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Re: Mr. maglione blu

Inviato: 02 ago 2011 17:39
da Duetto91
Per fare profitti bisogna vendere le auto, Fiat è rimasta concettualmente negli anni 60 dove per vendere bisognava solo produrre, oggi devi dare al mercato ciò che il mercato chiede, ad esempio un bel cambio automatico ed una gamma di motori adeguata sennò finisce come con la Nuova Gulietta inizia col botto e poi si ritrova di nuovo dietro alla "solita" Golf, ma anche alla Focus e tra breve alla Astra, :roll: :roll: :roll:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 17 ago 2011 10:32
da Carlo
ar75 ha scritto:
Carlo ha scritto:FT di oggi

Porsche operating profit up 59%

Nei primi 6 mesi del 2011 i profitti operativi sono saliti da 675 mln di € a 1.1 miliardi di €.
HAnno un margine di profitto del 20%!!!
Audi ha un margine operativo del 12%
Mercedes dell' 11
BMW del 12
e la FIAT dove sta ? :lol:
Sole 24 ore di oggi.
La Tata vuole rivedere la JV con FIAT, alleanza a rischio. Secondo Ratan Tata il 50% dell'investimento fatto sino ad oggi in Fiat India e' andato perso :shock: :shock:
I traget di vendita negli USA (50'000 modelli commercializzati entro fine anno) rivisti al ribasso (ad oggi vendute 8'500 auto).
E il titolo , anche oggi, e' tra quelli con il maggior ribasso.....
Tira una gran brutta aria

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 17 ago 2011 11:45
da STESPIT
Purtroppo non basta cambiare le targhette e i nomi alle automobili per convincere il grande pubblico, specie di un mercato estero, oltre tutto, anch'esso, in grave crisi.... mi dispiace, ma i capitani di simili imprese avrebbero dovuto immaginarlo...

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 17 ago 2011 17:43
da Carlo
Vedo che non sono l unico ad aver notato certi dati.
Tratto da Internet


L'unico lato positivo delle crisi epocali resta sempre lo stesso, crollano i bluff epocali.
Marchionne aveva annunciato 50mila Cinquecento come target di vendita nel mercato Usa per l'anno in corso, peccato che ad oggi si sia vicini forse alle novemila
La crisi non c'entra, a meno che qualcuno sostenga che gli uffici studi e marketing del Top Manager alcuni mesi fa non fossero in grado di stimare con professionalità scenari e dati macroeconomici del mercato in questione. No, il problema viene da lontano, e tutti i manager e addetti ai lavori lo sanno: vendere auto significa progettarle bene, pianificando per anni con scienza e borselllino, e poi organizzare e mantenere robuste reti distributive. Il resto e' chiacchera.

I comportamenti degli operai di Mirafiori o Pomigliano, le diatribe socio psico cultu con i sindacati italiani (sempre attenti ai falsi problemi) per quanto interessino le nostre cronache pilotate, sono
purtroppo abbastanza irrilevanti sui mercati globali. Senza management di qualita', pianificazioni serie e azionisti in grado di investire, le auto non si vendono ed i profitti non si fanno.

