Comune di Trieste, Provincia e Comitato per i Martiri delle Foibe, l’iniziativa si terrà alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Il programma della cerimonia prevede l’ingresso dei gonfaloni, l’alzabandiera, l’onore ai martiri delle foibe, la santa messa, celebrata dall’arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, la lettura della “Preghiera degli infoibati” e gli interventi delle autorità. Successivamente una delegazione si recherà a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino. Da segnalare che prima della cerimonia solenne, alle ore 9.50, nel Centro di documentazione della Foiba di Basovizza, a cura dell’Associazione Giuliani nel Mondo, sarà consegnata alla Città di Trieste una scultura lignea dal titolo “L’urlo del silenzio”, opera di Giacinto Giobbe, artista di origine istriana, che vive a Buenos Aires. (em)
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Re: GIORNO DEL RICORDO
A tal proposito vorrei inserire alcune foto significative che ho scattato personalmente in uno dei miei vari viaggi in Istria...
Ecco la passeggiata a mare di Ossero sull'isola di Cherso nel golfo del Quarnaro:

Ecco il piccolissimo abitato di Ustrine sempre sull'isola di Cherso, sempre nel Quarnaro:

A Ustrine si trova ancora qualche Italiano originale...
Sempre Ustrine:

Questa è una foto cimelio che mette in evidenza le testimonianza di un Italia perduta a Grisignana in Istria:

Altra testimonianza di un Italia perduta a Pinguente sempre in istria, questa scritta oggi è scomparsa a causa del restauro della casa dove era stata scritta molti anni or sono:

Un bellissimo Golfo al Vallone di Cherso, sull'omonima Isola di Cherso, nel Quarnaro....


Una bella scogliera a Lussingrande sull'Isola di Lussino nel quarnaro....

Orsera in piena Istria ecco il Canale di Lemme...uno dei pochi fiordi del bacino mediterraneo:

.......
Ecco la passeggiata a mare di Ossero sull'isola di Cherso nel golfo del Quarnaro:

Ecco il piccolissimo abitato di Ustrine sempre sull'isola di Cherso, sempre nel Quarnaro:

A Ustrine si trova ancora qualche Italiano originale...
Sempre Ustrine:

Questa è una foto cimelio che mette in evidenza le testimonianza di un Italia perduta a Grisignana in Istria:

Altra testimonianza di un Italia perduta a Pinguente sempre in istria, questa scritta oggi è scomparsa a causa del restauro della casa dove era stata scritta molti anni or sono:

Un bellissimo Golfo al Vallone di Cherso, sull'omonima Isola di Cherso, nel Quarnaro....


Una bella scogliera a Lussingrande sull'Isola di Lussino nel quarnaro....

Orsera in piena Istria ecco il Canale di Lemme...uno dei pochi fiordi del bacino mediterraneo:

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Re: GIORNO DEL RICORDO
Un bel video con un sottofondo di una bella canzone di Fabrizio De Andrè:
http://www.youtube.com/watch?v=icBriPHO ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=icBriPHO ... re=related
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Re: GIORNO DEL RICORDO


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