Mr. maglione blu
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Re: Mr. maglione blu
ma se Audi, VW, Porsche e Mercedes vanno più o meno bene, come mai alcuni non funzionano ? E come mai questi chiedono (come hanno storicamente sempre fatto) aiuti, via incentivi o con restrizioni varie ? Non sarà forse che il management ha toppato strategia alla grande ? Forse bisognerebbe lasciar fare le auto a chi ne capisce e far tornare al pallottoliere i vari "top" manager ?
Quello che fa molto dispiacere è che guardando storicamente quanti marchi di auto, quanta capacità e qualità vi era in Italia di produrre auto, di tutto ciò sia rimasto ben poco .... peccato ! Fino a poco tempo ci si poteva crogiolare nel fatto che almeno avevamo ancora il Museo dove osservare i nostri capolavori.
Quello che fa molto dispiacere è che guardando storicamente quanti marchi di auto, quanta capacità e qualità vi era in Italia di produrre auto, di tutto ciò sia rimasto ben poco .... peccato ! Fino a poco tempo ci si poteva crogiolare nel fatto che almeno avevamo ancora il Museo dove osservare i nostri capolavori.
Alfa è passione
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Re: Mr. maglione blu
Sintesi perfetta!Batalf ha scritto:ma se Audi, VW, Porsche e Mercedes vanno più o meno bene, come mai alcuni non funzionano ? E come mai questi chiedono (come hanno storicamente sempre fatto) aiuti, via incentivi o con restrizioni varie ? Non sarà forse che il management ha toppato strategia alla grande ? Forse bisognerebbe lasciar fare le auto a chi ne capisce e far tornare al pallottoliere i vari "top" manager ?
Quello che fa molto dispiacere è che guardando storicamente quanti marchi di auto, quanta capacità e qualità vi era in Italia di produrre auto, di tutto ciò sia rimasto ben poco .... peccato ! Fino a poco tempo ci si poteva crogiolare nel fatto che almeno avevamo ancora il Museo dove osservare i nostri capolavori.
Sottoscrivo parola per parola.


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Re: Mr. maglione blu
Anch'io, a parte il fatto del pallottoliere: gente così è meglio che stiano a casa a non far niente, che almeno non fanno danni!
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Re: Mr. maglione blu
Andrea ha scritto:La LANCIA è morta
http://www.auto.it/news/2012/10/30-1191 ... a%E2%80%9D
http://www.autoappassionati.it/index.ph ... gory_id=23



Ma va ? non ci credo

Ci è voluto un po di tempo ...ma poi ci è arrivato anche il nostro Maglioncino.....ora manca solo l'ALFA ROMEO all'appello

"[...] Lo SPIRITO Alfa è affogato nella mexda di Mirafiori "
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Re: Mr. maglione blu
parlavo ieri con un garagista ... è solo questione di tempo, tutto si sta sfaldando. Lui mi raccontava che sono 35 anni che ha la concessionaria, ora vuole cambiare marchio perchè non può sopravvivere con le vendite di soli 2 modelli, era deluso e amareggiato. Per cui oltre a non fabbricare le auto anche la rete vendite si va via via sgretolando. Complimenti ai geni della finanza, intanto la Germania insegna come si costruiscono e si vendono le auto. 

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Re: Mr. maglione blu
Andrea ha scritto:La LANCIA è morta
http://www.auto.it/news/2012/10/30-1191 ... a%E2%80%9D
http://www.autoappassionati.it/index.ph ... gory_id=23
Bene....avanti il prossimo.....
In casa ho un boxer ed un bialbero....speriamo che il boxer non tiri su la zampina sul bialbero
ALFA ROMEO Spider 2.0i IV serie anno 1992 **9376 unità prodotte**
ALFA ROMEO 33 1.7 16V Sportwagon Q4 anno 1994 **573 unità prodotte**
ALFA ROMEO 156 SPORTWAGON Q4 anno 2005 **390 unità prodotte**
http://www.youtube.com/watch?v=J2zSU8MtSMc