Invece la responsabile di mercato Usa della Fiat, tal dr.sa Soave, una che evidentemente non si scompone, continua a parlare come nulla fosse, come fosse una Lapo qualunque, di grandi eventi per lanciare la cinquecento, ultimo uno a Times square a New York. Peccato che il suo Capo la smentisca, di fatto. Marchionne ammette che la rete vendita Usa non e' pronta secondo i tempi previsti.
Come Bankomat da tempo si sforza di spiegare, solo negli ultimi tempi seguito da ben più autorevoli giornalisti e commentatori quali Massimo Mucchetti, il mito Marchionne va sfatato. L'uomo ha tappato con destrezza finanziaria i buchi di una Fiat a fine corsa e organizzato una callida ritirata strategica
dei suoi azionisti dalle responsabilità del mercato auto in Italia. Ma il tutto condito con supponenza pseudoculturale che mal si addicono a chi , in fondo, non pare un grande intellettuale. Ne' un grande manager dell'auto.
Trovate il tutto sul Sole 24 ore di oggi, o forse anche altrove, per la verita' un po' camuffato in un articolo che parte dal declino borsistico del titolo fiat e che parla come al solito di crisi dei mercati tentando così di diluire nello scenario macro le specifiche responsabilità del gruppo dirigente Fiat.
Poi, se leggete bene, almeno sul Sole scoprite anche una durissima dichiarazione del Partner indiano Ratan Tata, un industriale vero, che si lecca le ferite della joint venture con Fiat in India. E vuole rivedere i patti relativi perché fino ad ora ha solo condiviso perdite, a fronte di previsioni di volumi sbagliate.
L'Illustrato Fiat con la testata La Stampa, a differenza del Sole, non cita le gravi dichiarazioni di Tata, diciamo non proprio l'ultimo venuto sulla scena industriale mondiale...Ma pazienza. Il grave e' che a Torino sono ancora convinti di essere grandi industriali ed esperti di automobili e di aver fatto un favore ed un gesto di nobile grazia a consentire al Signor Ratan Tata di essere socio.

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ago 2011 10:31
da macmariomario
................ossia il pesce puzza sempre dalla testa.............. comunque maglione blu se mai se ne va' con una buona uscita migliardaria e gli operai con il cuko per terra...............cose già viste :evil:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ago 2011 10:51
da JacoQV
Il costo sociale di Fiat è enorme e la paghiamo noi da 60 anni.
In un Paese veramente capitalista ( i.e. Stati Uniti ) sarebbe fallita decenni fa, come infatti è successo con Chrysler.
Gli operai di Fiat che lavorino o no li paghiamo noi, la CIG è stata INVENTATA per la Fiat, gli Agnelli hanno sempre fatto i signori coi nostri soldi.
Adesso hanno comprato una ditta fallita e con prodotti datati e ci propongono questi prodotti come se fossero oro quando invece è forse forse ottone.

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ago 2011 11:58
da Carlo
Non ci posso credere :shock: :shock: :shock: :o :o :o :o :o

Questo e' un articolo che pubblica oggi La Stampa !!!

Economia
18/08/2011 - IL LINGOTTO CONTINUA L’ESPANSIONE NEI MERCATI EMERGENTI
Fiat corre in India e punta sulla Russia
LUIGI GRASSIA

La Fiat sempre più internazionale migliora la sua posizione in India e potrebbe presto espandersi in un altro mercato emergente: secondo l’agenzia d’informazione russa «Ria Novosti» il Lingotto starebbe progettando di aprire uno stabilimento a San Pietroburgo.

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
E poi dicono dell stampa del ventennio.... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ago 2011 12:59
da macmariomario
JacoQV ha scritto:Il costo sociale di Fiat è enorme e la paghiamo noi da 60 anni.
In un Paese veramente capitalista ( i.e. Stati Uniti ) sarebbe fallita decenni fa, come infatti è successo con Chrysler.
Gli operai di Fiat che lavorino o no li paghiamo noi, la CIG è stata INVENTATA per la Fiat, gli Agnelli hanno sempre fatto i signori coi nostri soldi.
Adesso hanno comprato una ditta fallita e con prodotti datati e ci propongono questi prodotti come se fossero oro quando invece è forse forse ottone.

Se Ti presenti alle prossime elezioni Ti do' il mio voto :cheers: :thuml:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ago 2011 14:00
da STESPIT
Come dice Mario, cose davvero già viste e ri-viste, purtroppo, un'azienda, la Fiat, che dopo la fine del contingentamento delle vetture straniere importate in Italia, è finita essa stessa....

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ago 2011 14:20
da Carlo
Carlo ha scritto:Non ci posso credere :shock: :shock: :shock: :o :o :o

Questo e' un articolo che pubblica oggi La Stampa !!!

