L'essenza delle anteguerra (pre war car)
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- Alfista TI
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L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Mi permetto di aggiungere un nuovo topic allargando il discorso non solo alle Alfa ma alle ante guerra in particolare.
Ho preso la mia prima Mathis del 1927 quasi per caso, in società con un amico, a 24 anni, con l'idea di giocarci un pò e poi di rivenderla. Già dopo una settimana che l'avevo in garage mi son detto che quell'auto non l'avrei mai più venduta: ho liquidato l'amico ed ancora oggi ce l'ho. Son passati ormai quasi vent'anni.....
Queste vetture, in particolare quelle fino al 1930 (+/-), caratterizzate dalla carrozzeria con i parafanghi separati, hanno un fascino enorme (almento per me...) e trasmettono sensazioni impagabili. Tecnicamente sono intriganti nella loro semplicità: lo chassis di prassi è in acciaio a T o doppia T o U a 90°, di fatto due longheroni paralleli con qualche traversa, tenuta unita con grossi chiodi ribattuti o con le primissime saldature. Motore longitudinale in linea, spesso in ghisa, sempre anteriore, solitamente monocarburatore laterale o verticale, valvole spesso laterali, basso numero di giri. Trazione posteriore. Pavimento abitacolo fatto con assi di legno trasversali. Carrozzeria torpedo o chiusa, a volte Weymann, ma sempre fatta con fogli di sottile lamierino inchiodati ad intelaiature di legno. Abitacoli spaziosi, con sedili uniti, (non esistevano salvo per gli strapuntini delle limousine i sedili singoli). Volante a destra, cambio a 3 o 4 rapporti, freni a bacchetta, ovviamente non servo-assistiti, (dopo qualche frenata seria, tipo in discesa, tremano le gambe.....), poco peso, (800-900 kg.). Impianto elettrico a 6 volts, con magnete o alternatore. Avviamento con motorino ma spesso la manovella è più comoda.... Sospensioni a balestre longitudinali, assali unici, (le ruote indipendenti sono arrivate pochi anni dopo). Anticipo alle volte automatico ma spesso ancora manuale, (le mie l'hanno automatico, ma ho guidato spesso auto con quello manuale: se non sei pronto basta un cavalcavia per far spegnere il motore...). Su strada sono auto buone da guidare in pianura, con velocità di crocierà che possono esser anche limitate, (ricordo i 40/50 all'ora di una Fiat 509) ma non è sempre detto, (la mia più grande può girar tranquillamente in autostrada intorno agli 80 all'ora, e ce ne sono con velocità di crociera anche intorno ai 100 km/h). Soffrono moltissimo invece la salita, (costringono ad usare marce basse, spesso molto corte) e la discesa, (la frenata spesso è più un rallentamento...).
Le Alfa erano forse le più sportive, con motori con potenze/litro più elevate delle altre vetture, ulteriormente accentuate con l'adozione alle volte del compressore volumetrico tipo Roots. Tamburi di grandi dimensioni consentivano una miglior frenata, carrozzerie leggere e ribassate permettevano di contenere il peso e di migliorare quindi le prestazioni. A livello di chassis e di altre soluzioni tecniche, Alfa Romeo è sempre stata un pò conservativa: puntava tutto sul motore, meraviglioso ed avanti anni luce rispetto alla concorrenza, ma per il resto altri, ad esempio Lancia, erano più arditi nel ricercare alternative tecniche.
Gli anni Venti sono stati grandiosi per molti marchi, o per doti tecniche (ricordo ad esempio le Voisin), o per il lusso, (IF ad esempio) o altro. Erano anni in cui in tanti si buttavano portando ingegno in un terreno ancora vergine. Niente di simile rispetto ad oggi.....
Ho preso la mia prima Mathis del 1927 quasi per caso, in società con un amico, a 24 anni, con l'idea di giocarci un pò e poi di rivenderla. Già dopo una settimana che l'avevo in garage mi son detto che quell'auto non l'avrei mai più venduta: ho liquidato l'amico ed ancora oggi ce l'ho. Son passati ormai quasi vent'anni.....