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Re: Mr. maglione blu
che idioti hahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha possibile che non ne fanno UNA giusta?? hahahaha che falliti!
comunque in parte è meglio così la piantano di appiccicare quel glorioso marchio su dei cessi di proporzioni bibliche.
spero vivamente che a breve avvenga:
a) cessione di alfa a vw o in alternativa
b) chiusura del marchio alfa.
(e poi ovviamente danno la colpa agli operaisoprattutto se della fiom.... ma che si impicchino sarebbe l'unico gesto intelligente della loro vita)
comunque in parte è meglio così la piantano di appiccicare quel glorioso marchio su dei cessi di proporzioni bibliche.
spero vivamente che a breve avvenga:
a) cessione di alfa a vw o in alternativa
b) chiusura del marchio alfa.
(e poi ovviamente danno la colpa agli operaisoprattutto se della fiom.... ma che si impicchino sarebbe l'unico gesto intelligente della loro vita)
Giugno 2009 - Giugno 2011
Alfa Romeo 75 1.6 IE - 1992 - Verde mirto met.
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Alfa Romeo 75 T. Spark GPL - 1989 - Blu chiaro met. 945
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Re: Mr. maglione blu
Ho visto una 500 qui in Florida!!!!!!
Una l'hanno venduta davvero, posterò la foto al ritorno, ma non tra gli avvistamenti interessanti, tra quelli unici !!!!!!!
Una l'hanno venduta davvero, posterò la foto al ritorno, ma non tra gli avvistamenti interessanti, tra quelli unici !!!!!!!

1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
1750 GTV seconda serie del 1971, il Giuiellino!!!
Ferrari 328 gts del 1986
Vespa 160 GS del 1964
Vespa 125 primavera del 1972
BMW K75 del 1986
"Io bene come in macchina non sto in nessun posto".(Bruno Cortona, il Sorpasso)
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Re: Mr. maglione blu
Povera Lancia e pensare che era un marchio d'avanguardia a suo tempo..........e che dire della storia dellla riassunzione di 19 sindacalisti e della contamporanea messa in mobilità di 19 cristiani qualsiasi???
E le famiglie di questi come campano???
Mr Marchionne mi fa' davvero..................@##@,òsfn#àfs
E le famiglie di questi come campano???
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Si vis pacem, para bellum