Economia
18/08/2011 - IL LINGOTTO CONTINUA L’ESPANSIONE NEI MERCATI EMERGENTI
Fiat corre in India e punta sulla Russia
LUIGI GRASSIA

La Fiat sempre più internazionale migliora la sua posizione in India e potrebbe presto espandersi in un altro mercato emergente: secondo l’agenzia d’informazione russa «Ria Novosti» il Lingotto starebbe progettando di aprire uno stabilimento a San Pietroburgo.

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
E poi dicono dell stampa del ventennio.... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Nello stesso momento il corriere pubblica
la casa torinese cede lo scettro di leader sul mercato carioca alla volkswagen
Fiat nell'occhio del ciclone
Ora il Brasile zavorra il Lingotto
Timori per le vendite della 500 in Nord America. E Tata vuole rinegoziare i termini dell'accordo di joint-venture
La casa torinese cede lo scettro di leader sul mercato carioca alla volkswagen

Fiat nell'occhio del ciclone
Ora il Brasile zavorra il Lingotto

Timori per le vendite della 500 in Nord America. E Tata vuole rinegoziare i termini dell'accordo di joint-venture

MILANO - Prima in asta di volatilità per eccesso di ribasso (-7% in prima mattinata, con tutti i titoli della galassia Exor in difficoltà), poi ripartono le contrattazioni sul titolo Fiat, nell'occhio del ciclone per i dati sulle immatricolazioni in Brasile. Mercoledì è emerso che sul mercato carioca - nei primi quindici giorni di agosto - le immatricolazioni Fiat sono scese del 4,4% a fronte di un mercato in crescita dell'1,7%. Di conseguenza, il Lingotto ha visto scendere la propria quota di mercato, perdendo il primato tra i costruttori in favore di Volkswagen.

:o :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :o :evil: :evil:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 19 ago 2011 12:14
da Duetto91
Carlo ha scritto:
Carlo ha scritto:Non ci posso credere ( .... )

Questo e' un articolo che pubblica oggi La Stampa !!!

Economia
18/08/2011 - IL LINGOTTO CONTINUA L’ESPANSIONE NEI MERCATI EMERGENTI
Fiat corre in India e punta sulla Russia
LUIGI GRASSIA

La Fiat sempre più internazionale migliora la sua posizione in India e potrebbe presto espandersi in un altro mercato emergente: secondo l’agenzia d’informazione russa «Ria Novosti» il Lingotto starebbe progettando di aprire uno stabilimento a San Pietroburgo.

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
E poi dicono dell stampa del ventennio.... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Nello stesso momento il corriere pubblica
la casa torinese cede lo scettro di leader sul mercato carioca alla volkswagen
Fiat nell'occhio del ciclone
Ora il Brasile zavorra il Lingotto
Timori per le vendite della 500 in Nord America. E Tata vuole rinegoziare i termini dell'accordo di joint-venture
La casa torinese cede lo scettro di leader sul mercato carioca alla volkswagen

Fiat nell'occhio del ciclone
Ora il Brasile zavorra il Lingotto

Timori per le vendite della 500 in Nord America. E Tata vuole rinegoziare i termini dell'accordo di joint-venture

MILANO - Prima in asta di volatilità per eccesso di ribasso (-7% in prima mattinata, con tutti i titoli della galassia Exor in difficoltà), poi ripartono le contrattazioni sul titolo Fiat, nell'occhio del ciclone per i dati sulle immatricolazioni in Brasile. Mercoledì è emerso che sul mercato carioca - nei primi quindici giorni di agosto - le immatricolazioni Fiat sono scese del 4,4% a fronte di un mercato in crescita dell'1,7%. Di conseguenza, il Lingotto ha visto scendere la propria quota di mercato, perdendo il primato tra i costruttori in favore di Volkswagen.

