Mr. maglione blu

[spider1315]

Spostare una sede legale e amministrativa in un altro stato, neanche confinante, per un'impresa grossa, ha un costo rilevante. Se sei in un paese in cui paghi un po' più di tasse ti conviene rimanere nel paese, perchè le spese per affrontare uno spostamento sarebbero superiori alla maggior fiscalità. Quello che voglio dire è che stanno (non "stiamo", ma "stanno") facendo scappare tutte le aziende italiane che possono permetterselo, cioè quelle migliori. Vuol dire che un domani non basterebbe mettere anche noi la tassazione al 20%(ad esempio) come gli altri stati, ma si dovrebbe fare ancora meno, al 15 o al 10. O addirittura esentare fiscalmente. Ma come potremo mai? Ergo l'Italia è destinata a fare il crack più colossale che non si è mai visto, e questo credo molto a breve.

Detto questo Marpionne aveva detto che la Fiat rimaneva in Italia e che non era questione di tasse... cioè l'esatto contrario di quel che ha fatto. Ma non gli si può dire molto a lui, invece io sono rimasto allibito della risposta cretina e idiota data da Letta, che si congratula perchè la FCA diventa una industria internazionale. A sto punto, speriamo in S.Gennà, votiamoci a S.Antonio e facciamo un fioretto a S.Francesco, e invochiamo Santa Rita da Cascia, quella dei casi disperati...

[Carlo]

Detto questo Marpionne aveva detto che la Fiat rimaneva in Italia e che non era questione di tasse... cioè l'esatto contrario di quel che ha fatto. Ma non gli si può dire molto a lui, invece io sono rimasto allibito della risposta cretina e idiota data da Letta, che si congratula perchè la FCA diventa una industria internazionale. A sto punto, speriamo in S.Gennà, votiamoci a S.Antonio e facciamo un fioretto a S.Francesco, e invochiamo Santa Rita da Cascia, quella dei casi disperati...

[bboxes66]

Letta non ha capito proprio niente. Altro che internazionale, Fiat è diventata un'industria estera.
Scegliendo il diritto olandese, che prevede un voto doppio per gli azionisti stabili, ha assicurato il controllo della finanziaria Exor (che fa capo alla famiglia Agnelli e che possiede il 30% delle azioni del gruppo) anche per il futuro mettendosi al riparo da scalate e altri giochetti finanziari. Da questo punto di vista (quello della società) ha compiuto un capolavoro. Con buona pace dell'Italia e degli italiani, che largamente hanno contribuito con sussidi, casse integrazioni, cessioni a prezzo simbolico (Alfa) e prebende varie.
Comunque Marchionne ha sempre fatto intendere che la sua priorità era l'assetto societario, lasciando secondario il discorso - prodotto. Ora che ha sistemato (pro domo sua) vediamo che cosa saprà fare. Proprio ieri mi è capitato di leggere un vecchio articolo in cui si parlava di uno dei tanti suoi nuovi piani industriali di rilancio, che prevedeva per il 2014 una produzione di 300.000 Alfa Romeo e 300.000 Lancia.

[Batalf]

c'è poi da dire che voi non vedete la politica estera che l'Italia sta facendo. Letta, linea ferroviaria Stabio - Arcisate ecc. ecc. dall'Italia non stanno passando messaggi positivi.

[Carlo]

Letta non ha capito proprio niente. Altro che internazionale, Fiat è diventata un'industria estera.
Scegliendo il diritto olandese, che prevede un voto doppio per gli azionisti stabili, ha assicurato il controllo della finanziaria Exor (che fa capo alla famiglia Agnelli e che possiede il 30% delle azioni del gruppo) anche per il futuro mettendosi al riparo da scalate e altri giochetti finanziari. Da questo punto di vista (quello della società) ha compiuto un capolavoro. Con buona pace dell'Italia e degli italiani, che largamente hanno contribuito con sussidi, casse integrazioni, cessioni a prezzo simbolico (Alfa) e prebende varie.
Comunque Marchionne ha sempre fatto intendere che la sua priorità era l'assetto societario, lasciando secondario il discorso - prodotto. Ora che ha sistemato (pro domo sua) vediamo che cosa saprà fare. Proprio ieri mi è capitato di leggere un vecchio articolo in cui si parlava di uno dei tanti suoi nuovi piani industriali di rilancio, che prevedeva per il 2014 una produzione di 300.000 Alfa Romeo e 300.000 Lancia.

Standing Ovation!!!

Io, forse sono un ingenuo, penso ancora che chi arrivi ad un certo livello sia una persona intelligente, per questo che resto allibito quando li sento fare certe dichiarazioni!
Letta mi stupi' gia' quando alcuni mesi orsono disse che ormai non c'erano piu' ragioni per le quali investitori esteri non dovessero venire a investire in Italia.
Ma davvero crede in quello che dice??
Ma chi viene a rmpersi le corna in un paese dove dal 2000 al 2011 27'000 aziende Italiane sono andate all'estero, (circa 10'000 erano lombarde).
La Fiat e' solo l'ennesima e molte altre la seguiranno.

[Carlo]

Facciamoci ancora del male

[Batalf]

[bboxes66]

Un articolo interessante: http://www.liberoquotidiano.it/news/eco ... vanno.html

[Carlo]

30 anni fa' Ezio Greggio gli avrebbe detto, Lei e' un bel volpino!

Notizia di oggi

Fiat, scorporato il marchio Ferrari

Praticamente hanno separato il marchio dalla societa' che produce le vetture.
Guardando i numeri non e' difficile capire perche'
Il marchio Ferrari, secondo Repubblica, ha un giro d'affari di 92,5 milioni, un margine operativo lordo di 52,4 milioni e un risultato netto pari a 50,8 milioni.
Ovvero il 50% e' netto!!
Tutta la Ferrari nel 2012 aveva registrato un fatturato di 2,43 miliardi e utili netti di 244 milioni ovvero 10%.

Il marchio e' "astratto" e quindi via all'estero, immagino gia' in quali paesi.
Mi chiedo quando riusciranno a portare anche la produzione delle ferrari all'estero.

Comunque, siccome il marchio Alfa ROmeo sono certo ha un giro d'affari di gran lunga inferiore, Caro Batalf propongo di organizzare una colletta all'interno del CAM, andiamo a trovare Sergio (senza il nostro Serg perche' e' troppo moderato) e gli offriamo di rilevare noi il marchio Alfa ROmeo.
Cosi almeno nomi come giulia, giulietta non li usano piu' e il biscione non verra' pu appiccicato su volanti e cofani sbagliati.

[Batalf]

È mia convinzione personale, credo fermamente che qualcuno ci abbia già preceduto.

[Carlo]

È mia convinzione personale, credo fermamente che qualcuno ci abbia già preceduto.

Giovanni e Matteo?

[bboxes66]

Ferdinand Piech?

[Giuliasprintgta]

30 anni fa' Ezio Greggio gli avrebbe detto, Lei e' un bel volpino!

Notizia di oggi

Fiat, scorporato il marchio Ferrari

Praticamente hanno separato il marchio dalla societa' che produce le vetture.
Guardando i numeri non e' difficile capire perche'
Il marchio Ferrari, secondo Repubblica, ha un giro d'affari di 92,5 milioni, un margine operativo lordo di 52,4 milioni e un risultato netto pari a 50,8 milioni.
Ovvero il 50% e' netto!!
Tutta la Ferrari nel 2012 aveva registrato un fatturato di 2,43 miliardi e utili netti di 244 milioni ovvero 10%.

Il marchio e' "astratto" e quindi via all'estero, immagino gia' in quali paesi.
Mi chiedo quando riusciranno a portare anche la produzione delle ferrari all'estero.

Comunque, siccome il marchio Alfa ROmeo sono certo ha un giro d'affari di gran lunga inferiore, Caro Batalf propongo di organizzare una colletta all'interno del CAM, andiamo a trovare Sergio (senza il nostro Serg perche' e' troppo moderato) e gli offriamo di rilevare noi il marchio Alfa ROmeo.
Cosi almeno nomi come giulia, giulietta non li usano piu' e il biscione non verra' pu appiccicato su volanti e cofani sbagliati.

Ricorderai cosa ti avevo riferito la scorsa estate in merito.
Stanno proseguendo nel loro progetto.

Forse è la volta buona anche per Alfa Romeo.

[Carlo]

Giuliasprintgta ti devo dire che ieri sera, parlando con un addetto ai lavori, mi ha confermato esattamente quanto mi discesti.
E sembra pure che i tempi non siano affatto lunghi.

[mariano]

Facciamoci ancora del male

[spider1315]

Beh hanno già fatto "la LFA", che pronunciata veloce fa "L'alfa".

Mi viene in mente il detto indiano: "Quando l'ultima fiamma sarà spenta, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce catturato, allora capirete che non si può mangiare denaro."
PArafrasando, quando l'ultimo modello sarà portato all'estero, tutto il museo storico portato negli states, l'ultimo operaio italiano sarà stato licenziato allora, forse, i nostri politicastri diranno "probabilmente abbiamo fatto un piccolo errore di valutazione".

[macmariomario]

Vedere il marchio del nostro cofano andare in malora in mano a gente del genere, fabricanti di scatole cinesi e disoccupati a spese di chi li mantiene ( anche se sono in America ) da' fastidio.
Vedere l'opera di resuscitamento fatto con Lamborghini, Rolls , Bentley ecc..................anche se da parte di stranieri, mi da' molto meno fastidio, specie se riporterà lavoro e quindi benessere a tante gente da noi.

Io paragono la Fiat ad Alien............questa prende i marchi ( regalati in genere ) , li colonizza, li succhia fino a che li rende inservibili, li trasforma in fiat e poi li butta via nel mucchio senza più vita...........Lancia, Autobianchi, Innocenti, Alfa ............solo per le auto, Bianchi biciclette, Piaggio ecc.
Essere americano Jeep/Chrysler mi preoccuperei per il futuro

[Carlo]

Reuters pubblica ora che

Ferrari smentisce voci stampa sui trasferimento marchio in Olanda.

[spider1315]

E allora è sicuro che ci va!


Probabile che la Fca si sposterà di nuovo verso il Brasile, o verso l'Africa. Per succhiare sangue fresco.

[Quadrifoglio]

Purtroppo in tanti (troppi) in questa stupida Italia difendono l'Alfa sotto la Fiat per il semplice motivo dell'italianità della dirigenza fregandosene della manodopera e, molto spesso, della progettazione.
Per quanto mi riguarda, di qualunque azienda si parli compresa, ovviamente, l'Alfa Romeo, sono dell'idea che se la dirigenza sia olandese, tedesca, del bangladesh o del congo poco cambia... l'importante è che abbiano un piano industriale degno dell'azienda rilevata e che mantengano la produzione principalmente nel luogo di origine (Arese/Pomigliano per l'Alfa) e solo successivamente ESPANDERSI, sottolineo espandesi cioè non delocalizzare, in altri paesi. Ma questo avveniva anche una volta quando l'Alfa Romeo era statale...

Ma questo è un discorso etico e lungimirante... La fiat ci ha dimostrato l'esatto contrario accompagnata dalla classe politica italiana ovvero i nostri rappresentanti che noi puntualmente rieleggiamo.