Concordo con questa parte. Infatti quello che mi auguro, e penso anche voi, da molti anni è quello di veder venduto alla VW il marchio Alfa e, spero, quel che resta dello stabilimento, Museo compreso...bboxes66 ha scritto:Io sono più possibilista: altri costruttori (uno su tutti il Gruppo VW) hanno dimostrato che con un uso intelligente delle piattaforme comuni è possibile costruire auto diverse, ciascuna con una propria spiccata personalità.
Mr. maglione blu
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Re: Mr. maglione blu
Non nego quello che dite riguardo BMW. Ma dover imparare da loro come si fanno le auto quando, ripeto, in soffitta hanno delle ottime basi su cui lavorare mi sembra una cretinata.
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Re: Mr. maglione blu
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Re: Mr. maglione blu
Ah ah bellissima




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Re: Mr. maglione blu
Fiat: verso la fine del marchio Lancia, venduta solo in Italia. L'ira dei consumatori
di: WSI Pubblicato il 23 maggio 2014| Ora 10:04
Stampa Invia Commenta (4)
Su Facebook: Sì alla Lancia, no a Marchionne. Ma l'esperto ammette "Non ha appeal al'estero".
Ingrandisci la foto
Sergio Marchionne è Amministratore delegato del Gruppo FIAT dal 1º giugno 2004.
NEW YORK (WSI) - Potrebbe presto calare il sipario su un famoso marchio di macchine italiano, la Lancia.
Sergio Marchionne infatti, come riporta Bloomberg, ha dichiarato che entro due anni ridurrà la produzione a un unico modello, che sarà venduto solo in Italia nell'ambito di una fusione con Chrysler Group LLC.
Gianluca Spina, preside della business school del Politecnico di Milano, sul tema ha dichiarato: "Si tratta di una decisione razionale per una casa automobilistica globale. Il marchio non ha appeal fuori dall'Italia".
Per frenare le perdite in Europa e aumentare gli utili a livello globale, Marchionne sta ampliando la lista dei modelli Alfa Romeo e Maserati di lusso e lanciando veicoli Jeep in tutto il mondo. E comunque, investendo 55 miliardi di euro in un piano quinquennale, non c'era più denaro a disposizione per rivedere la strategia sulla Lancia.
Indiscrezioni riferiscono che entro il 2016 l'unico modello costruito per Lancia sarà la Ypsilon (12.650 euro), uno dei modelli più venduti in Italia negli ultimi dieci anni. Le vendite di delta termineranno quest'anno e quelle del minivan Voyager l'anno prossimo.
Molte comunque sono state le critiche e più di tre mila "lancisti" hanno firmato una petizione online per salvare il marchio, oltre ad una pagina Facebook intitolata "Sì alla Lancia, no a Marchionne" che ha ricevuto quasi nove mila like.
Su Twitter si sono scatenati con molti messaggi: "sono stato un fan della Lancia da quando ero un ragazzino e ora mi sento come se fossi un malato terminale", ha detto Pierluigi Gallo, uno dei tanti ammiratori.
Fiat aveva cercato invano di far rinascere il marchio negli ultimi anni, assumendo l'attore Richard Gere e la cantante ed ex first lady francese Carla Bruni per promuovere la Lancia, ma nemmeno loro erano riusciti nel miracolo.
di: WSI Pubblicato il 23 maggio 2014| Ora 10:04
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Su Facebook: Sì alla Lancia, no a Marchionne. Ma l'esperto ammette "Non ha appeal al'estero".
Ingrandisci la foto
Sergio Marchionne è Amministratore delegato del Gruppo FIAT dal 1º giugno 2004.
NEW YORK (WSI) - Potrebbe presto calare il sipario su un famoso marchio di macchine italiano, la Lancia.
Sergio Marchionne infatti, come riporta Bloomberg, ha dichiarato che entro due anni ridurrà la produzione a un unico modello, che sarà venduto solo in Italia nell'ambito di una fusione con Chrysler Group LLC.
Gianluca Spina, preside della business school del Politecnico di Milano, sul tema ha dichiarato: "Si tratta di una decisione razionale per una casa automobilistica globale. Il marchio non ha appeal fuori dall'Italia".
Per frenare le perdite in Europa e aumentare gli utili a livello globale, Marchionne sta ampliando la lista dei modelli Alfa Romeo e Maserati di lusso e lanciando veicoli Jeep in tutto il mondo. E comunque, investendo 55 miliardi di euro in un piano quinquennale, non c'era più denaro a disposizione per rivedere la strategia sulla Lancia.
Indiscrezioni riferiscono che entro il 2016 l'unico modello costruito per Lancia sarà la Ypsilon (12.650 euro), uno dei modelli più venduti in Italia negli ultimi dieci anni. Le vendite di delta termineranno quest'anno e quelle del minivan Voyager l'anno prossimo.
Molte comunque sono state le critiche e più di tre mila "lancisti" hanno firmato una petizione online per salvare il marchio, oltre ad una pagina Facebook intitolata "Sì alla Lancia, no a Marchionne" che ha ricevuto quasi nove mila like.
Su Twitter si sono scatenati con molti messaggi: "sono stato un fan della Lancia da quando ero un ragazzino e ora mi sento come se fossi un malato terminale", ha detto Pierluigi Gallo, uno dei tanti ammiratori.
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Re: Mr. maglione blu
Per la rinascita non servono i testimonial, ci vogliono auto credibili, che non sono certo la Thema o la Thesis. Povera Lancia, ridotta al ruolo che ai tempi fu dell'Autobianchi. RIP.Fiat aveva cercato invano di far rinascere il marchio negli ultimi anni, assumendo l'attore Richard Gere e la cantante ed ex first lady francese Carla Bruni per promuovere la Lancia, ma nemmeno loro erano riusciti nel miracolo.
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Re: Mr. maglione blu
Sergio Marchionne è Amministratore delegato del Gruppo FIAT dal 1º giugno 2004.
NEW YORK (WSI) - Potrebbe presto calare il sipario su un famoso marchio di macchine italiano, la Lancia.
Marchionne dovrebbe fare l'amministratore delegato della Benetton, almeno tratterebbe un settore che conosce, quello dei maglioncini. Ma forse anche li si inventerebbe i gilet, tanto per rimanere allenato con i tagli.
NEW YORK (WSI) - Potrebbe presto calare il sipario su un famoso marchio di macchine italiano, la Lancia.
Marchionne dovrebbe fare l'amministratore delegato della Benetton, almeno tratterebbe un settore che conosce, quello dei maglioncini. Ma forse anche li si inventerebbe i gilet, tanto per rimanere allenato con i tagli.
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Re: Mr. maglione blu