Ferrea mole ferreo cuore 132a divisione carri Ariete Tauriano

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Re: Mr. maglione blu
dal Blog: DasAlfaRomeo.it
Siete certamente molto appassionati, quindi lo avrete letto, riletto, studiato fino alla nausea, il nuovo Piano del Gruppo Fiat/Europa per i prossimi anni. Inutile, quindi, spiegarlo nei dettagli o commentare le numerose slides in cui sono stati snocciolati i conti del Gruppo. “Ogni scarrafone è bello ‘a mamma soja”, cantava Pino Daniele; Marchionne non poteva che presentare una vagonata di (flebili) dati positivi, per difendere il proprio scarrafone. Dati che comunque non sono serviti a niente, perchè il titolo Fiat in Borsa ieri ha perso punti, soprattutto per il debito del Gruppo, a 6,7 miliardi di Euro.
Noi vogliamo soffermarci, piuttosto, a commentare il tutto esclusivamente con occhi Alfisti.
Per prima cosa, sorprende il dietrofront di Marchionne sull’Alfa Romeo. Fino a qualche tempo fa (per stessa ammissione dell’a.d. Fiat) era in programma la limitazione dei brand premium (quindi Alfa compresa) e si sarebbe puntato di più su marchi generalisti (anche americani), con conseguente chiusura di almeno uno stabilimento italiano. E invece no, ha cambiato idea: il Biscione è riconfermato come potenziale marchio globale, sarà rilanciato con numerosi modelli, insieme a Maserati. Lo stesso Marchionne ha spiegato questa decisione come la volontà di “puntare sui marchi più evocativi e affascinanti del Gruppo, perchè non abbiamo solo Ferrari“. Molto, molto, molto bene, tre punti al “Maglionne”.
Altri due punti glieli assegniamo perchè ci piace la quantità dei nuovi modelli Alfa Romeo che saranno lanciati tra il 2013 ed il 2016 (la prima ovviamente sarà la 4C): ben nove.
Guardando la slide in alto, inoltre, possiamo notare con notevole stupore (ed altrettanto piacere) che ben otto di quei nove nuovi modelli saranno prodotti in Italia! Questa è una vera sorpresa, che francamente non ci aspettavamo; una cosa molto buona per gli operai e soprattutto per l’italianità della Casa del Biscione. Altri tre punti al Maglionne (che tempo fa ci aveva delusi annunciando massiccia produzione di nuove Alfa in America). Un nono modello sarà invece importato dall’estero (in programma nel 2015), mentre uno degli otto prodotti in Italia non sarà esportato in USA (2016).
Guardando altri marchi, un altro punto lo diamo a Marchionne per quanto riguarda Maserati: sei nuovi modelli in quattro anni, tutti prodotti in Italia. Quindi ciò vale anche per la Levante (il SUV, ex “Kubang”), la cui produzione era prevista in America. Molto bene.
Ancora un altro punto a Marchionne lo diamo per la decisione di usare il logo Fiat quasi esclusivamente per le auto medio-piccole. Era ora! Mai più roba come la Croma! Intelligente, invece, concentrarsi sulle famiglie 500 e Panda. E ci auguriamo che si evitino altre scialbe auto di segmento C che puntualmente non hanno il successo sperato (Ritmo, Tipo, Bravo/Brava, Stilo, Bravo2, non hanno insegnato abbastanza?).
Voto a Sergio Marchionne: 10.
I “MA”
Il caso Lancia – Marchionne ha dichiarato che Lancia sarà “limitata o eliminata”. Certamente sarà tenuta in vita la Ypsilon e forse si vedrà ancora qualche rimarchiamento di prodotti Chrysler (come nel caso del trio Thema-Flavia-Voyager), ma tutto sarà molto più fragile, insomma, non sarà più considerato un brand vitale, anzi…rischia concretamente la totale chiusura. Ora, vogliamo dire: un brand non può finire in stato di “scarso appeal” da solo. Soprattutto se ha alle spalle 106 anni di storia quasi del tutto mitica ed affascinante. Parliamoci chiaro, quindi: la Lancia è stata salvata proprio da Marchionne da quella chiusura già annunciata a suo tempo dal predecessore Giuseppe Morchio, ma poi, paradossalmente, proprio dal manager canadese è stata affossata. Dal 2004 infatti si sono susseguite numerose scelte completamente sbagliate. Non è stata mai più riesumata la Fulvia Concept del 2003; non si sono viste più le pluriannunciate Pangea o coupè-cabriolet; è stato accantonato (senza neppure essere sfruttato davvero) lo stile (parliamo esclusivamente di estetica) di concept come la stessa Fulvia, o la StilNovo, o la GranTurismo, o la Ypsilon Zagato del 2005: uno stile più mascolino ed elegantemente sportivo, di classe ma non femminile, con superfici pulite ed il giusto equilibrio tra spigoli e rotondità. Un’occasione persa, soprattutto se si osservano le due barocche auto nuove lanciate in era-Marchionne, la Ypsilon 2011 e la Delta 2008: la prima è eccessivamente effeminata (nonostante le intenzioni iniziali di fare un modello più mascolino), la seconda è simile ad un castoro (avete