Queste vetture, in particolare quelle fino al 1930 (+/-), caratterizzate dalla carrozzeria con i parafanghi separati, hanno un fascino enorme (almento per me...) e trasmettono sensazioni impagabili. Tecnicamente sono intriganti nella loro semplicità: lo chassis di prassi è in acciaio a T o doppia T o U a 90°, di fatto due longheroni paralleli con qualche traversa, tenuta unita con grossi chiodi ribattuti o con le primissime saldature. Motore longitudinale in linea, spesso in ghisa, sempre anteriore, solitamente monocarburatore laterale o verticale, valvole spesso laterali, basso numero di giri. Trazione posteriore. Pavimento abitacolo fatto con assi di legno trasversali. Carrozzeria torpedo o chiusa, a volte Weymann, ma sempre fatta con fogli di sottile lamierino inchiodati ad intelaiature di legno. Abitacoli spaziosi, con sedili uniti, (non esistevano salvo per gli strapuntini delle limousine i sedili singoli). Volante a destra, cambio a 3 o 4 rapporti, freni a bacchetta, ovviamente non servo-assistiti, (dopo qualche frenata seria, tipo in discesa, tremano le gambe.....), poco peso, (800-900 kg.). Impianto elettrico a 6 volts, con magnete o alternatore. Avviamento con motorino ma spesso la manovella è più comoda.... Sospensioni a balestre longitudinali, assali unici, (le ruote indipendenti sono arrivate pochi anni dopo). Anticipo alle volte automatico ma spesso ancora manuale, (le mie l'hanno automatico, ma ho guidato spesso auto con quello manuale: se non sei pronto basta un cavalcavia per far spegnere il motore...). Su strada sono auto buone da guidare in pianura, con velocità di crocierà che possono esser anche limitate, (ricordo i 40/50 all'ora di una Fiat 509) ma non è sempre detto, (la mia più grande può girar tranquillamente in autostrada intorno agli 80 all'ora, e ce ne sono con velocità di crociera anche intorno ai 100 km/h). Soffrono moltissimo invece la salita, (costringono ad usare marce basse, spesso molto corte) e la discesa, (la frenata spesso è più un rallentamento...).
Le Alfa erano forse le più sportive, con motori con potenze/litro più elevate delle altre vetture, ulteriormente accentuate con l'adozione alle volte del compressore volumetrico tipo Roots. Tamburi di grandi dimensioni consentivano una miglior frenata, carrozzerie leggere e ribassate permettevano di contenere il peso e di migliorare quindi le prestazioni. A livello di chassis e di altre soluzioni tecniche, Alfa Romeo è sempre stata un pò conservativa: puntava tutto sul motore, meraviglioso ed avanti anni luce rispetto alla concorrenza, ma per il resto altri, ad esempio Lancia, erano più arditi nel ricercare alternative tecniche.
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Complimenti Nivola. Tu sei uno dei pochi conoscitori di queste auto!!!!




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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
A me le ante guerra piacciono moltissimo, anche se ammetto di come siano di difficile utilizzo, ma hanno un fascino incredibile!
Nivola dai cerca di farci vedere le tue!!!

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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
complimenti nivola, una bella descrizione
in questa fascia temporale così poco conosciuta.

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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Erano in solido metallo forgiato a mano per durare una vita intera. A volte ci sorprendono durando anche oltre.Sarà così anche per le macchine d'oggi?. Nivola , in attesa di una risposta per una domanda così difficile
, posta qualche foto delle tue vecchiette 


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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Non sono difficili da guidare, anzi... ci si deve solo far l'abitudine. Le vere difficoltà vengono dagli altri veicoli presenti sulla strada, guidati da gente ignorante che non capisce che accellerazione, tenuta di strada, frenata delle auto moderne sono ben altra cosa di quelle di auto degli anni Venti...
Le foto: prima o poi, quando avrò tempo....