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Re: Mr. maglione blu
Quanta incapacità sottolineata dall'ultima frase dell'articolo...
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Re: Mr. maglione blu
bboxes66 ha scritto:Per la rinascita non servono i testimonial, ci vogliono auto credibili, che non sono certo la Thema o la Thesis. Povera Lancia, ridotta al ruolo che ai tempi fu dell'Autobianchi. RIP.Fiat aveva cercato invano di far rinascere il marchio negli ultimi anni, assumendo l'attore Richard Gere e la cantante ed ex first lady francese Carla Bruni per promuovere la Lancia, ma nemmeno loro erano riusciti nel miracolo.
Soprattutto la Bruni..............anche sarko è caduto in disgrazia

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Re: Mr. maglione blu
1 giugno 2014
Marchionne: bene l'agenda del premier. «Confermo il rilancio di un'Alfa tutta made in Italy»
L'ad di Fca, al festival di Trento, conferma il suo impegno per il rilancio di Alfa Romeo, con investimenti per 5 miliardi
Marchionne: bene l'agenda del premier. «Confermo il rilancio di un'Alfa tutta made in Italy»
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Re: Mr. maglione blu
5 miliardi di di Dollari dello zimbabwe!!!!!
Vabbe'...



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Re: Mr. maglione blu
Ieri ho letto un articolo sul Giornale dove si diceva che i nuovi modelli dovranno assicurare anche una buona tenuta del valore sul mercato dell'usato nel medio periodo, al pari della concorrenza più accreditata. Forse è la prima cosa sensata e concreta che si sente uscire dai palazzi della FCA.
Ciao!
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Re: Mr. maglione blu
Se racconta un'altra pagliacciata allora ha proprio chiuso. Se dice la verità allora mancherebbe solo Arese!
Vedremo...
http://www.youtube.com/watch?v=wVfV2dpG ... ploademail
Mi dispiace però per la Lancia. Farebbero bene a cederla a qualche gruppo straniero. Sono certo che saprebbero far tornare la casa torinese all'antico splendore che merita!
Vedremo...
http://www.youtube.com/watch?v=wVfV2dpG ... ploademail
Mi dispiace però per la Lancia. Farebbero bene a cederla a qualche gruppo straniero. Sono certo che saprebbero far tornare la casa torinese all'antico splendore che merita!
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Re: Mr. maglione blu
il solito pallaro, imho naturalmente 