capito bene) e pare sia stata creata solo per far rimpiangere ancora di più la vera Delta, quella di Giugiaro e dei rally, quella degli anni ’80, quella che Fiat (neanche Marchionne) si è sempre ostinata a non rifare sul serio. Per non parlare poi della genialata di prendere la Chrysler 300C, staccarle il logo originale ed attaccarle “Thema”: come se i Lancisti fossero dei cretini. Nel caso della Voyager poi non si sono neppure sforzati di cambiarle il nome..! E che dire poi della Stratos, di cui parlarono segretamente Olivier Francois ed Henrik Fisker, senza poi portare nulla a termine per il dietrofront di Fiat..? E che dire soprattutto della dichiarazione datata 2006 di Olivier Francois alla trasmissione televisiva “Nonsolomoda”: “Nell’arco di dieci anni, vogliamo che Lancia diventi l’Audi italiana“. Le ultime parole famose, le più inutili.
Per tutto questo, dai dieci iniziali, togliamo a Marchionne tre punti. Uno per aver dato troppo spazio ad Olivier Francois, uno per tutte le scelte sbagliate ed uno per la scelta finale di “limitare o eliminare” lo storico brand torinese.
Però….però….però: gliene restituiamo due. Perchè? Perchè noi siamo Alfisti, non Lancisti…ed è da una vita che diciamo che nel Gruppo Fiat c’è almeno un marchio di troppo (soprattutto in rapporto ai soldi disponibili per nuovi modelli). Soprattutto ultimamente, abbiamo chiesto la cessione dell’Alfa per far spazio a Lancia e Maserati. Marchionne ha invece deciso di dar spazio ad Alfa, insieme al Tridente e lo ha fatto con un piano che, ribadiamo, ci piace molto. La vittima quindi sarà la Lancia. Da Alfisti, non può che farci piacere. Finalmente finisce l’era dell’incertezza, della divisione dell’eleganza e della sportività, da una parte o dall’altra, che finiva poi per bloccare tutto; e finalmente finisce l’era dei pochi soldi divisi tra troppi marchi. Ci dispiace moltissimo per la Casa torinese, come ci dispiace per l’incapacità dei Lancisti di far valere e sentire la propria passione fino ai piani alti di Mirafiori. Sono troppo impegnati a portare a spasso a 20 all’ora le Flaminia di 50 anni fa? Su questo noi Alfisti siamo migliori: portiamo a spasso le Giulia e le Alfetta, ma sappiamo anche guardare al futuro, lamentandoci, pretendendo, comprando tedesco per protesta, aprendo siti che invocano la cessione ad altri gruppi, anche litigando tra noi stessi componenti della famiglia degli appassionati del Biscione. Cari Lancisti, ne avete da imparare da noi Alfisti!
Mors tua, vita mea. Andiamo avanti, quindi: Alfa e Maserati, insieme, in Italia.
I nuovi modelli – Un altro “ma” riguarda i nuovi modelli Alfa Romeo indicati nella slide. Ben nove, abbiamo detto, bene, ma…di quali modelli si tratta? Com’è possibile che non si sappia? Speriamo di conoscerne i dettagli al più presto.
E comunque, in generale, oltre alla quantità conta la qualità, delle future Alfa. Noi saremo sempre qui, ad osservare, a criticare, o anche ad elogiare come abbiamo fatto oggi. Ci sono dei modi per riconquistare il cuore dei DasAlfisti e questo in Fiat lo sanno, ma c’è altro da sapere; il piano di ieri ci è piaciuto molto, ok, ma abbiamo una nuova serie di richieste da fare, ci sono altre cose da chiarire e lo faremo nei prossimi giorni. Perchè noi non siamo e non dormiamo come i Lancisti: abbiamo passione, abbiamo la benzina nelle vene (non il GPL EcoChic), il cuore sportivo, gli occhi che riconoscono solo il Rosso Alfa, la voglia di guidare.
Siete certamente molto appassionati, quindi lo avrete letto, riletto, studiato fino alla nausea, il nuovo Piano del Gruppo Fiat/Europa per i prossimi anni. Inutile, quindi, spiegarlo nei dettagli o commentare le numerose slides in cui sono stati snocciolati i conti del Gruppo. “Ogni scarrafone è bello ‘a mamma soja”, cantava Pino Daniele; Marchionne non poteva che presentare una vagonata di (flebili) dati positivi, per difendere il proprio scarrafone. Dati che comunque non sono serviti a niente, perchè il titolo Fiat in Borsa ieri ha perso punti, soprattutto per il debito del Gruppo, a 6,7 miliardi di Euro.
Noi vogliamo soffermarci, piuttosto, a commentare il tutto esclusivamente con occhi Alfisti.
Per prima cosa, sorprende il dietrofront di Marchionne sull’Alfa Romeo. Fino a qualche tempo fa (per stessa ammissione dell’a.d. Fiat) era in programma la limitazione dei brand premium (quindi Alfa compresa) e si sarebbe puntato di più su marchi generalisti (anche americani), con conseguente chiusura di almeno uno stabilimento italiano. E invece no, ha cambiato idea: il Biscione è riconfermato come potenziale marchio globale, sarà rilanciato con numerosi modelli, insieme a Maserati. Lo stesso Marchionne ha spiegato questa decisione come la volontà di “puntare sui marchi più evocativi e affascinanti del Gruppo, perchè non abbiamo solo Ferrari“. Molto, molto, molto bene, tre punti al “Maglionne”.