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Io guidai una Fiat 509 di un mio amico anche lui assai datatello....e vi assicuro che presa l'abitudine alla frenatura, al pedale del gas a chiodo al centro della pedaliera, e alla regolazione dell'anticipo per il resto girare con una di quelle nonnette è bellissimo!!!!
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Mi aggrego ai complimenti di tutti per la tua perizia a riguardo le "nonne" dell'automobilismo
Hanno davvero un fascino enorme, penalizzato oggi dalla grave mancanza di cultura automobilistica della gran parte della gente, in particolar modo dei quali dovrebbero preservarne la storia, la memoria e la conservazione per le future generazioni

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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Quotone!!sergio105 ha scritto:Mi aggrego ai complimenti di tutti per la tua perizia a riguardo le "nonne" dell'automobilismo![]()
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Non è una Alfa ma a me una Fiat 525 come questa che aveva un motore a 6 cilindri in llinea ed era molto elegante, piacerebbe davvero tantissimo!!!
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
ed ha un motore che ronfa, morbidoso e docile già a bassissimo numero di giri, (il minimo è a poco più di 300 giri...), assolutamente godibile in pianura.AR115.116.932 ha scritto:Non è una Alfa ma a me una Fiat 525 come questa che aveva un motore a 6 cilindri in llinea ed era molto elegante, piacerebbe davvero tantissimo!!!
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Infatti quella è una bellissima macchina, come mi stra piace l'Ardita 2500 6 cilindri....bellissima anche nella versione berlina come questa:
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Ma la cosa anteguerra che preferisco è questa grossissima macchinona a svariate caldaie e turbine a vapore....velocissima e stabile grazie all'invenzione (Ansaldo) degli stabilizzatori giroscopici, montati proprio in versione inedita in questo gioiello del 1900....ma...
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Non l'ho mai provata nemmeno io un'auto anteguerra. Nemmeno ci sono mai salito. E' un'esperienza che mi piacerebbe fare.
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
vieni a trovarmi !giomartello ha scritto:Non l'ho mai provata nemmeno io un'auto anteguerra. Nemmeno ci sono mai salito. E' un'esperienza che mi piacerebbe fare.
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Io ho guidato questa, una Fiat 509 immatricolata l'8 Luglio del 1929 a Palermo ha le sue targhe originali e il libretto ancora con i timbri del R.A.C.I. (oggi A.C.I.)....è stata interamente riportata all'originalità dopo che per salvarla dalle fusioni di stato imposte dal Regime Fascista, venne trasformata in camioncino, il proprietario, un vetusto signore di Ca' Di Sola (MO), la trovò durante una vacanza in Sicilia in una masseria in uno stato disperato, siccome la macchina gli ricordava la sua infanzia, la comperò portandola dalla Provincia di Palermo a quella di Modena, e la restaurò personalmente e in modo impressionante, lui ha ricorstruito meccanica e carrozzeria e la moglie si è deidcata alle tappezzerie, e alle finiture degli interni, dopo anni di lavoro la vettura solca con assoluta regolarità le strade, e in una occasione andò con le proprie ruote e in Autostrada, da Modena a Villafranca di Verona al Museo Nicolis...pensate solo vederla in autostrada questa macchina progettata e costruita negli anni 20, questo mi piace delle ante guerra, il fatto che sono belle, fatte benissimo e eterne, hanno anima e sono vive, come tutti i mezzi meccanici possibili dalle auto ai camion alle navi....
Ecco la copia del Libretto dell'epoca attestante i dati di prima immatricolazione pensate il 1929:
Ed ecco la vettura è una Torpedo cabriolet a due file di sedili, è bellissima...e fa tanta tenerezza a vederla e sentirla andare, specie quando la guida colui che l'ha resuscitata che anche lui è vecchino poverino....
Ecco un particolare del bellissimo parasassi in opzione che proteggeva i delicati radiatori a nido d'ape, sullo stesso un bel fregio anch'esso opzionale che funge anche da termometro dell'acqua...ricordiamoci che queste vetture raffreddavano per il naturale principio del termosifone...
