





Significa quindi che non compri nessun prodotto industriale?giuse55 ha scritto:Mi sembra di capire che se vogliamo continuare a produrre fiat in Italia dobbiamo diventare CinesiNel mio "molto piccolo"ho già adottato la mia personale strategia. Non compro prodotti di aziende che delocalizzano per avidità di guadagno.
vedi Jacopo, il problema non è solo l'Azienda Fiat che delocalizzerebbe la propria produzione !!!JacoQV ha scritto:io sono d'accordo.
che chiudano tutti gli stabilimenti in italia e delocalizzino la produzione.
almeno smettiamo di pagare con le nostre tasse la cig di fiat, attivata quando fa comodo a loro, per ricattare l'intero Paese e tenere in scacco l'economia e la politica.
che vada a produrre le panda e le punto in cina, che tanto, da me, non riceverà una sola lira.
Ed il problema ancora più importante sono le persone che nelle aziende (Fiat ed indotto) ci lavorano. Sono certo che se si parlasse di "delocalizzare" la rete vendita della Volvo Jacopo sarebbe meno drasticotonyav ha scritto:vedi Jacopo, il problema non è solo l'Azienda Fiat che delocalizzerebbe la propria produzione !!!JacoQV ha scritto:io sono d'accordo.
che chiudano tutti gli stabilimenti in italia e delocalizzino la produzione.
almeno smettiamo di pagare con le nostre tasse la cig di fiat, attivata quando fa comodo a loro, per ricattare l'intero Paese e tenere in scacco l'economia e la politica.
che vada a produrre le panda e le punto in cina, che tanto, da me, non riceverà una sola lira.
ma a cascata una miriade di aziende dell'indotto ( e credimi che sono tantissime ) sarebbero costrette a chiudere nel momento che le attività industriali del Gruppo verrebbero spostate all'estero !!
e già !!!qverde ha scritto:Ed il problema ancora più importante sono le persone che nelle aziende (Fiat ed indotto) ci lavorano. Sono certo che se si parlasse di "delocalizzare" la rete vendita della Volvo Jacopo sarebbe meno drasticotonyav ha scritto:vedi Jacopo, il problema non è solo l'Azienda Fiat che delocalizzerebbe la propria produzione !!!JacoQV ha scritto:io sono d'accordo.
che chiudano tutti gli stabilimenti in italia e delocalizzino la produzione.
almeno smettiamo di pagare con le nostre tasse la cig di fiat, attivata quando fa comodo a loro, per ricattare l'intero Paese e tenere in scacco l'economia e la politica.
che vada a produrre le panda e le punto in cina, che tanto, da me, non riceverà una sola lira.
ma a cascata una miriade di aziende dell'indotto ( e credimi che sono tantissime ) sarebbero costrette a chiudere nel momento che le attività industriali del Gruppo verrebbero spostate all'estero !!![]()
Quali case?JacoQV ha scritto:un'azienda dell'indotto può riconvertire la propria produzione per altre Case.
La vedo molto dura... se in un paese se ne vanno le aziende nate nel paese stesso, credo sia molto difficile che altre vogliano entrarviJacoQV ha scritto:tutte le altre Case, in ordine alfabetico.
Esatto, e la cosa che più mi fa arrabbiare è che puntualmente dal mondo politico arrivano sempre le stesse storie tipo "hanno avuto gli incentivi"... quando al 70% sono finiti fuori dall'Italia, e soprattutto quando sono stati e sono tuttora un misero tappabuchi per una situazione che non può continuare... Se hai un dente che dondola e fa male, è inutile che continui a imbottirti di antidolorifici: o lo togli, o rimarrai malato tutta la vita...nivola ha scritto:Le cose sono spesso più semplici di quel che sembra: non un euro dell'utile del gruppo deriva dagli stabilimenti italiani.
Gestionalmente parlando significa che si deve intervenire, cercando efficienza e produttività se ci sono le dovute condizioni o tagliando se non c'è speranza.
Un piede in cancrena se non amputato contamina poi tutto il corpo. Le opzioni quindi sono o di restare vivi ma senza un piede oppure di morire con due piedi....
Ormai il mondo è globale: se in Cina (o altrove) producono a X, noi per sopravvire dovremmo arrivarci vicini, non possiamo costare 10 volte tanto. Che sia giusto o meno, che ci siano tutele sindacali o meno, che si inquini o meno: questa è la realtà. Mettiamo in campo tutto quel che possiamo, (dai dazi ai cambi, per esempio), per far sì che non siamo solo noi a dover diventare cinesi ma che anche i cinesi debbano diventare un pò più occidentali e troviamoci così a metà strada, ma personalmente sono dell'avviso che questo percorso non sia evitabile, e prima lo imbocchiamo meno fatica faremo poi. Il nostro livello di benessere medio calerà e dovremo ricominciare a tirar su le maniche e darci da fare, come prima di noi hanno fatto i nostri padri ed i nostri nonni....
Marchionne e Fiat stanno forzando il sistema, stanno rimettendo in discussione la contrattazione collettiva e lo statuto dei lavoratori. Se, come personalmente spero, avranno successo, saranno seguiti a ruota poi da molti altri imprenditori e l'Italia, pur con sacrifici, ricomincerà orgogliosamente a risalire la china partendo dalla base, dall'industria.
più facile a dirsi che ha farsi !!JacoQV ha scritto:un'azienda dell'indotto può riconvertire la propria produzione per altre Case.