Altri due punti glieli assegniamo perchè ci piace la quantità dei nuovi modelli Alfa Romeo che saranno lanciati tra il 2013 ed il 2016 (la prima ovviamente sarà la 4C): ben nove.
Guardando la slide in alto, inoltre, possiamo notare con notevole stupore (ed altrettanto piacere) che ben otto di quei nove nuovi modelli saranno prodotti in Italia! Questa è una vera sorpresa, che francamente non ci aspettavamo; una cosa molto buona per gli operai e soprattutto per l’italianità della Casa del Biscione. Altri tre punti al Maglionne (che tempo fa ci aveva delusi annunciando massiccia produzione di nuove Alfa in America). Un nono modello sarà invece importato dall’estero (in programma nel 2015), mentre uno degli otto prodotti in Italia non sarà esportato in USA (2016).
Guardando altri marchi, un altro punto lo diamo a Marchionne per quanto riguarda Maserati: sei nuovi modelli in quattro anni, tutti prodotti in Italia. Quindi ciò vale anche per la Levante (il SUV, ex “Kubang”), la cui produzione era prevista in America. Molto bene.
Ancora un altro punto a Marchionne lo diamo per la decisione di usare il logo Fiat quasi esclusivamente per le auto medio-piccole. Era ora! Mai più roba come la Croma! Intelligente, invece, concentrarsi sulle famiglie 500 e Panda. E ci auguriamo che si evitino altre scialbe auto di segmento C che puntualmente non hanno il successo sperato (Ritmo, Tipo, Bravo/Brava, Stilo, Bravo2, non hanno insegnato abbastanza?).
Voto a Sergio Marchionne: 10.
I “MA”
Il caso Lancia – Marchionne ha dichiarato che Lancia sarà “limitata o eliminata”. Certamente sarà tenuta in vita la Ypsilon e forse si vedrà ancora qualche rimarchiamento di prodotti Chrysler (come nel caso del trio Thema-Flavia-Voyager), ma tutto sarà molto più fragile, insomma, non sarà più considerato un brand vitale, anzi…rischia concretamente la totale chiusura. Ora, vogliamo dire: un brand non può finire in stato di “scarso appeal” da solo. Soprattutto se ha alle spalle 106 anni di storia quasi del tutto mitica ed affascinante. Parliamoci chiaro, quindi: la Lancia è stata salvata proprio da Marchionne da quella chiusura già annunciata a suo tempo dal predecessore Giuseppe Morchio, ma poi, paradossalmente, proprio dal manager canadese è stata affossata. Dal 2004 infatti si sono susseguite numerose scelte completamente sbagliate. Non è stata mai più riesumata la Fulvia Concept del 2003; non si sono viste più le pluriannunciate Pangea o coupè-cabriolet; è stato accantonato (senza neppure essere sfruttato davvero) lo stile (parliamo esclusivamente di estetica) di concept come la stessa Fulvia, o la StilNovo, o la GranTurismo, o la Ypsilon Zagato del 2005: uno stile più mascolino ed elegantemente sportivo, di classe ma non femminile, con superfici pulite ed il giusto equilibrio tra spigoli e rotondità. Un’occasione persa, soprattutto se si osservano le due barocche auto nuove lanciate in era-Marchionne, la Ypsilon 2011 e la Delta 2008: la prima è eccessivamente effeminata (nonostante le intenzioni iniziali di fare un modello più mascolino), la seconda è simile ad un castoro (avete capito bene) e pare sia stata creata solo per far rimpiangere ancora di più la vera Delta, quella di Giugiaro e dei rally, quella degli anni ’80, quella che Fiat (neanche Marchionne) si è sempre ostinata a non rifare sul serio. Per non parlare poi della genialata di prendere la Chrysler 300C, staccarle il logo originale ed attaccarle “Thema”: come se i Lancisti fossero dei cretini. Nel caso della Voyager poi non si sono neppure sforzati di cambiarle il nome..! E che dire poi della Stratos, di cui parlarono segretamente Olivier Francois ed Henrik Fisker, senza poi portare nulla a termine per il dietrofront di Fiat..? E che dire soprattutto della dichiarazione datata 2006 di Olivier Francois alla trasmissione televisiva “Nonsolomoda”: “Nell’arco di dieci anni, vogliamo che Lancia diventi l’Audi italiana“. Le ultime parole famose, le più inutili.
Per tutto questo, dai dieci iniziali, togliamo a Marchionne tre punti. Uno per aver dato troppo spazio ad Olivier Francois, uno per tutte le scelte sbagliate ed uno per la scelta finale di “limitare o eliminare” lo storico brand torinese.