Ecco l'interno con un dettaglio del posto di guida e del quadro strumenti, ovviamente illuminato, l'acceleratore è al centro della pedaliera, sul volante il comando dell'anticipo dell'accensione che non era automatico e andava regolato al salire o scendere di giri del piccolo motore 900 di cilindrata, ma tecnologico, per l'epoca, è un corsa lunga a 4 cilindri ma con valvole in testa e pensate albero a cammes in testa, è molto avanzato e moderno per il tempo come motore...
ed eccola che se ne va con il suo padrone alla guida, e tutti i fanali e il fanaletto acceso...non è uno spettacolo????
Dovreste sentirla andare, una volta azzeccate le cambiate e l'anticipo il suo monoalbero di meno di un litro di cilindrata e regolarissimo e dolce e l'acceleratore che comanda un piccolo carburatore Zenith laterale, risponde docile, vi dico che è anche silenzioso come motore, e una volta presa la mano la macchina è dolce nella guida, ovviamente occorre prestare grandissima attenzione nelle frenate, che sono infinite, e nell'anticipare le scalate nelle manovre brusche si deve stare attentissimi....ma vi assicuro che andare in giro con questa è fantastico tutti ma proprio tutti ti guardano sbigottiti, molto di più che se uno girasse con l'ultima Ferrari o Lamborghini o Aston Martin prodotta....troppo bello!
Poi qui si guida la storia, si porta a spasso un oggetto pensato e prodotto ben 90 anni fa e immatricolato ben 81 anni fa...e non è certo poco!
Ecco la copia del Libretto dell'epoca attestante i dati di prima immatricolazione pensate il 1929:
Ed ecco la vettura è una Torpedo cabriolet a due file di sedili, è bellissima...e fa tanta tenerezza a vederla e sentirla andare, specie quando la guida colui che l'ha resuscitata che anche lui è vecchino poverino....
Ecco un particolare del bellissimo parasassi in opzione che proteggeva i delicati radiatori a nido d'ape, sullo stesso un bel fregio anch'esso opzionale che funge anche da termometro dell'acqua...ricordiamoci che queste vetture raffreddavano per il naturale principio del termosifone...
Ecco l'interno con un dettaglio del posto di guida e del quadro strumenti, ovviamente illuminato, l'acceleratore è al centro della pedaliera, sul volante il comando dell'anticipo dell'accensione che non era automatico e andava regolato al salire o scendere di giri del piccolo motore 900 di cilindrata, ma tecnologico, per l'epoca, è un corsa lunga a 4 cilindri ma con valvole in testa e pensate albero a cammes in testa, è molto avanzato e moderno per il tempo come motore...
ed eccola che se ne va con il suo padrone alla guida, e tutti i fanali e il fanaletto acceso...non è uno spettacolo????
Dovreste sentirla andare, una volta azzeccate le cambiate e l'anticipo il suo monoalbero di meno di un litro di cilindrata e regolarissimo e dolce e l'acceleratore che comanda un piccolo carburatore Zenith laterale, risponde docile, vi dico che è anche silenzioso come motore, e una volta presa la mano la macchina è dolce nella guida, ovviamente occorre prestare grandissima attenzione nelle frenate, che sono infinite, e nell'anticipare le scalate nelle manovre brusche si deve stare attentissimi....ma vi assicuro che andare in giro con questa è fantastico tutti ma proprio tutti ti guardano sbigottiti, molto di più che se uno girasse con l'ultima Ferrari o Lamborghini o Aston Martin prodotta....troppo bello!
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Io, lo so, non sono normale ma quando vedo di queste robe in giro e perfettamente funzionanti mi commuovo e in taluni casi, non so perchè non posso trattenere le lacrime, sono così fin da bambino, quando piansi davanti a un vecchio 682N prima versione in A1 che arrancava sotto sforzo con il suo grosso 6 cilindri diesel aspirato fumante quasi come un lamento ma che stoico e fedele serviva il suo padrone compiendo il proprio lavoro...
Quando mio padre porto via la 1750 piansi per 3 giorni di fila, e ancora oggi mi commuovo de vedo per esempio una fiat 500 in autostrada che viaggia!!!