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Re: Mr. maglione blu
F.CA 

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- Giulia e Sergio Giuliano....un nome, un destino ;+)
- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
- Tessera socio C.A.M. n°7
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Re: Mr. maglione blu
In effetti la I mancasergio105 ha scritto:F.CA

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Re: Mr. maglione blu
solo che poi fra in dire ed il fare.....................bboxes66 ha scritto:Ieri ho letto un articolo sul Giornale dove si diceva che i nuovi modelli dovranno assicurare anche una buona tenuta del valore sul mercato dell'usato nel medio periodo, al pari della concorrenza più accreditata. Forse è la prima cosa sensata e concreta che si sente uscire dai palazzi della FCA.

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Re: Mr. maglione blu
Michele Serra nn lo sopporto nemmeno visivamente, il giornale üper cui scrive poi..
Pensare che ci sia arrivato pure lui davvero mi preoccupa
Michele Serra per "L'Espresso"
L'Alfa Romeo farà concorrenza a Bmw e Mercedes: lo ha annunciato Sergio Marchionne a Trento davanti al presidente del Consiglio, lasciando capire che nella nuova Italia di Matteo Renzi nessuna sfida è impossibile. Prima di lui il chiosco "da Aldo al panino giusto" di Bergeggi aveva annunciato che farà concorrenza a McDonald e Aldo Biscardi ha anticipato che organizzerà alle Tremiti, con suo cognato, i prossimi Mondiali di Calcio.
La notizia che siano in arrivo nuovi modelli del gruppo Fiat ha fatto il giro del mondo in pochi secondi: è dai tempi della Nuova Cinquecento, che fu collaudata da Cesare Pavese e Omar Sivori, che a Torino non si progettano più automobili.
Quanto all'Alfa Romeo nessuno pensava che fosse ancora aperta: l'ultimo documento ufficiale riguardante l'attività del glorioso marchio è una raccomandata a Tazio Nuvolari per la convocazione alla Targa Florio. Per quali ragioni e con quali armi, dunque, Marchionne rilancia pubblicamente la sfida alle automobili tedesche? Le ipotesi sul campo sono tre. La prima è che avesse bevuto.
La seconda che Fca abbia deciso, con l'assunzione di altri dieci operai, di rinforzare il reparto "restyling", l'unico rimasto aperto, nel quale personale altamente specializzato, munito di cacciavite di ultima generazione, svita dalle macchine il marchio Jeep e avvita, a seconda delle indicazioni dell'ufficio marketing, il marchio Fiat o Alfa Romeo.
La terza è che uno dei giovani Agnelli, sfogliando vecchi album di fotografie, abbia scoperto che un tempo le aziende di famiglia producevano automobili, ne sia rimasto molto colpito e abbia chiesto a Marchionne se non sia possibile riprendere, prima o poi, quella affascinante attività industriale.
INDISCREZIONI
Sarà l'italianità - lo ha detto Marchionne - l'arma vincente delle nuove Alfa. Si stanno dotando i sedili di nuovi raffinati tessuti, il cassettino del cruscotto sarà rifornito dei prodotti di Eataly (dalla marmellata di pere anfibie della Val Bussa all'origami di foglie di granturco monferrino alla carpa sotto spirito del lago di Como), il volante in radica sarà scolpito ad personam dagli intagliatori della Val Gardena, il clacson, nella tradizione Alfa, sarà bitonale per spaventare i passanti.
Scelta molto vintage, l'autoradio estraibile da portare sottobraccio in ufficio, malgrado i ladri del settore siano tutti morti o in pensione: sarà un omaggio agli anni ruggenti della casa del Portello. Su richiesta, anche il cane che dondola la testa e il portachiavi di scubidù.
Unico problema ancora da risolvere: su quali automobili montare tutti questi formidabili accessori? La Giulietta, ormai prodotta in almeno venti serie differenti, ha segnato in profondità il costume italiano, ma ormai ha fatto il suo tempo: la prima Giulietta è quella che rischia di investire Anna Magnani in "Roma città aperta", l'ultimo modello viene ripescato nel Tevere in una scena tagliata della "Grande Bellezza".
«Dovremo pensare a una nuova Alfa - taglia corto Marchionne - ma in un'economia globalizzata i tempi e i modi non possiamo deciderli da soli». Non si sa cosa significhi esattamente, ma secondo gli esperti è comunque un segno di vitalità per l'industria italiana.

