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Re: Mr. maglione blu

Inviato: 14 ott 2011 13:31
da sergio105
lele ha scritto:fosse per me anche subito...
Il max è quando si andrà in questura a riconsegnare i documenti italiani :mrgreen: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 14 ott 2011 14:01
da Carlo
sergio105 ha scritto:
lele ha scritto:fosse per me anche subito...
Il max è quando si andrà in questura a riconsegnare i documenti italiani :mrgreen: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
In questura?..
Credo basti il Consolato Italiano di Lugano ;) ;) ;)

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 14 ott 2011 14:14
da macmariomario
Vengo anch'io, solo che mi sa' difficile diventare svizzero così facilmente :(

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 14 ott 2011 14:30
da sergio105
Carlo ha scritto:
sergio105 ha scritto:
lele ha scritto:fosse per me anche subito...
Il max è quando si andrà in questura a riconsegnare i documenti italiani :mrgreen: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
In questura?..
Credo basti il Consolato Italiano di Lugano ;) ;) ;)
Ma vuoi mettere il gusto di sbattere in faccia i documenti al questore??? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Giusto Lele? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 14 ott 2011 16:04
da Carlo
sergio105 ha scritto:
Carlo ha scritto:
sergio105 ha scritto:
lele ha scritto:fosse per me anche subito...
Il max è quando si andrà in questura a riconsegnare i documenti italiani :mrgreen: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
In questura?..
Credo basti il Consolato Italiano di Lugano ;) ;) ;)
Ma vuoi mettere il gusto di sbattere in faccia i documenti al questore??? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Giusto Lele? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Scusa Serg :oops: :oops: dimenticavo che mi hai raccontato il tuo primo, indementicabile viaggio su una Giulia, quella verdognola e con le scritte sulle portiere e tu seduto dietro.... :twisted:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 14 ott 2011 16:12
da sergio105
:lol: :lol: :lol: :twisted:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 15 ott 2011 10:46
da lele
sergio105 ha scritto:
Carlo ha scritto:
sergio105 ha scritto:
lele ha scritto:fosse per me anche subito...
Il max è quando si andrà in questura a riconsegnare i documenti italiani :mrgreen: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
In questura?..
Credo basti il Consolato Italiano di Lugano ;) ;) ;)
Ma vuoi mettere il gusto di sbattere in faccia i documenti al questore??? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Giusto Lele? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
comunque, se anche lo facessimo, per la questura non sarebbe successo nulla!!! :lol: :lol:
diciamo che ci manda il teo, che lui ha gli agganci!!!! :lol: :lol:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ott 2011 11:55
da Carlo
Ricevuto da un amico Piemontese che l'ha tratto da Internet.

A Torino non sono noti per il senso dell'umorismo, se non nella versione del brontolio vagamente ironico verso tutto il resto del mondo.
Se avessero senso dell'umorismo non avrebbero nominato presidente della Fiat, cioe' di un grande gruppo industriale, non della finanziaria di famiglia, una persona priva di curriculum.
Se avessero sense of humour non avrebbero consentito a Marchionne di travalicare dal ruolo di manager risanatore a quello di pensatore e moralista. Un Marchionne e una Fiat che professoreggiano su nuovi sistemi di relazioni industriali hanno la stessa credibilita' del Cavaliere che vuol riformare la giustizia.

Ma certo che dopo aver mandato a casa migliaia di lavoratori italiani spesso a spese nostre chiamare Mirafiori "cittadella della mobilita' suona perverso.
:mrgreen:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ott 2011 12:01
da Batalf
:mrgreen: :mrgreen: :lol: :lol: :lol: :thuml:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 18 ott 2011 12:26
da Carlo
Da Radiocor di questa mattina

Auto Europa: +1,1% immatricolazioni a settembre.
-7,8% gruppo Fiat.
+12,5% il gruppo Volkswagen con una quota di mercato al 23,2%.
La quota di mercato europeo del Lingotto è scesa dal 7,1 al 6,5%" (Radiocor, questa mattina).