Non so il perchè ma sono un deficente così che ci devo fare??????
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Bellissimo il parasassi ed il tappo con il termometro: sono un sacco di anni che voglio costruire il riparo per il radiatore, ed il tappo con il termometro l'ho cercato tanto senza mai trovarlo !!!! Bello anche il fanale laterale con lo specchio: fa molto Alfa 6C !
La 509 è stata la prima anteguerra che ho guidato, ed è relativamente faticosa avendo pochissima potenza. Salendo di cilindrata la guida diventa più agevole, anche se magari lo sterzo e la frenata sono più duri.
Comunque sono auto davvero robuste: con le mie non sono mai restato a piedi. Magari ho dovuto fermarmi a bordo strada, ma con due cacciavite, un pò di fil di ferro e qualche chiave si riparte sempre.
Una cosa curiosa: l'officina dove vado per il collaudo mi ha fatto vedere le emissioni. Sono davvero basse, molto inferiori al Duetto, per esempio. La motivazione me l'ha fornita un ingegnere: si tratta di motori a combustione magra, (dovevano funzionare con la benzina di scarsissima qualità all'epoca esistente), con circolazione dell'acqua a termosifone e quindi con temperature d'esecizio intorno ai 100°, tali da garantire una combustione ottimale. I consumi sono relativamente contenuti: la mia 4 cilindri 1200 cc, peso 850 kg., fa i 12-13 km./litro. La 6 cilindri, cilindrata tra 2400 e 3000 cc., fa +/- i 10.
La 509 è stata la prima anteguerra che ho guidato, ed è relativamente faticosa avendo pochissima potenza. Salendo di cilindrata la guida diventa più agevole, anche se magari lo sterzo e la frenata sono più duri.
Comunque sono auto davvero robuste: con le mie non sono mai restato a piedi. Magari ho dovuto fermarmi a bordo strada, ma con due cacciavite, un pò di fil di ferro e qualche chiave si riparte sempre.
Una cosa curiosa: l'officina dove vado per il collaudo mi ha fatto vedere le emissioni. Sono davvero basse, molto inferiori al Duetto, per esempio. La motivazione me l'ha fornita un ingegnere: si tratta di motori a combustione magra, (dovevano funzionare con la benzina di scarsissima qualità all'epoca esistente), con circolazione dell'acqua a termosifone e quindi con temperature d'esecizio intorno ai 100°, tali da garantire una combustione ottimale. I consumi sono relativamente contenuti: la mia 4 cilindri 1200 cc, peso 850 kg., fa i 12-13 km./litro. La 6 cilindri, cilindrata tra 2400 e 3000 cc., fa +/- i 10.
- Spiderfrek
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Fantastico, infatti debbo dire che lo stesso proprietario di questa 509 possiede anche una bellissima Balilla 3M prima serie spide 2 posti, davvero bella e gradevole da vedere, che pur essendo una economica, è bellina e sfiziosissima....da guidare, anche se ha un motore a valvole laterali è molto più facile...un altra cosa in pratica!
Eccola le foto non sono il massimo, ma guardate che bellina io impazzirei per un oggettino del genere...
Il piccolissimo 4 cilindri in linea da meno di un litro a valvole laterali, semplicissimo e robustissimo....
Il particolare del posto della "Suocera"...sembra la macchina di paperino...
E il posto di guida...
Non è bellina da matti?
Eccola le foto non sono il massimo, ma guardate che bellina io impazzirei per un oggettino del genere...
Il piccolissimo 4 cilindri in linea da meno di un litro a valvole laterali, semplicissimo e robustissimo....
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E il posto di guida...
Non è bellina da matti?
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- giomartello
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Re: L'essenza delle anteguerra (pre war car)
Te l'ho promesso tempo fa, e prima o poi arriverò.nivola ha scritto:vieni a trovarmi !giomartello ha scritto:Non l'ho mai provata nemmeno io un'auto anteguerra. Nemmeno ci sono mai salito. E' un'esperienza che mi piacerebbe fare.

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L'età di un uomo si misura dal costo dei suoi giocattoli.

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