Faccio tanti auguri ( ..............per modo di dire ) e che gli americani lo mettano con il culo per terra a sto.......................
Per quanto lasciare l'italia, forse finirà l'esborso pubblico per mantenere le malefatte della familia degli ovini................ormai come occupati la fiat ne fa' pochini quì, solo che si finanzia a ns spese ogni volta che ne abbisogna
La casa del Biscione sta definendo la prossima generazione della piccola che basata sulla 500L potrebbe assumere le vesti di un sport utility compatto per sfidare anche negli stati uniti le Mini Countryman e Paceman
Fiat Chrysler starebbe valutando l'opportunità di prevedere, nel programma di rinnovamento dell'Alfa Romeo MiTo, un'evoluzione di questo modello adatta anche per il mercato Usa. Secondo quanto riporta la rivista americana Car and Driver, il top management avrebbe sul tavolo due opzioni: la prima prevede per il 2016 il lancio di una variante 'attualizzatà dell'odierna 3 porte compatta del Biscione, con nuova meccanica, ma senza modifiche alla tipologia di carrozzeria e senza l'obiettivo di inserirla nella gamma Alfa Romeo che verrà venduta negli Stati Uniti.
La seconda, più articolata, comporterebbe l'impiego della piattaforma della 500L (già omologata per gli Usa) per realizzare quella che Car and Driver definisce una compact crossover coupè, ideale per competere nel mercato globale dei suv di piccole dimensioni e quindi concorrenziale, nel segmento premium, con la Mini Coontryma e soprattutto con la Paceman oltre che con la Nissan Juke
Alfa è passione Alfa Romeo, capolavori in movimento
Tessera C.A.M no 1
Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance VIVAS ET RELINQUAS VIVERE
1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
1750 GTV seconda serie del 1971, il Giuiellino!!!
Ferrari 328 gts del 1986
Vespa 160 GS del 1964
Vespa 125 primavera del 1972
BMW K75 del 1986
"Io bene come in macchina non sto in nessun posto".(Bruno Cortona, il Sorpasso)
Possibile che non capiscano che se era possibile fare auto eccezionali in poche migliaia di unità negli anni '60, anche quando c'erano pure le catene di montaggio, auto che costavano come oggi (facendo i dovuti parallelismi e cambi) cioè tot stipendi medi, anche oggi deve esserlo?
Eppure si parla sempre di 6 milioni di unità vendute, di accorpamenti, di tagli, ecc. ecc.
Ho paura di questi bocconiani con medaglia d'oro che sostengono di esser bravi a capitanare le aziende muovendo i miliardi nel mercato finanziario mondiale come se fossero le biglie di un pallottoliere. Non li posso soffrire. Sono peggio dei venditori di fumo, peggio di wanna marchi e di quelli che vendono gli elettrostimolatori in tv.
NO, il vero profitto vine dal duro lavoro che si fa ogni mattina, battendo col martello sull'incudine, tan tan tan, fino a che si crea qualcosa di buono.
NO, con una telefonata "vendi 10 alfa e compra 100 cartaestracci" non si fa azienda, per lo meno non un'azienda solida e sana.
NO, con i tagli orizzontali al livello più basso o con il taglio degli stipendi non si risana un'azienda in difficoltà finanziaria.
Ma tanto non serve a niente dire ste cose.
R. I. P.
Alfa, è stato bello finchè è durato, ma sei sempre viva nei nostri cuori.
basta non comprare quei bidoni made in mafiat spacciati per alfa e fine. vogliono chiudere definitivamente il marchio? meglio così la smettono di infangarlo... tanto ormai i luoghi simbolo (museo escluso per fortuna) li hanno o li stanno radendo al suolo. pomigliano è solo fiat...
le alfa romeo sono quelle progettate fino al 1986 con l'eccezione delle 164 e le RZ e SZ che comunque derivano dalla 75. dopo il nulla. ed è bene che chi è un vero alfista se lo metta in testa. qualche speranza ci potrebbe essere in una cessione al gruppo VW ma finchè alfa romeo resterà sotto la fiat possiamo metterci l'anima in pace. forse auto come la 4C potrebbero essere degne di nota ma non è sufficente un modello di nicchia ristretta per poter riportare l'alfa romeo a quella che era.
Giugno 2009 - Giugno 2011 Alfa Romeo 75 1.6 IE - 1992 - Verde mirto met. Dal luglio 2011 Alfa Romeo 75 T. Spark GPL - 1989 - Blu chiaro met. 945
La Lancia è diventata uno stemma da appiccicare a Chrysler fatte in America, e Marpionne tiene segreti i piani per l’Alfa Romeo, che non vende più - Il “suv a Mirafiori” è una chimera che dal 2008 imbocca sindacati e giornalisti. Doveva nascere nel 2010, ora si parla di 2015 (forse!!)…
ALLARME VENDITE PER LANCIA E ALFA - E IL GRUPPO FIAT GIÙ IN EUROPA DEL 13,6%
Paolo Griseri per "La Repubblica"
Sono 5.902. A giugno dello scorso anno erano state 8.954 e sembravano già poche. Le Alfa Romeo vendute in Europa sono una manciata. Se si considera che delle 5.902 vendute a giugno nei 27 paesi del Vecchio continente, 2.812 sono acquistate in Italia (il 2,3% del mercato nazionale), se ne deduce che nei rimanenti 26 paesi dell'Unione, sono state immatricolate solo 2.791 auto con il marchio del biscione, lo 0,26% di tutto quanto viene venduto oltralpe.
«Il nostro obiettivo - ha dichiarato nei giorni scorsi Sergio Marchionne - è quello di entrare sui segmenti di mercato dove per troppo tempo i nostri amici tedeschi si sono goduti l'idillio». Se questa è la strategia, l'Alfa è inevitabilmente il punto di attacco. Pur in un mercato europeo che resta molto difficile (-6,3% è il dato diffuso ieri, ai livelli del ‘96) i brand di Torino soffrono più della concorrenza e a giugno sono scesi al 5,9% del venduto. Gran parte della quota in Europa si regge sul brand Fiat che vende 54 mila auto sulle 69 mila totali del gruppo, che ha perso n totale il 13,6%. Dei 15 mila pezzi rimanenti poco meno di 6.000 sono le Alfa, 6.500 sono le Lancia e poco meno di 2.000 sono le Jeep.E' evidente che con queste cifre il futuro non potrà che essere migliore. Nei primi sei mesi di quest'anno in tutta Europa si sono vendute 36 mila Alfa (in gran parte Giulietta). A questo ritmo a fine anno saranno tante quante il marchio Peugeot ne vende in un solo mese. L'Audi vende dieci volte tanto.
Fin dalla metà degli anni Novanta, la debolezza di Torino è soprattutto europea. Oltre la barriera delle Alpi il gruppo Fiat rappresenta il 3,4% del mercato, circa un nono di quel che vale in Italia. Con la paradossale conseguenza che dopo il matrimonio con Chrysler i suoi punti di forza sono il Nordamerica, il Brasile e l'Italia ma non l'Europa. In Brasile la Fiat vende poco meno di 700 mila auto all'anno, una cifra non lontana da quella che potrebbe vendere in Europa nel 2013. La differenza è che il mercato brasiliano vale 2,8 milioni di pezzi contro i 13 milioni di quello europeo.
Una situazione che allarma i sindacati. Il responsabile auto della Fim, Ferdinando Uliano, ha chiesto al governo «agevolazioni all'export» e la «riduzione del carico di tasse che oggi grava sull'auto» per far ripartire il mercato. Per il deputato di Sel, Giorgio Airaudo, «la vera sfida sull'Alfa, se non è già troppo tardi, parte dall'investimento su Mirafiori, uno stabilimento tutt'altro che obsoleto, al contrario di quel chepensa il ministro Zanonato».In questo contesto generale la debolezza dell'Alfa è ancora più evidente. «I nostri progetti sull'Alfa Romeo sono top secret», ha dichiarato recentemente Marchionne. Da quel che si capisce, nel cassetto ci sarebbero un'ammiraglia, un suv da realizzare a Mirafiori e, soprattutto, la Giulia, l'auto che dovrebbe segnare il ritorno del Biscione negli Usa. Tutto per ora in stand by, in attesa degli sviluppi del mercato. Per il momento a Mirafiori la linea che realizza la MiTo lavora tre giorni al mese.
Non migliore la situazione del marchio Lancia che riesce a vendere in giugno circa 6.500 auto in tutta Europa ma che ormai, con l'eccezione della Ypsilon e della Delta, è costretta a prendere le sembianze dei modelli Chrysler. Ancora una volta le amarezze europee sono compensate per il Lingotto dai successi Usa.
E' di ieri un articolo del New York Times che racconta l'esempio virtuoso dello stabilimento di Jefferson North, nel cuore di Detroit, dove si produce la Jeep Grand Cherokee. «Il successo di Jefferson - scrive il quotidiano newyorkese - sfida i luoghi comuni dell'industria dell'automobile secondo i quali una fabbrica efficiente deve essere nuova e costruita in campagna in uno stato del Sud, come il Tennessee o l'Alabama».
1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
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Ferrari 328 gts del 1986
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questo è un personaggio da gettare alle ortiche ... ma come si fa a combinarne così tante e restare comunque in sella ? Il settore auto non interessa più alla fiat ?
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Tessera C.A.M no 1
Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance VIVAS ET RELINQUAS VIVERE
ma è così complicato vendere alfa romeo al gruppo volkswagen?? almeno ci ricavano una bella somma... tanto se vanno avanti così di perdite e delusioni ne avranno (e ne avremo) a non finire. sono degli incapaci in fiat, almeno per quanto riguarda la gestione di alfa e lancia. che le vendano e che si concetrino su quel (poco) che sanno fare...
Giugno 2009 - Giugno 2011 Alfa Romeo 75 1.6 IE - 1992 - Verde mirto met. Dal luglio 2011 Alfa Romeo 75 T. Spark GPL - 1989 - Blu chiaro met. 945
certe notizie mi fanno sorridere, speriamo solo che in futuro esista ancora Alfa Romeo perchè di questo passo rischia di scomparire anche quel povero marchio che ci rimane
Gia' avere un' ''erede'' (mettiamoci le virgolette) di un'icona italiana come il duetto, costruita in giappone e' proprio un'idea balzana ad andare leggeri, e' come le macchinette da caffe' espresso con marche italiane, vendute con slogan del tipo 'il grande espresso italiano' ma costruite in cina, con tutto il rispetto dei giapponesi (ottimi costruttori di auto) e dei cinesi (ci sono aziende cinesi che fanno prodotti di grande consumo eccellenti).
Spero vivamente che questa volta ci mettano la testa in quello che fanno, non e' piu' il tempo di fare l'ennesima porcata, anche se ripeto, ormai e' comunque troppo tardi, quello che rimaneva della vera Alfa Romeo e' ormai andato perduto, rimangono solo le nostre arzille 'vecchiette'.
- Alfa 75 3.0 6V AMERICA '87
- Alfa 75 3.0 V6 AMERICA '90 : Progetto Milano
- Alfa Spider IV 1.6 '90
- Alfa 75 TWIN SPARK '91
Pasquale ha scritto:Gia' avere un' ''erede'' (mettiamoci le virgolette) di un'icona italiana come il duetto, costruita in giappone e' proprio un'idea balzana ad andare leggeri, e' come le macchinette da caffe' espresso con marche italiane, vendute con slogan del tipo 'il grande espresso italiano' ma costruite in cina, con tutto il rispetto dei giapponesi (ottimi costruttori di auto) e dei cinesi (ci sono aziende cinesi che fanno prodotti di grande consumo eccellenti).
Spero vivamente che questa volta ci mettano la testa in quello che fanno, non e' piu' il tempo di fare l'ennesima porcata, anche se ripeto, ormai e' comunque troppo tardi, quello che rimaneva della vera Alfa Romeo e' ormai andato perduto, rimangono solo le nostre arzille 'vecchiette'.
sottoscrivo
Alfa è passione Alfa Romeo, capolavori in movimento
Tessera C.A.M no 1
Il problema di resistere ad una tentazione, è che potresti non avere una seconda chance VIVAS ET RELINQUAS VIVERE
Con un investimento di 34,1 milioni di euro, la Fiat compra tutta la Vm Motori. Azienda con base a Cento, in provincia di Ferrara, dove lavorano 1.150 persone
COLLABORAZIONE INTENSA-Il Lingotto che già deteneva dal 2010 una quota del 50% della Vm ha rilevato la parte restante dalla General Motors. Vm nasce nel 1947 e costruisce 90 mila motori l’anno. La collaborazione con il gruppo Fiat si era intensificata negli ultimi tempi: a Ferrara sono nati i turbodiesel che spingono le vetture del marchio Jeep, Lancia e Chrysler. Proprio l’alleanza con la Chrysler è uno dei motivi che hanno convinto il Lingotto da accelerare sull’acquisto di Vm. Recentemente poi è stata sviluppata una versione a gasolio pure per Maserati, che viene adottata dalla «piccola» Ghibli. Ma il business della Vm non si limita all’automobile: nei suoi rami di attività ci sono mezzi agricoli e nautica.
1750 berlina prima serie del 1969, il Giuiello!!!
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Quadrifoglio ha scritto:Dati i precedenti, se fossi uno dei 1150 dipendenti inizierei a preoccuparmi...
Hai ragione
...intanto Fiat ha preso una bacchetta sulle dita dal tribunale d'appello di torino per la causa , con relativa richiesta di 7 mln di € a Formigli per danni.
Non che Formigli mi sia simpatico, ma chiedere 7 mln di danni a un giornalista.,..che poi quel servizio l'ho visto anch'io e non sembra si siano inventati dei dati.
Comunque, secodno il tribunale, quanto dichiarato da Formigli sulla Mito, rientra nel diritto di cronaca.
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Ferrari 328 gts del 1986
Vespa 160 GS del 1964
Vespa 125 primavera del 1972
BMW K75 del 1986
"Io bene come in macchina non sto in nessun posto".(Bruno Cortona, il Sorpasso)
Credo che ormai marchionne abbia il cerebro (...) così stantìo che qualsiasi stoccata gli si possa rifilare lui non se ne accorga nemmeno...
E mi ripeto: marchionne è lo specchio della politica e della classe manageriale italiana! Un'immensa discarica...
E comunque LUNGA VITA ALLA NOSTRA ALFA ROMEO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Oo=v=oO) - Giulia e Sergio Giuliano....un nome, un destino ;+)
- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
- Tessera socio C.A.M. n°7
sergio105 ha scritto:E mi ripeto: marchionne è lo specchio della politica e della classe manageriale italiana! Un'immensa discarica...
:
condivido appieno Sergio, tra manager e politici corrotti ... Marchionne è forse il minore dei mali, chi l'ha preceduto ha fatto ben peggio.
QUOTO
(Oo=v=oO) - Giulia e Sergio Giuliano....un nome, un destino ;+)
- L'auto è un piacere! Se non è Alfa Romeo Milano che piacere è?
- "C'era una volta, in un'area appena fuori Milano, una fabbrica che costruiva le più belle automobili del mondo...."
- Tessera socio C.A.M. n°7
Complimeti all'ufficio marketing e alla lungimiranza del gruppo!!!
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