UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
- criss
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UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
UN GRANDISSIMO REGISTA (FORSE IL PIU' GRANDE) DEL CINEMA ITALIANO CI HA LASCIATO QUESTA NOTTE.
UN CALOROSO ADDIO A MARIO MONICELLI.
http://www.corriere.it/
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Criss
Alfa Romeo Giulietta 1.4 T.Multiair, 2012
Alfa Romeo Spider CT 2000 veloce 1981
Alfa Romeo Gt 1750, 1971
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L'età più bella? è quella che si ha giorno per giorno finchè si schiatta.
Bruno Cortona
SOLO PUFFIN TI DARA' FORZA E GRINTA A VOLONTA'
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- Spiderfrek
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Accidentaccio, questa è una gravissima perdita per il nostro cinema!
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2002 AR 156 1.9 JTD LTD Azzurro Gabbiano M. (La Fully)
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SONO NATO A MODENA, TERRA DI MOTORI
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- Batalf
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
decisamente un uomo di carattere fino alla fine.
Alfa è passione
Alfa Romeo, capolavori in movimento
Tessera C.A.M no 1
Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance
VIVAS ET RELINQUAS VIVERE
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- criss
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Nella sua lunga carriera ha collaborato con tutti i più importanti attori italiani: Alberto Sordi, Totò, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Amedeo Nazzari, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Walter Chiari, Elsa Martinelli, Anna Magnani, Nino Manfredi, Paolo Villaggio, Monica Vitti, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Gastone Moschin, Giancarlo Giannini, Philippe Noiret, Giuliano Gemma, Stefania Sandrelli, Ornella Muti, Ivo Garrani e Gian Maria Volonté.
I soliti ignoti del 1958 vanta un cast eccezionale, composto da Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale, ed è considerato quasi unanimemente il primo vero film del florido filone della commedia all'italiana. L'anno successivo, Monicelli gira quello che molti considerano il suo capolavoro, il film che lo rende famoso oltre i confini italiani, La grande guerra, Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia del 1959 e sua prima nomination all'Oscar. Il film, lontano dagli stereotipi classici della commedia, ha un tono tragicomico che tocca in maniera delicata un argomento molto difficile come la tragedia della Prima guerra mondiale è molto arricchito dalle interpretazioni di Alberto Sordi e Vittorio Gassman. La seconda nomination all'Oscar arriva nel 1963 con I compagni.
Nel dittico burlesco L'armata Brancaleone (1966) e Brancaleone alle crociate (1970), Monicelli inventa un "nuovo" e personalissimo Medioevo, comico e condito da una assolutamente inverosimile lingua maccheronica che ha fatto epoca.
Tra gli altri film di rilievo vanno menzionati La ragazza con la pistola, terza nomination all'Oscar (1968), Romanzo popolare (1974) e i primi due capitoli della trilogia di Amici miei (1975, 1982) - quello conclusivo (1985) verrà infatti diretto da Nanni Loy - ma anche Un borghese piccolo piccolo (1977) e Il marchese del Grillo (1981) entrambi con grandi interpretazioni di Alberto Sordi, mentre tra gli ultimi spiccano Speriamo che sia femmina (1986) e Parenti serpenti (1992).
Occasionalmente si è prestato a qualche cammeo attoriale (L'allegro marciapiede dei delitti, 1979; Sotto il sole della Toscana, 2003; SoloMetro, 2007), dando anche la voce al nonno di Leonardo Pieraccioni nel Ciclone (1996): negli ultimi anni ha inoltre cercato nuove strade espressive, passando al documentario (Un amico magico: il maestro Nino Rota, 1999) e alla fiction televisiva (Come quando fuori piove, 2000).
I soliti ignoti del 1958 vanta un cast eccezionale, composto da Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale, ed è considerato quasi unanimemente il primo vero film del florido filone della commedia all'italiana. L'anno successivo, Monicelli gira quello che molti considerano il suo capolavoro, il film che lo rende famoso oltre i confini italiani, La grande guerra, Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia del 1959 e sua prima nomination all'Oscar. Il film, lontano dagli stereotipi classici della commedia, ha un tono tragicomico che tocca in maniera delicata un argomento molto difficile come la tragedia della Prima guerra mondiale è molto arricchito dalle interpretazioni di Alberto Sordi e Vittorio Gassman. La seconda nomination all'Oscar arriva nel 1963 con I compagni.
Nel dittico burlesco L'armata Brancaleone (1966) e Brancaleone alle crociate (1970), Monicelli inventa un "nuovo" e personalissimo Medioevo, comico e condito da una assolutamente inverosimile lingua maccheronica che ha fatto epoca.
Tra gli altri film di rilievo vanno menzionati La ragazza con la pistola, terza nomination all'Oscar (1968), Romanzo popolare (1974) e i primi due capitoli della trilogia di Amici miei (1975, 1982) - quello conclusivo (1985) verrà infatti diretto da Nanni Loy - ma anche Un borghese piccolo piccolo (1977) e Il marchese del Grillo (1981) entrambi con grandi interpretazioni di Alberto Sordi, mentre tra gli ultimi spiccano Speriamo che sia femmina (1986) e Parenti serpenti (1992).
Occasionalmente si è prestato a qualche cammeo attoriale (L'allegro marciapiede dei delitti, 1979; Sotto il sole della Toscana, 2003; SoloMetro, 2007), dando anche la voce al nonno di Leonardo Pieraccioni nel Ciclone (1996): negli ultimi anni ha inoltre cercato nuove strade espressive, passando al documentario (Un amico magico: il maestro Nino Rota, 1999) e alla fiction televisiva (Come quando fuori piove, 2000).
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Criss
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
peccato!!! mi dispiace
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Peccato, ma è quello che voleva.
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
JacoQV ha scritto:Peccato, ma è quello che voleva.

(Oo=v=oO)
- Giulia e Sergio Giuliano....un nome, un destino ;+)
- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Una grave perdita
La cosa strana è che in tutte le ultime interviste diceva di esser sereno e di vivere allegramente la sua terza età...



La cosa strana è che in tutte le ultime interviste diceva di esser sereno e di vivere allegramente la sua terza età...
Quod erat demonstrandum
Euclide
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Si è suicidatosergio105 ha scritto:JacoQV ha scritto:Peccato, ma è quello che voleva.
- sergio105
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Okkaiser








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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Mi dispiace si sia tolto la vita così... non c'è gloria nel suicidio...
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Re: UNA VITA DEDICATA AL CINEMA
Togliersi la vita a 95 anni è una scelta. Non credo sia la paura del dolore a decidere ma la consapevolezza di condurre la propria vita sino all'ultimo istante. Grandissimo Mario. Grazie 1000 per tutto quello che mi hai dato. 

«Bisogna approfittare di ogni occasione, perchè non sappiamo se ci sarà una seconda possibilità.»
Michele Alboreto
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