Pensare che ci sia arrivato pure lui davvero mi preoccupa

Michele Serra per "L'Espresso"
L'Alfa Romeo farà concorrenza a Bmw e Mercedes: lo ha annunciato Sergio Marchionne a Trento davanti al presidente del Consiglio, lasciando capire che nella nuova Italia di Matteo Renzi nessuna sfida è impossibile. Prima di lui il chiosco "da Aldo al panino giusto" di Bergeggi aveva annunciato che farà concorrenza a McDonald e Aldo Biscardi ha anticipato che organizzerà alle Tremiti, con suo cognato, i prossimi Mondiali di Calcio.
La notizia che siano in arrivo nuovi modelli del gruppo Fiat ha fatto il giro del mondo in pochi secondi: è dai tempi della Nuova Cinquecento, che fu collaudata da Cesare Pavese e Omar Sivori, che a Torino non si progettano più automobili.
Quanto all'Alfa Romeo nessuno pensava che fosse ancora aperta: l'ultimo documento ufficiale riguardante l'attività del glorioso marchio è una raccomandata a Tazio Nuvolari per la convocazione alla Targa Florio. Per quali ragioni e con quali armi, dunque, Marchionne rilancia pubblicamente la sfida alle automobili tedesche? Le ipotesi sul campo sono tre. La prima è che avesse bevuto.
La seconda che Fca abbia deciso, con l'assunzione di altri dieci operai, di rinforzare il reparto "restyling", l'unico rimasto aperto, nel quale personale altamente specializzato, munito di cacciavite di ultima generazione, svita dalle macchine il marchio Jeep e avvita, a seconda delle indicazioni dell'ufficio marketing, il marchio Fiat o Alfa Romeo.
La terza è che uno dei giovani Agnelli, sfogliando vecchi album di fotografie, abbia scoperto che un tempo le aziende di famiglia producevano automobili, ne sia rimasto molto colpito e abbia chiesto a Marchionne se non sia possibile riprendere, prima o poi, quella affascinante attività industriale.
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Sarà l'italianità - lo ha detto Marchionne - l'arma vincente delle nuove Alfa. Si stanno dotando i sedili di nuovi raffinati tessuti, il cassettino del cruscotto sarà rifornito dei prodotti di Eataly (dalla marmellata di pere anfibie della Val Bussa all'origami di foglie di granturco monferrino alla carpa sotto spirito del lago di Como), il volante in radica sarà scolpito ad personam dagli intagliatori della Val Gardena, il clacson, nella tradizione Alfa, sarà bitonale per spaventare i passanti.
Scelta molto vintage, l'autoradio estraibile da portare sottobraccio in ufficio, malgrado i ladri del settore siano tutti morti o in pensione: sarà un omaggio agli anni ruggenti della casa del Portello. Su richiesta, anche il cane che dondola la testa e il portachiavi di scubidù.
Unico problema ancora da risolvere: su quali automobili montare tutti questi formidabili accessori? La Giulietta, ormai prodotta in almeno venti serie differenti, ha segnato in profondità il costume italiano, ma ormai ha fatto il suo tempo: la prima Giulietta è quella che rischia di investire Anna Magnani in "Roma città aperta", l'ultimo modello viene ripescato nel Tevere in una scena tagliata della "Grande Bellezza".
«Dovremo pensare a una nuova Alfa - taglia corto Marchionne - ma in un'economia globalizzata i tempi e i modi non possiamo deciderli da soli». Non si sa cosa significhi esattamente, ma secondo gli esperti è comunque un segno di vitalità per l'industria italiana.
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temo tra virgolette perchè tanto chissenefrega ? Arese è rasa al suolo, del Portello non c'è più traccia, i tecnici AR ormai hanno la barba bianca se non sono già lassù a discutere con Nicola Romeo, anche se fallisse cosa cambierebbe ?
Il passato c'è e non lo può cambiare nessuno, la storia l'hanno scritta le persone VERE, non i buffoni di Torino.
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