Questa mi ricorda la storia del Grande Gustav...
Un tizio si trova in vacanza a Buenos Aires e una sera non sapendo cosa fare viene attratto da un insegna davanti ad un teatro che reclamizza lo spettacolo del "Grande Gustav". Non capendo bene lo spagnolo, dal disegno pensa che si tratti di un mago illusionista e incuriosito entra. Dopo vari numeri di intrattenimento, finalmente viene annunciato lo show del Grande Gustav. Due inservienti portano in scena un tavolo di legno e sopra di esso sistemano in fila dieci noccioline. Poi si abbassano le luci e fra i fumogeni entra in scena il Grande Gustav coperto da un lungo mantello. Si avvicina ad una estremità del tavolo, parte un rullo di tamburi, la platea ammutolisce, il Grande Gustav chiude gli occhi per concentrarsi e... dopo pochi secondi lascia cadere il mantello sfoderando venti centimetri di verga in piena erezione. Gridolini di meraviglia in sala, il Grande Gustav si mette le mani dietro la schiena, il rullo di tamburi è al massimo, altri dieci secondi di concentrazione e... tac, tac, tac, tac, tac, tac, tac, tac, tac... tac, il Grande Gustav, spostandosi con passetti laterali, sbatacchiandoci sopra la verga con grande forza e abilità rompe al primo colpo tutte le noccioline. Si alzano le luci, scrosciano gli applausi, lancio di fiori sul palco e fra i tripudi entusiasti dei suoi fan esce di scena il Grande Gustav ringraziando e mandando baci con le mani al pubblico. Naturalmente il tizio rimane molto impressionato da questo strano spettacolo.
Trent'anni dopo, il tizio si ritrova per lavoro a Buenos Aires e gli sovviene lo sfuocato ricordo di quello strano spettacolo del Grande Gustav che lo aveva tanto colpito in gioventù. Pur non nutrendo molte speranze (calcola che oggi il Grande Gustav dovrebbe avere un'ottantina di anni), il tizio si mette a cercare se esiste ancora lo spettacolo del Grande Gustav o qualcosa del genere in Argentina. Negli annunci di spettacoli non trova nulla, ma ricordandosi dove si trovava il vecchio teatro vi si reca e con enorme stupore scopre che, nel teatro oggi quasi fatiscente, lo spettacolo del Grande Gustav è ancora in cartellone. Tutto emozionato compra un biglietto ed entra. A parte i segni del tempo, tutto sempra come allora, compreso l'ingresso in scena del Grande Gustav ormai incanutito e dal passo incerto, avvolto nel suo mantello un po' rappezzato. La cosa che più colpisce il tizio è comunque che gli inservienti hanno portato in scena un tavolo sul quale hanno posizionato non già dieci noccioline ma dieci noci di cocco belle grosse. Cmq lo spettacolo procede come il tizio ricordava, e... quando il rullo di tamburi è al massimo, il Grande Gustav lascia cadere il mantello sfoderando la medesima erezione dei tempi d'oro e, dopo un attimo di concentrazione... taac, taac, taac, taac, taac, taac, taac, taac, taac... taac, con calma olimpica il Grande Gustav sbatacchiandoci sopra la verga con grande forza e abilità anche stavolta rompe al primo colpo tutte e dieci le noci di cocco. Stesse scene di tripudio come trent'anni prima con soprattutto il tizio esterrefatto e quasi sconvolto dalla performance del Grande Gustav ormai così anziano e della sua ancora micidiale verga.
Tanto che decide di andare nel suo camerino per felicitarsi e complimentarsi della sua abilità e longevità artistica. Così fa, e riempiendolo di lodi fino a farlo commuovere, il tizio racconta al Grande Gustav di averlo visto per la prima volta trent'anni prima e di essere rimasto tanto colpito dal suo spettacolo che gli era rimasto l'indelebile ricordo di una capacità tanto fuori dal comune. Poi, quasi balbettando e con gli occhi lucidi dall'emozione aggiunge: certo poi... trent'anni fa' con le noccioline e oggi addirittura con le noci di cocco!!!!! Al che il Grande Gustav lo interrompe e, con aria quasi sconsolata abbozza: ehhh senor, sa com'è l'età... la mia vista non è più quella di una volta...