Quando ho visto come e' ridotto il volante della Fiat Bravo che nel 2008, sull'onda di uno slancio patriottico secondo solo a quelli di Enrico Toti, avevo acquistato nuova per il fattorino in Italia .....ho capito uno dei motivi perché Fiat perde quote di mercato :cry: :cry: :cry:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 11:22
da Carlo
Da internet altre brutte notizie...

Oggi la pagina 34 della Stampa. Il piede ospita un sommario di puro prestigio : "Per Thema e Voyager, Dna americano ma con prestazioni e lusso made in Italy". Riconoscendo il copyright a Crozza, si tratta più di un Kazzinger che di un Voyager.
E a proposito di Fabbrica Italia, dobbiamo registrare la situazione. La Phedra sostituita dal Voyager. La Thema sostuita dalla Chrysler 300. La Campagnola sostituita dalla Freemont. In sintesi: la città di Torino sostituita dalla città di Detroit. Alcuni lettori responsabili di questa modesta Monnezza ci segnalano infine che circa meta' del parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo, nella Detroit dei poveri, è occupata da Chrysler300Thema, mentre la piazza da Voyager. Non le vendono e hanno i piazzali pieni, quindi le mettono dove trovano posto.

:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 14:06
da Carlo
Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"

SERGIO MARCHIONNE Il mercato va male, malissimo e noi ci siamo giocati la produzione di un intero stabilimento. Al netto delle consuete divagazioni politiche su sindacati e scioperi, del tipo "protestare non risolve i problemi", ieri Sergio Marchionne se n'è uscito con una dichiarazione che suona come la pietra tombale sulle residue (poche) speranze di rilancio della Fiat come azienda italiana. Il capo del Lingotto ha preso atto dei dati di vendita a dir poco negativi. "Tra il 2008 e il 2011 il mercato si è ridotto di oltre 700 mila auto", ha detto Marchionne durante la cerimonia di presentazione delle nuove Lancia Thema e Voyager. "E la Fiat - ha aggiunto - a causa del calo del mercato ha perso 210 mila auto" nel giro di tre anni.
Fin qui niente di nuovo. I numeri, purtroppo, sono questi. Per la prima volta, però, il manager ha esplicitamente collegato queste cifre agli assetti produttivi del gruppo. Quelle 210 mila auto in meno "sono l'equivalente di uno stabilimento italiano", ha chiarito l'amministratore delegato di Fiat. A dire il vero, solo Melfi, che è di gran lunga la fabbrica più produttiva, viaggia a quei ritmi e quest'anno dovrebbe arrivare a circa 250 mila auto. Gli altri stabilimenti arrancano, schiacciati dalla crisi. Dalle linee di Mirafiori, per dire, nel 2011 non usciranno più di 70 mila vetture.
Anche qui niente di particolarmente nuovo. Sono tutti dati ben conosciuti dagli analisti. Ieri però molti si sono domandati se dietro quelle parole, quei numeri citati da Marchionne non ci fosse un messaggio preciso. Con un mercato così, un mercato che anche per tutto il 2012 non dovrebbe migliorare granchè, la capacità produttiva dei siti italiani risulta eccessiva. Quindi prima o poi bisognerà tagliare, chiudere una volta per tutte almeno un altro stabilimento dopo quello di Termini Imerese che si fermerà per sempre tra meno di tre mesi.
Ecco, è questo lo scenario a tinte fosche a cui, secondo molti osservatori, alludono le parole di Marchionne. Il quale sembra voler preparare il terreno a quella che verrebbe presentata come una scelta obbligata. Non è un caso allora che in questi mesi sono tornate a circolare con insistenza le voci di una possibile chiusura di Mirafiori. La produzione dei Suv con marchio Jeep e Alfa Romeo era stata a suo tempo presentata da Marchionne come l'ancora di salvezza per lo storico stabilimento torinese. Ma proprio un paio di settimane fa, l'ipotesi di partenza è stata ridimensionata.
A Mirafiori - si dice adesso in Fiat - è destinato un solo tipo di suv, quello Jeep, e comunque la produzione non comincerà prima della seconda metà del 2013, quindi con un anno di ritardo rispetto agli annunci di partenza. L'orizzonte temporale del rilancio si è quindi spostato ancora più in là nel tempo. E intanto, non si è ancora visto neppure un euro del miliardo di investimenti promesso da Machionne un anno fa. Se poi il suv dovesse davvero approdare a Mirafiori, tutti gli analisti si chiedono come sarà possibile mantenere in attività l'impianto da qui al 2013.
Perchè i modelli Idea e Musa, finora assemblati a Torino, usciranno presto di produzione. E i volumi di vendita dell'Alfa Mito non sono certo in grado di garantire l'occupazione degli oltre 5 mila dipendenti della fabbrica torinese. Va ricordato che nei primi nove mesi del 2009 gli operai di Mirafiori hanno lavorato in media solo 35 giorni su un totale di 205. Il resto cassa integrazione.
Con questi chiari di luna sul mercato riesce difficile pensare che la situazione sia destinata cambiare nel breve periodo. Per dare impulso alle vendite servirebbero nuovi modelli. Qualcosa di diverso dalla nuova Thema e dal Voyager presentati ieri (peraltro costruiti in Canada) che per motivi di prezzo sono destinati a un pubblico limitato. "E a chi li vendiamo i nuovi modelli? Non c'è mercato", ha sbottato ieri Marchionne. Il quale, però, sembra essere l'unico a pensarla così. Le altre case automobilistiche sfornano novità a getto continuo nonostante la crisi. Una strategia vincente, almeno a giudicare dai dati di vendita. D'altronde sviluppare nuove auto costa caro. E Marchionne fin qui ha preferito investire sull'America, sulla Chrysler. Lontano dall'Italia.