:o :shock: :shock: :shock: :o :evil: :evil:

La Stampa altro non è che il canale pubblicitario privilegiato di Fiat, con la quale condivide i proprietari, riguardo alla Russia va ricordato che lo stabilimento ex-Fiat di Togliattigrad dal quale uscivano le Zhiguly (124) oggi è in mano alla VW :roll: :roll: ... sono sempre molto lungimiranti i dirigenti Fiat :lol: :lol: :lol: :lol: Arriverà il momento che saranno costretti, spero al + presto, a svendere l'Alfa a chi sia capace di darle degna collocazione di mercato! :twisted: :twisted: :twisted:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 19 ago 2011 14:22
da Carlo
Un pensiro comunque all'uomo in maglione va fatto perche' di sicuro, anche lui in questi gg sta' soffrendo.
Lui ha diritto a 10.67 mln di azioni ordinarie a 6.583 € l'una. (2,8 per la solo Fiat auto, come si sa' c'e'e stato lo split).
A fine dicembre, prima dello split, Fiat erano a 15 €, quindi avrebbe fatto un utile di 80 mln di € ma in 8 mesi l'importo si e' piu' che dimezzato.
E non poter incassare 40-45 mln di € fa' sicuramente girare le scatole anche a lui...

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 19 ago 2011 14:51
da macmariomario
..............pensa aglio operai che prendono 1000 euro come girano invece...........

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 19 ago 2011 22:15
da TOPOSSO
macmariomario ha scritto:..............pensa aglio operai che prendono 1000 euro come girano invece...........
Operai che prendono 1000 euro al mese non esistono più neanche su marte!!!!! :shock: :shock: :shock: Ormai anche il più scarso prende ben di più, senza pensare a quelli specializzati che prendono anche più del doppio e chissà come mai sono più i giorni che sono in malattia di quelli che lavorano!!!! E quando vanno in fabbrica ci vanno con le bandierine rosse a vantare dititti ma doveri mai!!! :evil: :evil: :evil:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ago 2011 10:24
da macmariomario
purtroppo ce ne sono eccome, prendi quelli a contratto non indeterminato, quelli che lavorano per tante catene della grande distribuzione ( lo so per motivi familiari che una grossa società ha offerto ad un diplomato un contratta a termine di 400 euro/mese a crescere fino a 800 euro/mese per poi se va' bene dopo 6 mesi assumerlo a tempo indeterminato................poi lo licenzi e ne prendi un'altro a 400 euro/mese e così via ), gli operai al sud prendono 4 soldi ( subappalti e caporalato a iosa ) ecc.

Quelli con la bandierina rossa sono nelle grandi aziende supertutelati, ma gli altri sono alla canna del gas.........

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ago 2011 10:46
da STESPIT
macmariomario ha scritto:Quelli con la bandierina rossa sono nelle grandi aziende supertutelati, ma gli altri sono alla canna del gas.........
Vero quello che dici Mario, lo so anch'io per ragioni familiari, oltre che di lavoro.

Le ultime bandierine rosse che ho visto erano ad Arese, sul piazzale deserto all'esterno di una fabbrica che non c'è più....

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ago 2011 12:31
da spider1315
Carlo ha scritto:Vedo che non sono l unico ad aver notato certi dati.
Tratto da Internet


L'unico lato positivo delle crisi epocali resta sempre lo stesso, crollano i bluff epocali.
Marchionne aveva annunciato 50mila Cinquecento come target di vendita nel mercato Usa per l'anno in corso, peccato che ad oggi si sia vicini forse alle novemila
La crisi non c'entra, a meno che qualcuno sostenga che gli uffici studi e marketing del Top Manager alcuni mesi fa non fossero in grado di stimare con professionalità scenari e dati macroeconomici del mercato in questione. No, il problema viene da lontano, e tutti i manager e addetti ai lavori lo sanno: vendere auto significa progettarle bene, pianificando per anni con scienza e borselllino, e poi organizzare e mantenere robuste reti distributive. Il resto e' chiacchera.

I comportamenti degli operai di Mirafiori o Pomigliano, le diatribe socio psico cultu con i sindacati italiani (sempre attenti ai falsi problemi) per quanto interessino le nostre cronache pilotate, sono
purtroppo abbastanza irrilevanti sui mercati globali. Senza management di qualita', pianificazioni serie e azionisti in grado di investire, le auto non si vendono ed i profitti non si fanno.

