sergio105 ha scritto:Ragazzi il mio giudizio sarà sempre un pò di parte è vero, ma sulla 156 ci sono davvero poche critiche da muovere! Dalla piccola 1.6 alla GTA passando per le JTD sono tutte auto di una piacevolezza stilistica e di guida sconosciute ad altre blasonate automobili! Il JTD Fiat ha una schiena invidiabile, il 1.6 consuma davvero poco e in autostrada tieni i 180 (dove si può...) senza alcun problema, la GTA è un serpente, in accelerazione e sul misto ti fà girar la testa! Il tutto condito da una linea, ne parlavo col Giò l'altra sera osservando la sua, ancora bellissima!!!!!!
Straquoto.
La 156 per me è una vettura veramente buona, e me ne accorgo ogni giorno di più studiandone le caratteristiche... a livello tecnico è stata fenomenale, anche se purtroppo tali novità non sono mai state eccessivamente pubblicizzate... Al di là delle celebrate sospensioni anteriori a quadrilatero alto e posteriori McPherson a due bracci autosterzanti, il lavoro fatto per nobilitare un pianale (che nobile non era certamente) come quello della Marea è stato tantissimo, basta vedere la quantità di fusioni in magnesio: tutto il sottoplancia, i sedili, il volante... e diverse parti di sospensione in alluminio... ancora oggi diversi tecnici esteri si chiedono come abbiano a ricavarlo per fusione quel sottoplancia, un capolavoro tecnico mai celebrato per quello che effettivamente vale.
Una vettura così stabile, ben frenata ed equilibrata per me è difficile da trovare anche tra la migliore concorrenza. E poi era bella, troppo bella... come bellissima è per me la 159, che ha secondo me l'unico difetto di avere mantenuto le motorizzazioni della 156 ma su un peso maggiore.
Il vero guaio è che sembra che tutto questo stia per sparire, ed è un peccato perchè come si è visto non serve molto per cercare di mantenere una leadership tecnica già patrimonio del marchio... a quanto mi risulta infatti, eccetto la più elevata potenza dei motori e la parvenza di maggiore qualità delle finiture, non è che Audi offra più di Alfa Romeo, sia a livello autotelaistico che di trasmissione... poi, de gustibus.