Però….però….però: gliene restituiamo due. Perchè? Perchè noi siamo Alfisti, non Lancisti…ed è da una vita che diciamo che nel Gruppo Fiat c’è almeno un marchio di troppo (soprattutto in rapporto ai soldi disponibili per nuovi modelli). Soprattutto ultimamente, abbiamo chiesto la cessione dell’Alfa per far spazio a Lancia e Maserati. Marchionne ha invece deciso di dar spazio ad Alfa, insieme al Tridente e lo ha fatto con un piano che, ribadiamo, ci piace molto. La vittima quindi sarà la Lancia. Da Alfisti, non può che farci piacere. Finalmente finisce l’era dell’incertezza, della divisione dell’eleganza e della sportività, da una parte o dall’altra, che finiva poi per bloccare tutto; e finalmente finisce l’era dei pochi soldi divisi tra troppi marchi. Ci dispiace moltissimo per la Casa torinese, come ci dispiace per l’incapacità dei Lancisti di far valere e sentire la propria passione fino ai piani alti di Mirafiori. Sono troppo impegnati a portare a spasso a 20 all’ora le Flaminia di 50 anni fa? Su questo noi Alfisti siamo migliori: portiamo a spasso le Giulia e le Alfetta, ma sappiamo anche guardare al futuro, lamentandoci, pretendendo, comprando tedesco per protesta, aprendo siti che invocano la cessione ad altri gruppi, anche litigando tra noi stessi componenti della famiglia degli appassionati del Biscione. Cari Lancisti, ne avete da imparare da noi Alfisti!
Mors tua, vita mea. Andiamo avanti, quindi: Alfa e Maserati, insieme, in Italia.
I nuovi modelli – Un altro “ma” riguarda i nuovi modelli Alfa Romeo indicati nella slide. Ben nove, abbiamo detto, bene, ma…di quali modelli si tratta? Com’è possibile che non si sappia? Speriamo di conoscerne i dettagli al più presto.
E comunque, in generale, oltre alla quantità conta la qualità, delle future Alfa. Noi saremo sempre qui, ad osservare, a criticare, o anche ad elogiare come abbiamo fatto oggi. Ci sono dei modi per riconquistare il cuore dei DasAlfisti e questo in Fiat lo sanno, ma c’è altro da sapere; il piano di ieri ci è piaciuto molto, ok, ma abbiamo una nuova serie di richieste da fare, ci sono altre cose da chiarire e lo faremo nei prossimi giorni. Perchè noi non siamo e non dormiamo come i Lancisti: abbiamo passione, abbiamo la benzina nelle vene (non il GPL EcoChic), il cuore sportivo, gli occhi che riconoscono solo il Rosso Alfa, la voglia di guidare.
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Re: Mr. maglione blu
dal Blog dasAlfaRomeo.it
Mentre in Borsa Fiat continua a perdere quota perchè agli analisti non piace il nuovo piano-prodotti, non possiamo fare a meno di notare, con piacere, che (quasi) tutto pare cambiato.
Sarà caduto in bagno battendo la testa, o avrà ricevuto un’apparizione di San Vittorio Ghidella, ma sta di fatto che Sergio Marchionne appare proprio diverso.
Ha deciso di puntare di più sull’Alfa e sull’Italia; ha deciso di puntare sul famoso e mai nato “Polo Sportivo – Alfa/Maserati/Ferrari“; ha deciso di non perdere più risorse con la Lancia; ha detto che Alfa e Maserati andranno contro le tedesche premium (“Vedrete”, dice); ha detto che (grazie soprattutto alla presenza ed alla serietà di Mario Monti) Fiat torna ad investire in Italia….ed ha perfino comprato una pagina de “La Nazione” per pubblicare una lettera rivolta a tutti i fiorentini (ricorderete certamente le polemiche dei giorni scorsi, di cui ci siamo occupati anche noi).
Eccola: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... marchionne.
Che dire? Complimenti, avanti così ed auguriamo all’amministratore delegato di Fiat cento di queste….cadute in bagno (rigorosamente con colpo alla testa).
Mentre in Borsa Fiat continua a perdere quota perchè agli analisti non piace il nuovo piano-prodotti, non possiamo fare a meno di notare, con piacere, che (quasi) tutto pare cambiato.
Sarà caduto in bagno battendo la testa, o avrà ricevuto un’apparizione di San Vittorio Ghidella, ma sta di fatto che Sergio Marchionne appare proprio diverso.
Ha deciso di puntare di più sull’Alfa e sull’Italia; ha deciso di puntare sul famoso e mai nato “Polo Sportivo – Alfa/Maserati/Ferrari“; ha deciso di non perdere più risorse con la Lancia; ha detto che Alfa e Maserati andranno contro le tedesche premium (“Vedrete”, dice); ha detto che (grazie soprattutto alla presenza ed alla serietà di Mario Monti) Fiat torna ad investire in Italia….ed ha perfino comprato una pagina de “La Nazione” per pubblicare una lettera rivolta a tutti i fiorentini (ricorderete certamente le polemiche dei giorni scorsi, di cui ci siamo occupati anche noi).
Eccola: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... marchionne.
Che dire? Complimenti, avanti così ed auguriamo all’amministratore delegato di Fiat cento di queste….cadute in bagno (rigorosamente con colpo alla testa).
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Re: Mr. maglione blu
Il problema è che non capiranno mai che il vero marchio da eliminare (altre al marchioNNE) è Fiat e non gli altri. 