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 14:23
da spider1315
Quand'era piccolo tutti mi scherzavano... no, non era così, ricomincio :rr: quand'ero piccolo c'erano le alfette e le alfasud marce, le alfa 6 c'erano ma nessuno se ne era accorto, le giulia la facevano da padrone, la montreal... chi mai ne vide una? La prima dal vero la vidi nel '88, verde, e fu amore a prima vista... anche se ero piccolo comunque avevo gli occhi per vedere le alfasud con le bolle di ruggine, le alfette con i paraurti tenuti su con il fil di ferro, immancabilmente smarmittate. Soprattutto penso che sia stato un incidente in autostrada a farmi un'idea della alfa romeo: sulla corsia d'emergenza c'era un'alfa romeo, riconoscibile solo perchè l'unica cosa intatta (si era staccato ed era volato lontano) era lo scudetto triangolare anteriore... Ma anche delle fiat anni 70 80 non aveva una gran stima per lo stesso motivo: un venerdì 17, di notte, con nebbia, mio padre investì in pieno una 127 di uno che guidava contromano, a fari spenti, ubriaco fradicio... la bmw 5 di mio padre ebbe un milione e mezzo di danni, cioè cofano, mascherina, radiatore e paraurti, ma non si ruppero neanche i fari esterni, la 127 che valeva si e no 300 k lire aveva il muso completamente schiacciato, macchina da buttare... (per la cronaca il tipo non si fece nulla di grave). Ma di fiat uno aperte in due ne ho viste tante....

Marchionne e fiat che dire... ormai è come sparare sulla croce rossa... L'unica mia speranza è che non chiedano aiuti statali o incentivi, sarebbe veramente troppo...
Marchionne, per quanto ottimo manager, non capisca a fondo il mercato delle quattro ruote (50% contenuti negativi)
Mi sono stupito dell "ottimo", ma si sa, i giornali sono servi del padrone, ma soprattutto di quel 50% di contenuti negativi: io pensavo fossimo più vicini al 99.9%...

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 14:53
da sergio105
Nonostante cadessero a pezzi, ricordo gente disposta a firmar cambiali (non rateizzazioni a costo "0" e con "paghi tra 1 anno" come fanno oggi...) pur di mettersi in garage anche solo una "piccola" Alfetta 1.6 o una Giulia 1300 :roll: Credo fermamente che se oggi proponessero modelli intriganti ed abbordabili come prezzo, il pubblico risponderebbe, anche se le auto prodotte non saranno proprio "perfekte"! :D :D :D :D :D
Volendo produrre automobili ovviamente.....