Invece la responsabile di mercato Usa della Fiat, tal dr.sa Soave, una che evidentemente non si scompone, continua a parlare come nulla fosse, come fosse una Lapo qualunque, di grandi eventi per lanciare la cinquecento, ultimo uno a Times square a New York. Peccato che il suo Capo la smentisca, di fatto. Marchionne ammette che la rete vendita Usa non e' pronta secondo i tempi previsti.
Come Bankomat da tempo si sforza di spiegare, solo negli ultimi tempi seguito da ben più autorevoli giornalisti e commentatori quali Massimo Mucchetti, il mito Marchionne va sfatato. L'uomo ha tappato con destrezza finanziaria i buchi di una Fiat a fine corsa e organizzato una callida ritirata strategica
dei suoi azionisti dalle responsabilità del mercato auto in Italia. Ma il tutto condito con supponenza pseudoculturale che mal si addicono a chi , in fondo, non pare un grande intellettuale. Ne' un grande manager dell'auto.
Trovate il tutto sul Sole 24 ore di oggi, o forse anche altrove, per la verita' un po' camuffato in un articolo che parte dal declino borsistico del titolo fiat e che parla come al solito di crisi dei mercati tentando così di diluire nello scenario macro le specifiche responsabilità del gruppo dirigente Fiat.
Poi, se leggete bene, almeno sul Sole scoprite anche una durissima dichiarazione del Partner indiano Ratan Tata, un industriale vero, che si lecca le ferite della joint venture con Fiat in India. E vuole rivedere i patti relativi perché fino ad ora ha solo condiviso perdite, a fronte di previsioni di volumi sbagliate.
L'Illustrato Fiat con la testata La Stampa, a differenza del Sole, non cita le gravi dichiarazioni di Tata, diciamo non proprio l'ultimo venuto sulla scena industriale mondiale...Ma pazienza. Il grave e' che a Torino sono ancora convinti di essere grandi industriali ed esperti di automobili e di aver fatto un favore ed un gesto di nobile grazia a consentire al Signor Ratan Tata di essere socio.
Se può servire, quoto in toto. E sottolineo!!!

In questo momento in borsa ci sono dei gran movimenti ma sono tutti speculazione pura. Il problema è che si instaura un circolo vizioso tra speculazione pura e produzione reale, per cui se il titolo perde in borsa poi alla lunga può risentirne anche una produzione ottima e ben piantata. I giornali? in genere creano casino, non ce n'è uno che sia veramente libero da condizionamenti, e condizionano in maniera determinante il popolo bue. Magari in certi casi lo fanno con le migliori intenzioni, fatto sta che non si rendono conto che la penna fa più morti della spada.
CI sono comunque tanti pregiudizi nei confronti di certe marche, nel bene e nel male. Nel caso specifico della Fiat mi è bastato toccar con mano e mettere a confronto i prodotti suoi e della concorrenza per stabilire che almeno da una decina d'anni tutto quel che si dice contro la qualità di Fiat è solo maldicenza e ignoranza. O per lo meno i difetti di Fiat non sono superiori a quelli degli altri, anzi. Anche la VW per certe cose fa delle macchine scandalose. Che si rompono. Che costano tanto di manutenzione. Che non durano come si vorrebbe far credere più delle Fiat. Senza contare il piacere di guida: tra la 156 e la golf 4 che ho, non ho dubbi, la 156 è moooolto meglio. Idem la 166, l'avete mai provata e confrontata rispetto ad una A6?
Ma la qualità non è tutto. Secondo me i problemi di fiat oggi sono dovuti a errori madornali in passato (es. vendere il common rail alla Bosch o alla qualità scadente delle auto anni'80-'90), presenti e futuri.
Come si fa a cercare di vendere in America un'auto come la 500? Macchina ottima di qualità, telaio, motore, consumi, ma troppo piccola anche solo per due. Quattro persone europee fanno fatica a salirci dentro, figuriamoci 4 nordamericani... Mi vien da ridere per non piangere se penso quando avevo appena preso la patente quando si usciva con una compagnia in cui c'era anche un ragazzo americano: si viaggiava su una fiat uno ed era talmente alto e grosso che gli sembrava di soffocare dentro quella scatoletta, e apriva il finestrino e si teneva mezzo fuori...
Come si fa a cercar di vendere in europa degli scassoni americani? giusto delle supercar tipo le corvette, o qualche pickup imbottito di ormone della crescita per qualche tipo originale, ma per il resto ci vanno bene le nostre europee... oltretutto in america costerebbero un terzo (un 2000cc lì costa come da noi un'utilitaria 1200).
Come si fa a farsi dar lezioni dalla Tata? E' una macchina oscena, brutta, scadente, la versione pickup non sta in strada, si rompe, chi ce l'ha non vede l'ora di rivenderla a qualche pollo.
Oltretutto abbiamo come testimonial uno che viene trovato a letto con dei trans pur avendo all'epoca una fidanzata super gnocca, e l'altro rampollo tutto impomatato giacca e cravatta che cerca penosamente di portare avanti l'immagine giovane della Fiat mettendosi la maglietta dei giocatori di calcio: come mettere il frac ad uno spaventapasseri, al contrario.