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- Alfista Junior
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Re: Mr. maglione blu
Diciamo che sta proponendo in extremis le cose sensate che chiunque di noi senza essere il supermanager che e' lui, avrebbe fatto da subito (non e' tutta sua la colpa parlo anche partendo dal 1986!), puntare molto sull'Alfa (l'unico marchio capace se supportato da prodotti validi di rivaleggiare con le altre marche premium del mercato) con prodotti seri e non con pagliacciate o raffazzonature in cui ormai non casca piu' nessuno e il marchio fiat lasciarlo alle fascia bassa, e' inutile che si ostinano e' la realta' del mercato.Andrea ha scritto:dal Blog dasAlfaRomeo.it
Mentre in Borsa Fiat continua a perdere quota perchè agli analisti non piace il nuovo piano-prodotti, non possiamo fare a meno di notare, con piacere, che (quasi) tutto pare cambiato.
Sarà caduto in bagno battendo la testa, o avrà ricevuto un’apparizione di San Vittorio Ghidella, ma sta di fatto che Sergio Marchionne appare proprio diverso.
Ha deciso di puntare di più sull’Alfa e sull’Italia; ha deciso di puntare sul famoso e mai nato “Polo Sportivo – Alfa/Maserati/Ferrari“; ha deciso di non perdere più risorse con la Lancia; ha detto che Alfa e Maserati andranno contro le tedesche premium (“Vedrete”, dice); ha detto che (grazie soprattutto alla presenza ed alla serietà di Mario Monti) Fiat torna ad investire in Italia….ed ha perfino comprato una pagina de “La Nazione” per pubblicare una lettera rivolta a tutti i fiorentini (ricorderete certamente le polemiche dei giorni scorsi, di cui ci siamo occupati anche noi).
Eccola: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... marchionne.
Che dire? Complimenti, avanti così ed auguriamo all’amministratore delegato di Fiat cento di queste….cadute in bagno (rigorosamente con colpo alla testa).
Purtroppo se cio' fosse stato fatto da SUBITO avremmo magari ancora Arese, i Boxer, e dei degni e legittimi eredi dei V6 e dei bialbero, ora tutto e' andato perso.
Per quanto riguarda la Lancia purtroppo e' una grave perdita, tutto sciupato da un management inadeguato, e dalle ultime belle idee di rebadging, sicuramente si poteva almeno puntare ancora su eredi, concrete e credibili, di Fulvia, Delta Integrale e Stratos, marginando e vendendole sui mercati mondiali.
- Alfa 75 3.0 6V AMERICA '87
- Alfa 75 3.0 V6 AMERICA '90 : Progetto Milano
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Re: Mr. maglione blu
Nell'86 le premesse erano però peggiori: le alfa ancora avevano fresca la nomea di auto piene di ruggine, non c'erano modelli nuovi ma si tirava avanti con quel che c'era (75 cioè nuova giulietta col tuning, gtv 2000 cioè alfetta gt del 1974 col tuning, alfa 90? alfa sei?), e tanti debiti, vertenze operaie, reduci da stagioni fallimentari in formula uno. Nell'87 la 164 finalmente un progetto innovativo, che ha trainato anche la stessa Fiat nel settore delle auto di lusso (e per fortuna, perchè la Croma non si vendeva e la Thema faticava davanti alla concorrenza). L'erede degno del bialbero c'era, era ed è il 2000 TS: pistoni a cielo piatto, angolo stretto fra le valvole, doppia accensione, iniezione... praticamente un motore gta addomesticato per la grande serie. E poi le versioni turbo benzina non erano certo da buttare, anzi. Magari era proprio il Busso a non essere competitivo: a parte che non era aggiornabile facilmente per le emissioni inquinanti, il 2500 6 in linea bmw ad esempio, aste e bilanceri, aveva più potenza, minor costi di gestione, consumi inferiori già nel 1970 coi carburatori.
Ma l'errore più grosso è stato fatto da Fiat svendendo il sistema common rail messo sulla 156 jtd: non che sia un progetto alfa, ma se l'avessero adottato su tutta la gamma, e sviluppato conseguentemente, oggi non staremmo a piangere.
Per l'europa e l'Italia in particolare forse il punto di svolta potrebbe essere una Fiat piccola tipo Smart, a trazione elettrica, dal prezzo concorrenziale. E non ci vorrebbe neanche chissà che investimento...
Ma l'errore più grosso è stato fatto da Fiat svendendo il sistema common rail messo sulla 156 jtd: non che sia un progetto alfa, ma se l'avessero adottato su tutta la gamma, e sviluppato conseguentemente, oggi non staremmo a piangere.
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- ar75
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Re: Mr. maglione blu
Il punto di svolta della FIAT è chiudere e anderserne a fare in c....in America !
Agnelli,Elkann,Marchionne c'avete rotto er caxxo !
Mi sembra di essere stato chiaro
Quando ci vo` ci vo ` !!
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"[...] Lo SPIRITO Alfa è affogato nella mexda di Mirafiori "
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Re: Mr. maglione blu
Sei stato "LUMINOSISSIMO" Luigi