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 14:58
da JacoQV
non sono d'accordo sergio, se io dovessi spendere 30.000€ per una macchina da tutti i giorni li vorrei spendere per la migliore macchina possibile, non per una macchina affascinante ma non perfetta!
anche perché di macchine quasi perfette ad un prezzo ragionevole ce ne sono, e infatti si vedono i risultati!

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 15:22
da sergio105
JacoQV ha scritto:non sono d'accordo sergio, se io dovessi spendere 30.000€ per una macchina da tutti i giorni li vorrei spendere per la migliore macchina possibile, non per una macchina affascinante ma non perfetta!
anche perché di macchine quasi perfette ad un prezzo ragionevole ce ne sono, e infatti si vedono i risultati!
Mi sono espresso male. Ovviamente nemmeno io vorrei spendere 20k o 30k cucuzze per un'auto con problemi vari. Quello che intendevo è che oggi, oltre a produrre auto con poco appeal (e mi riferisco anche ai costruttori tedeschi, non esenti da problemi elettronici e meccanici pure loro...) le fanno che hanno pure delle magagne! Quindi dico: fossero almeno appaganti nella guida e belle da vedere! Un poveraccio digerirebbe meglio i vari problemini :roll:
Meglio (all'epoca) un'Alfetta smarmittata o una BMW 1602 "perfettina" (??????????????????) ? 8-)
Oltretutto rimango dell'opinione che all'epoca la clientela Alfa Romeo (una parte ovviamente..) non si rendesse esattamente conto dell'eccellenza del prodotto che guidava.

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 16:45
da JacoQV
bè sergio io non so come ragionassero negli anni '70 ma adesso, se io comprassi una ipotetica alfetta e mi smarmittasse dopo sei mesi, non sorriderei, ma m'incazzerei e non poco! :thuml:

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 20 ott 2011 22:11
da spider1315
La marmitta passi, ma la ruggine... il bello è che le alfa romeo venivano trattate molto bene contro la corrosione, facevano il bagno galvanico di fosfatazione perfino... ma erano carenti di progettazione, quindi scatolati chiusi che facevano condensa, lamiere sovrapposte doppie o triple, punti nascosti in cui lo sporco si accumulava... e per tanti anni le tedesche sono state costruite in un certo modo, e le italiane in un altro... me ne accorgo anche oggi smontando anche solo un pannello porta...
Il discorso prezzo: andate a vedere quanto meno costa una freemont in america. Cosa siamo noi, dei coxxoni? Oltretutto c'è il discorso usato, non c'è niente da fare, un prodotto audivw a 200k km può iniziare una nuova vita di altri 200k tranquilli, le alfiat a 200 sono all'80% della loro vita utile e quindi non valgono più nulla. Allora se costassero da nuove il 40% in meno bene, ma invece costano quasi uguale...

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 22 ott 2011 15:19
da JacoQV
hai ragione, me ne sono accorto lavorando nel settore, una vw per quanto sia un cesso di macchina a 200-300.000km la vendi sempre, e ci prendi anche qualcosina (ho venduto una golf 4 1.9 110cv del 2000 con 260.000km ad un commerciante per 2.000€), un mio caro amico non riesce a vendere la sua 159 2.4 con 80.000km (e la testa motore rifatta) del 2006 per 5.000... :? :? :?

Re: Mr. maglione blu

Inviato: 25 ott 2011 13:52
da Carlo
Sempre peggio..... :cry: :cry: :cry: :cry:

MARCHIONNE HA MESSO UNA LAPIDE SUL TORMENTONE PER SALVARE LA FIAT.
È stato davvero commovente l'abbraccio con cui Emma Marcegaglia e Sergio Marpionne si sono salutati ieri davanti agli 800 industriali riuniti a Torino per un convegno.

Anche il sindaco Fassino che nella sua vita ne ha viste di tutti i colori, era commosso, e sull'onda dell'emozione si è lanciato in un discorso a difesa della vocazione manifatturiera della sua città. Il buon Fassino forse non ha ancora capito che la prima capitale dell'automobile sta diventando una cartolina ingiallita, ma a ricordarglielo è stato l'intervento di Sergio Marpionne, il manager dal pullover sgualcito al quale dal 1° giugno 2004 la Sacra Famiglia degli Agnelli ha messo nelle mani il ferrovecchio della Fiat.
E tanto per non smentire la sua fama di uomo duro e verace, il capo di Chrysler è salito sul palco e ha fatto cadere sulla platea parole raggelanti. Questa volta non ha fatto discorsi carichi di significato politico e di rimpianti come quello pronunciato a ottobre dell'anno scorso a Firenze davanti ai Cavalieri del Lavoro quando disse che l'Italia aveva perso il senso delle Istituzioni e si erano aperti i cancelli dello zoo. E nemmeno ha ripetuto i concetti di un articolo di gennaio quando senza mezzi termini ha scritto: "in certi momenti mi sono chiesto se ne valeva la pena".
Con il candore apparente che lo distingue, ha semplicemente detto che Fabbrica Italia, il famoso piano per rilanciare l'azienda nel nostro Paese, "era solo una dichiarazione di intenti" :o :o . Se Fassino, Cota, la Marcegaglia, Tronchetti Provera, l'ex-ambasciatore Spogli e gli altri 800 imprenditori presenti avessero capito al volo il significato autentico di un'affermazione così grave, avrebbero dovuto alzarsi e in silenzio lasciare la "Sala Giovanni Agnelli". Perché una cosa è certa: con le sue parole così inconsuete sulla bocca di un manager di fama internazionale, Marpionne ha messo una lapide sul tormentone che dall'aprile 2010 è stato sbandierato come la ricetta miracolosa per salvare la Fiat.
A dire il vero la sua ricetta il manager italo-svizzero-canadese-amerikano l'aveva già annunciata il 22 dicembre 2009 durante l'incontro che si svolse a Palazzo Chigi davanti ai ministri, Gianni Letta, i presidenti delle Regioni e ai sindacati. In quell'occasione Marpionne si divertì a buttare sul tavolo un documento di 39 pagine con 59 slides (scelte e disegnate da lui stesso) in cui tracciava le linee generali del Piano industriale per i successivi due anni.
Dopo pochi mesi Luchino di Montezemolo lasciò la Fiat e la Borsa schizzò all'insù all'idea che si fosse chiuso un ciclo storico e che Fabbrica Italiana sarebbe diventata la chiave del cambiamento. C'è poi chi ricorda che dopo la presentazione del nuovo progetto-Italia avvenuta in aprile con grandi squilli di tromba, sui televisori italiani apparve uno spot curato dall'agenzia di pubblicità Leo Burnett che in 60 secondi spiegava agli italiani la promessa della Fiat. Era il giugno 2010 e lo spot fece piangere milioni di famiglie perché si vedeva un padre che cullava il suo bambino e ragionava ad alta voce su "Fiat Fabbrica Italiana", un'idea vincente per il futuro.
Da allora quel bambino, scelto dal regista Luca Lucini, è cresciuto, mentre Fabbrica Italia è dimagrita fino a rotolare tra i piedi della platea torinese come "una dichiarazione di intenti". È inutile adesso che Fassino insista sulla vocazione manifatturiera della sua città e che la Marcegaglia si scomponga la chioma in un abbraccio affettuoso con il figlio del carabiniere Concezio. In questo anno gli operai di Mirafiori hanno lavorato 35 giorni su 205 e i sei stabilimenti italiani sono stati utilizzati al 55,8% delle loro potenzialità.
Il destino è segnato e a nulla vale chiedere spiegazioni al grande manager. Qualcuno ha provato a farlo ma si è sentito rispondere: non ci pare logico che la Fiat debba fornire dettagli di previsioni pluriennali".
Più chiaro di così?