Buona lettura!

Per quello che si sente non ci si poteva aspettare che un uscita violenta e senza l'onore delle armi.Giuliasprintgta ha scritto:Interessante, una lucida analisi dei disastri compiuti da Fiat.
Grazie Luigi.
Cito volentieri il seguente i passaggio, che ritengo uno tra i più significativi:
"Con l'uscita di Vittorio Ghidella, e in particolare con quel tipo di uscita violenta, senza l'onore delle armi, Fiat Auto ha perso una leadership insostituibile, non per qualità o doti sovrumane di Ghidella (rimasto non a caso «l'ingegnere» per antonomasia nel lessico dei quadri di Fiat Auto) ma per un raro mix di competenza sul prodotto, di passione, di determinazione, di carisma specifico per quella fase strategica di quella Fiat."
Eliminando una persona come Ghidella in favore dei cosiddetti "denominator manager", Fiat ha rinunciato ad investire nello sviluppo di prodotti competitivi.
È infatti grazie all'ing. Ghidella che nella seconda metà degli anni '80 il gruppo Fiat (al quale era stata annessa anche l'Alfa Romeo) era ancora capace di offrire prodotti validi e compatitivi (tanto epr faere un esempio a lui si deve la creazione dell'Alfa - Lancia Industriale ed al conseguente sviluppo di prodotti alto di gamma come Thema , 164 e, seppur di nicchia, ad un'auto di immagine come SZ).
decisamente molto vicinoCarlo ha scritto: Dopo l'uscita l'Ing e' venuto ad abitare mollllto vicino a noi luganesi.
ar75 ha scritto:Un interessante articolo "d'epoca" che "svela" dei retroscena alla crisi fiat di inizio millennio. Interessante la fotografia che fa del "modus operandi" della grande madre...
Buona lettura!
http://www.qualitas1998.net/qualityreport/caso_fiat.htm
Resto d'accordo: ho dovuto vendere la 156 per esigenze di spazio, ma è arrivata una Multipla di cui sono molto soddisfatto!Spiderfrek ha scritto:Da sottolineare il paragone di Seerg, la Lama castellana di Toledo magari...
Sull'articolo nulla da dire, mentre su Fiat, io non dico nulla, in quanto per me al di fuori dei marchi appartenenti al gruppo, oggi, non esiste assolutamente che il vuoto assoluto!
Ossia, se non dovessi possedere una Alfa, di certo potrebbe SOLO essere una Fiat o una Lancia e null'altro!
Non esistono auto prodotte da altri produttori nel mio libro!
Essendomi trovato a dover risanare un'azienda, purtoppo devo dire che si è costretti a tagliare ed a prender strade extra-passione... Quando stai per affogare devi solo prender aria, senza tanti sofismi....Yoda ha scritto:Giusta osservazione Nivola, però è un risanamento fatto soprattutto di bilanci e politiche industriali, meno di prodotto. Marchionne è un grande stratega dell'industria automobilistica mondiale, ma dovrebbe essere affiancato da un manager che abbia più passione per il mondo dell'auto. Ad esempio Montezemolo nella sua carriera è riuscito ad abbinare queste due qualità.
Per il resto non comprendo il solito astio nei confronti di Fiat, quando il primo responsabile del fallimento dell'Alfa è l'Alfa/Iri.
A Fiat bisogna criticare l'attuale gestione del marchio, l'assenza di una gamma completa, l'assenza di una politica immagine adeguata agli obiettivi di Alfa Romeo. Tutto il resto è "storia" anche perché siamo nel 2010 e il management attuale, per fortuna, non è più quello di una volta.
A riguardo dell'Alfa non dimentichiamoci che nell'86 era in condizioni pietose, e con Fiat aveva a quel tempo ben poco da spartire. I problemi dell'Alfa sono nati da gestioni troppo legate alla politica clientelare (Alfasud docet...), poca lungimiranza (vedi Alfa 6, uscita già "vecchia" nel '79, dopo anni di rinvii e incertezze) ed anche a scelte di prodotto piuttosto discutibili (vedi Arna). Il management della "vera" Alfa Romeo aveva le sue colpe, se l'azienda è arrivata al punto di dover essere ceduta.Yoda ha scritto:Giusta osservazione Nivola, però è un risanamento fatto soprattutto di bilanci e politiche industriali, meno di prodotto. Marchionne è un grande stratega dell'industria automobilistica mondiale, ma dovrebbe essere affiancato da un manager che abbia più passione per il mondo dell'auto. Ad esempio Montezemolo nella sua carriera è riuscito ad abbinare queste due qualità.
Per il resto non comprendo il solito astio nei confronti di Fiat, quando il primo responsabile del fallimento dell'Alfa è l'Alfa/Iri.
A Fiat bisogna criticare l'attuale gestione del marchio, l'assenza di una gamma completa, l'assenza di una politica immagine adeguata agli obiettivi di Alfa Romeo.
Su questo sono molto d'accordo. La competenza, la passione, la determinazione, il carisma sono indispensabili per il capitano di un'azienda che voglia avere successo. Una volta tornati a galla (se mai succederà), la determinazione e il carisma di Marchionne, che però difetta sia di competenza specifica che di passione specifica, non basteranno più e speriamo che il timone possa prenderlo qualcuno che abbia almeno in traccia queste due caratteristiche...Giuliasprintgta ha scritto:Cito volentieri il seguente i passaggio, che ritengo uno tra i più significativi:
"...per un raro mix di competenza sul prodotto, di passione, di determinazione, di carisma specifico per quella fase strategica di quella Fiat."
Eliminando una persona come Ghidella in favore dei cosiddetti "denominator manager", Fiat ha rinunciato ad investire nello sviluppo di prodotti competitivi.
Provo a risponderti... al tempo, forse sì, se non ci fosse stata altra via per ottenere le stesse prestazioni spendendo meno...giomartello ha scritto:Mi concedo un piccolo OT, che non è poi così OT.
Prendendo spunto da Sergio Qverde, che ha menzionato la 6, osservandola mi sono chiesto se, se l'Alfa non fosse stata statale, sarebbe stata prodotta.
Mi spiego: adotta delle soluzioni tecniche tanto raffinate, quanto evidentemente costose; una casa automobilistica attenta al bilancio avrebbe prodotto un'auto tanto costosa dal punto di vista tecnologico e della ricerca?
chi mai avrebbe montato le valvole raffreddate al sodio se avesse dovuto prestare attenzione al Conto Economico ???giomartello ha scritto:Mi concedo un piccolo OT, che non è poi così OT.
Prendendo spunto da Sergio Qverde, che ha menzionato la 6, osservandola mi sono chiesto se, se l'Alfa non fosse stata statale, sarebbe stata prodotta.
Mi spiego: adotta delle soluzioni tecniche tanto raffinate, quanto evidentemente costose; una casa automobilistica attenta al bilancio avrebbe prodotto un'auto tanto costosa dal punto di vista tecnologico e della ricerca?
Ancooooora co sto Marchionnenivola ha scritto:Solo l'arrivo di Marchionne ha provocato l'inversione della rotta.....