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- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
- Tessera socio C.A.M. n°7
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Re: Mr. maglione blu


Il DNA della FIAT non si smentisce MAIIIIDIFETTI
Problemi all'airbag, richiamate 745 mila Jeep
Chrysler deve intervenire su Liberty e Grand Cherokee negli Usa.


Andate a zappare va....

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Re: Mr. maglione blu
..........davvero, si vede la mano della FIAT..........
mi piacerebbe sentire che ne pensano gli ammaracani, abituatia vetture che non si scassano neppure con un colpo di Leopard 


Si vis pacem, para bellum

Ferrea mole ferreo cuore 132a divisione carri Ariete Tauriano

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Re: Mr. maglione blu
Statistiche tratte da Internet.
Se sono corrette c'e' veramente da piangere..
Dati di vendita Lancia, in Italia, Novembre 2012: Ypsilon 3098, Musa 1307, Delta 687 (produzione europea)
Voyager 61, Thema+Flavia totalizzato 35 vetture vendute (produzione americana)!!!
Il budget 2012 era di 11mila Voyager e 12mila Thema

Se sono corrette c'e' veramente da piangere..
Dati di vendita Lancia, in Italia, Novembre 2012: Ypsilon 3098, Musa 1307, Delta 687 (produzione europea)
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1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
1750 GTV seconda serie del 1971, il Giuiellino!!!
Ferrari 328 gts del 1986
Vespa 160 GS del 1964
Vespa 125 primavera del 1972
BMW K75 del 1986
"Io bene come in macchina non sto in nessun posto".(Bruno Cortona, il Sorpasso)
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