Se dovessi incontrare un Agnelli giustamente questo mi potrebbe dire di farmi gli affari miei, che l'azienda è loro e non mia. Così come L'Alfa Romeo, di cui possono fare quello che vogliono... Piano: Fiat da sempre ha ricevuto soldi statali, cioè anche miei e prima dei miei genitori e nonni, quindi gli Agnelli NON sono la Fiat, anzi, la Fiat è italiana nel senso che è patrimonio di tutti gli italiani proprio perchè l'hanno finanziata direttamente. Io se fossi lo stato italiano chiederei indietro i soldi nel momento in cui mi si prospetta l'ipotesi di delocalizzare in Polonia o in Bulgaria. E impedirei di usare un acronimo che vuol dire "fabbrica ITALIANA automobili TORINO".

Il prodotto c'è, almeno quello made in Italy, bisogna che MArchionne rompa meno le scatole con ste vertenze sindacali italiane, in generale abbassi di un bel po' i prezzi anche in ITalia, anche a costo di rimetterci qualcosa, e soprattutto si affianchi (che si dimetta è pura utopia) un manager veramente appassionato di belle auto come lo è stato Vittorio Ghidella. Bene puntare sui mercati emergenti, ma bisogna studiare un prodotto ad hoc. Si può fare anche la concorrenza ai cinesi o agli indiani con la qualità e la robustezza: si partirebbe da un buon punto di partenza visto che lì circolano ancora fiat di 40 o 50 anni come auto da tutti i giorni, e quindi la percezione fiat è ancora ottima.

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 24 ago 2011 13:29
da macmariomario
http://www.corriere.it/economia/11_agos ... 8a4d.shtml


che dire.......................... :evil:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 31 ago 2011 16:14
da Carlo
Notizia fresca fresca da Bloomberg che in poche parole significa che Marchionne dice

Salutammo!!!

Bloomberg News
Fiat Said to Consider Shifting Italy SUV Production to U.S.

Aug. 31 (Bloomberg) -- Fiat SpA, the Italian carmaker which controls Chrysler Group LLC, may shift planned production of Jeep and Alfa Romeo brand sport-utility vehicles from its oldest plant in Turin to North America and build a small city car at the factory instead, a person familiar with the matter said.

Fiat may assemble a yet-to-be built subcompact car at the Mirafiori plant after the strengthening euro against the dollar made the possibility of building SUVs mainly destined for the U.S. a less competitive option in Europe, said the person, who declined to be identified before an official announcement. A final decision hasn’t been made, the person added.

“From a product-mix point of view, it makes a lot of sense,” AT Kearney analyst Marco Santino said by phone. “The U.S. would keep know-how of SUV building, it would help the launch of Alfa Romeo in North America and it would be a more competitive product due to lower costs of production.”

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 01 set 2011 08:42
da sergio105
Ho letto e ho capito solo: Alfa Romeo! :roll: :oops: