giomartello ha scritto:Giorni fa parlavo con Sergio-105- del tuo rinforzo al telaio. Ebbene, siamo giunti alla conclusione che, probabilmente, quello che hai montato sul tuo Duetto non calzerebbe sul mio, per una questione di deformazioni differenti, seppur minime, subite dall'autotelaio. Quindi, se ad esempio volessi costruire altri telai destinati ad altrui Duetti, dovresti necessariamente trovare il modo di dotarli di qualche regolazione. Che ne pensi Giuse? Può essere effettivamente così o ritieni che gli eventuali cedimenti del telaio siano così minimi da non far nascere il suddetto problema?
Caro Giorgio come ben sai (perché lo ho prima dichiarato)questo telaio non è una mia invenzione. Si tratta di un "aggeggio"inventato dagli Americani e che....funziona bene ,almeno per me. Quello che ho realizzato io, è costruito su misura sul mio quindi quello che dice Sergio ha senso.posso però dire che in linea di massima si tratta di deformazioni prevalentemente dovute ai carichi verticali dati per scuotimento(strade dissestate)e in maniera minore alla torsione (smanettoni in curva). Partendo dal presupposto che le misure di attacco del telaio sono uguali per tutte le 4 serie,quindi partendo dal progetto iniziale della scocca, si potrebbe costruire un telaio standard che rispetti quelle quote per poi adattare in qualche modo il Duetto al telaio. Questo garantirebbe un assoluto il rispetto delle quote di progetto il che è importante. Mi è capitato di leggere le istruzioni di montaggio dell'originale, tra i vari consigli quando non monta c'è quello di posizionare il cric esattamente a filo con la chiusura porta , usando una tavola di protezione per non danneggiare la carrozzeria,sollevare la macchina e lasciarla in quella posizione per una notte. Quello che ho notati io ad esempio è che in questi giorni mentre misuravo i "canaloni", ho sollevato la macchina ed ho notato che posizionando il cric sull'anteriore , sollevi quasi in contemporanea il posteriore. in pratica sollevando molto il cric potresti cambiare le due ruote. Questo prima non succedeva.Ad ogni modo le deformazioni statiche sono senz'altro minime non dobbiamo pensare a un Duetto stile banana per intenderci diversamente non avrebbe senso produrlo e venderlo in serie come fanno gli americani. Purtroppo tutte le nostre Duetto pur tenute splendidamente invecchiano. Le lamiere perdono inevitabilmente l'elasticità iniziale che gli consentiva di riassumere la forma originale dopo che passavi un dosso. Un poco come quando si piega con le mani un lamierino. A furia di piegarlo riesci pure a romperlo ma se sotto al lamierino posizioni una sbarra di ferro, non riesci neppure più a piegarlo. Estremo esempio ,ma questo è il principio.
«Bisogna approfittare di ogni occasione, perchè non sappiamo se ci sarà una seconda possibilità.»
Michele Alboreto